Legami, collegamenti, sviluppi nati da interessi
imprevisti avevano infine reso l´ipertesto alquanto vasto e corposo, per cui ci si
accorse che poteva diventare difficile creare un´immagine mentale dell´intricata rete
che era venuta man mano a formarsi.
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Nacque così la voglia di realizzare una mappa del lavoro che
consentisse una percezione globale, meno frammentaria e parziale, delle rappresentazioni
già esistenti sui cartelloni e sui fogli prodotti durante l´attività.
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Ma i nastri, pur dipanandosi coreograficamente nello spazio, non
bastarono a spiegare tutto!
In ogni cartellone si ritagliarono pertanto delle finestre, che, aprendosi come in
un libro cartonato, rimandavano ad ulteriori argomenti o segnalavano, attraverso simboli,
la presenza di documenti sonori.
Partecipando alla realizzazione di questa ¨ragnatela¨, collaborandovi in misura
diversa e a seconda delle proprie attitudini (chi fu in grado di ricostruire i legami, chi
aiutò a riscrivere i testi, chi si occupò di incollare le vignette ...), i bambini al
termine godettero dell´opera finita (che occupava ormai un´intera aula), andando ad ¨aprire
le finestre¨ e a riscoprirvi i contenuti, o passeggiando divertiti fra fili e nastri,
come in un labirinto!
Anche chi, apparentemente, fu più esecutore che autore, alla fine ebbe
chiaro che
¨tutto era collegato ... e c´era come una rete¨:
non a caso uno dei principali obiettivi a cui i docenti avevano teso durante lo sviluppo
dell´esperienza era proprio il raggiungimento di questa consapevolezza!