IO SONO L'ARIA E VI RACCONTO LA MIA STORIA

Io sono una bolla d’aria e sono formata da tanto azoto, abbastanza ossigeno e un po’ d’anidride carbonica e altri gas. Io rispetto gli uomini perché li faccio vivere. Invece loro non mi rispettano affatto perché mi inquinano: ogni giorno mi spruzzano addosso un sacco di gas velenosi, che mi fanno puzzare e mi fanno diventare molto triste perché gli unici che non mi inquinano portano le mascherine per non respirarmi. Ma io mi consolo cantando: "Uuuuuuuhhh!!!" e facendo cadere le foglie degli alberi... Ma che caldo! Come mi dilato! Come salgo! Che bello! Si vedono molte mongolfiere e molti uccelli! Oooo! Ma cos’è quel terribile buco? E’ il buco dell’ozono, sempre causato dall’inquinamento. Ora incontro un’altra bolla d’aria fredda che scende e mi fermo a chiacchierare; ma questa antipatica mi raffredda e mi fa scendere. Scendendo vedo tanti signori che corrono. Io mi fermo a fare il tifo. Finita la corsa mi avvicino al vincitore per fargli i complimenti. Ma che fiatone che ha! Ma cosa fa? Mi respira! Aiutooo! Ci sono molti tubi, ma io ne scelgo uno che mi piace di più. Vicino c’è un cartellino con su scritto "ESOFAGO"; io entro... ma che succede? Mi ributta fuori! Quella via mi è vietata. Con quel fiatone mi ri-respira. Velocemente entro nel tubo giusto, che si chiama trachea. Corro per molti tubicini, poi arrivo ai polmoni. Mi addormento e mi risveglio fuori dal corpo: mi ritrovo piena di anidride carbonica e senza ossigeno. Corro dal mio amico salice piangente che mi respira e mi ricarica di ossigeno.

Io mi riscaldo e salgo in alto, in alto, in alto e vedo tutti gli strati dell’atmosfera: l’atmosfera serve a difendere gli uomini dai raggi del sole nocivi, ma gli uomini la inquinano e in futuro li difenderà sempre meno. Salgo dall’esosfera, che mi spiega tante cose sui pianeti, come questa: sugli altri pianeti non c’è aria, ma su alcuni c’è un’atmosfera non adatta alla vita degli uomini. Tutta contenta delle informazioni avute, scendo verso il basso e vedo una grossa mongolfiera: io mi avvicino con le mie amiche, ci raffreddiamo ben bene e ... scende: missione compiuta!

Corro in un laboratorio scientifico e guardo degli scienziati che fanno degli esperimenti su di me. Alla fine ha scoperto che: io sono gentile e se mi date la possibilità di uscire vi lascio passare, ma se non me ne date la possibilità io sto lì, ferma al mio posto; scopro anche tante altre cose... Ora esco e incontro delle bolle d’aria che sono in una zona di alta pressione e mi metto a giocare con loro: così fanno un forte vento; poi mi metto a girare, girare, sempre più veloce: così formo un uragano. Distruggo case, negozi, ospedali... Ma poi mi calmo e vado a giocare.

Io mi sono presentata: vi do un consiglio: non inquinatemi, perché fa male solo a voi! Saluti dall’Aria


Ciao, sono una bolla d’aria e mi trovo in una mongolfiera, vengo riscaldata dal fuoco e salgo verso il cielo. Ora sono nella stratosfera. Oh! Oh! La fascia di ozono è danneggiata dall’inquinamento: l’uomo sta distruggendo il mondo!

Ora sento freddo e divento pesante, scendo, scendo e cado su un prato dove un bambino gioca a pallone, io gli entro in bocca, ma mi butta subito fuori perché sta respirando velocemente: correndo infatti ha bisogno di molto ossigeno. Io riprovo a entrargli in bocca e ci riesco: vado avanti, avanti e avanti, fino a entrare nella trachea: che strana, è formata da tanti anelli di cartilagine! Continuo il mio viaggio e arrivo ai due bronchi: io scelgo il bronco destro, tanto so che portano tutti e due a un polmone. Vado avanti e finalmente arrivo ai bronchioli: vedo degli strani sacchi, aaaah! Sono gli alveoli polmonari. Ora viaggio insieme al sangue, dopo un po’ di tempo finalmente esco! Oh! Oh! Ora sono ricca di anidride carbonica! Vado da una pianta a rifornirmi di ossigeno. Ehi, ma guardate quante macchine, quante fabbriche, quanti aerei! L’uomo sta esagerando. Allora io, dalla rabbia, mi riunisco con tantissime altre bollicine come me e formo un ciclone: insieme spazziamo via alberi, macchine, panchine, cancelli.... Dopo mi tranquillizzo e mi gira tanto la testa da vedere i pianeti a occhio nudo.

Infine vado a casa di uno scienziato, che fa degli esperimenti: uno di questi consiste nel bruciare il mio ossigeno con una candela accesa su cui viene posto un barattolo rovesciato: la candela si spegne. Ecco perché io sono indispensabile per ogni tipo di combustione.

Un altro esperimento consiste nel mettere un bicchiere in una bacinella verticalmente: l’acqua non entra nel bicchiere perché io non trovo via d’uscita e quindi non cedo il mio posto.

Di me vi posso dire ancora qualcosa: sono spessa, fresca, liscia, calda, puzzolente quando sono inquinata, profumata quando sono pulita, concreta e dispettosa, perché tolgo i cappelli ai bambini.

Ora credo che mi conosciate abbastanza, ciao! Aria


Ciao, io sono l’aria. Ho saputo dalla Bora che se si entra nel corpo di un bambino ci si trova molto bene; ho deciso di provare. Sono a 50 cm dal naso di un bambino, devo avvicinarmi ancora un po’, vedo una spirale che mi trascina dentro... e di colpo mi trovo al buio, sto percorrendo dei percorsi tortuosi ed entro anche nelle vene: mi sento trasformata, infatti filtrando nel sangue sto "scambiando" il mio ossigeno con l’anidride carbonica delle cellule. Mi preparo perché sento che sto per uscire, infatti una spinta velocissima mi catapulta fuori e mi trovo con la testa capovolta e per di più sono senza ossigeno; fortunatamente ho visto un pioppo e voglio scambiare nuovamente anidride carbonica con ossigeno. Ma proprio mentre sto finendo di ricaricarmi, il mio amico pioppo si sradica dal terreno: è arrivato un ciclone, mi unisco a lui e comincio a combinare disastri, l’occhio del ciclone mi informa che stiamo andando a forza 12 (117 km orari). Finalmente ci calmiamo e mi trovo nuovamente capovolta e col mal di testa (non hanno ancora inventato l’aspirina ariosa e se anche ci fosse l’avrei persa nei giri del ciclone!).

In un cortile vedo che stanno lanciando una mongolfiera, allora ci vado anch’io, però trovo tutti i posti esauriti: io spingo, tiro, sposto... non riesco a entrare, allora spingo fortissimo ed entro direttamente nella mongolfiera... sotto di me c’è un tubo con del fuoco dentro e io scaldandomi mi dilato, per cui faccio gonfiare la mongolfiera. Sta volando! Sale, sale, sale, ma poi precipita su una fabbrica e si rompe.

Sono triste e mi rifugio nell’atmosfera, in alto. Scopro un buco nella fascia di ozono: quei dannati uomini con i cloro-fluoro-carburi (CFC) rovinano pure il loro pianeta, così dovranno scappare su Marte, dove non c’è aria; dovrò rimanere rinchiusa in una brutta prigione: una bomboletta di ferro, di cui avranno bisogno per respirare.

Io in certi momenti sono felice, ma a volte sono molto triste: un giorno ho fatto volare venti aquiloni in una sola volta, però in un altro giorno ne ho rotti, involontariamente, quaranta!

Queste sono solo vicende accadute recentemente: la mia storia comincia molto prima... Quando tu non esistevi ( e non esisteva neppure il tuo primo antenato), sulla Terra esisteva un’atmosfera con azoto, vapore acqueo e anidride carbonica: non c’era ossigeno, ma in un certo senso non serviva, perché le uniche abitanti della Terra erano le alghe, che respiravano anidride carbonica. Ma voi vi starete chiedendo perché adesso l’ossigeno costituisce ben il 21% dell’atmosfera vicino alla superficie terrestre. La risposta è la seguente: dopo un po’ di tempo l’ossigeno divenne un componente dell’atmosfera. "Ma come?", direte. Beh, in effetti non vi ho detto tutto sulle alghe: esse, respirando anidride carbonica liberavano ossigeno, così dopo altro tempo l’atmosfera era composta addirittura da più ossigeno che anidride carbonica.

Ora mi conoscete bene, sapete pure la mia storia: non mi resta che salutarvi. Ciao, Aria