Prima videata dell'applicazione

RICERCA STORICO - AMBIENTALE

LA CIMINIERA ALTA ... ALTA

Applicazione Ipermediale - Anno Scolastico 1999/2000

Autori: i bambini della Classe III B della Scuola Elementare Padre Gemelli, con la collaborazione delle insegnanti: Maria Fornuto e Paola Tarino.

Ambiente software di sviluppo: AMICO 3.0 (scrivania multimediale semplificata, ottenuta con Toolbook Asymetrix, distribuita dalla Garamond).
Applicazione prodotta: CIMINIERA (65 Mb)

Progetto Storia del 900
"Dalle storie alla storia. La dimensione del tempo"
(C.M. 548 del 7/06/1999)

 

 

ITINERARIO

Il progetto rientra nelle iniziative elaborate dal P.O.F. del Circolo e fa parte della programmazione didattica della classe III B.
La ricerca di carattere ambientale si riferisce ad un "monumento emblematico del quartiere": una ciminiera visibile, non solo dalla scuola "P. Gemelli", ma da più punti di vista del quartiere Lucento. Attualmente la ciminiera non è in funzione; l’ILVA, proprietaria della centrale termica di cui fa parte la ciminiera, ha in programma di varare un progetto di demolizione della stessa.
L'itinerario condotto ha preso le mosse dalle ipotesi dei bambini, dalle loro domande e curiosità sulla ciminiera, per trasformarsi gradualmente in una ricerca-azione di carattere storico-ambientale che ha previsto ilcoinvolgimento di fonti orali (testimoni), l'analisi di documenti, la problematizzazione dell'intera esperienza.

TEMATICHE PRINCIPALI

- Pre-ricerca: domande iniziali, brain-storming, curiosità e ipotesi di partenza
- Indagine sul campo: osservazione della ciminiera da più punti di vista (dall'aula e da altri spazi della scuola, dal cortile, dal quartiere) e sua riproduzione grafica e fotografica
- Raccolta di una banca dati di materiali
- Incontro con le testimonianze dirette (fonti orali)
- Analisi incrociata dei documenti raccolti
- Problematizzazione della ricerca: interrogativi aperti


METE

Non era prevista la costruzione dell’ipertesto, che è nata nell’ambito del confronto e della programmazione in itinere all’interno della scuola; essa è diventata un importante momento di crescita e di formazione per gli insegnanti coinvolti e per i bambini, oltre che uno strumento di documentazione, di sistematizzazione e di valutazione delle attività svolte.
Il progetto non ha avuto uno svolgimento lineare con attività sequenziali, ma a rete con collegamenti successivi, con andata e ritorno nel tempo e nello spazio, a seconda degli eventi, dei bisogni, dei problemi emersi, scaturiti anche dalle informazioni, dai materiali raccolti o dal confronto con le testimonianze dirette.
Il raccoglitore scelto per riunire i materiali (un quaderno ad anelli) ha consentito di "infilare", "spostare", prevedere nuovi "inserimenti" sollecitati dalle attività nel frattempo elaborate, costruendo una modalità di lavoro e una procedura che, metaforicamente parlando, appare in sintonia con le strategie operative e le interfacce dei programmi di un computer, che permettono di aprire e chiudere contemporaneamente più finestre attraverso un "fare di rete" affidato a modalità comunicative di tipo ipertestuale.
La realizzazione del progetto ha richiesto la collaborazione di alcuni genitori e l’intervento di altri esperti del territorio:

  • responsabile della sicurezza dell’ILVA

  • sindacalista ed ex dipendente delle Ferriere Fiat

  • personale dell’archivio "Lavori Pubblici" del Comune di Torino

  • architetto di uno studio tecnico di Torino

  • anziano abitante del quartiere, collezionista di cartoline di Lucento.

Le informazioni ricevute dai testimoni attraverso le interviste e altre forme di comunicazione (scritte, telefoniche, via e-mail…) sono state utilizzate soprattutto per intraprendere con i bambini riflessioni sull’uso delle fonti e sulla necessità di incrocio delle stesse; i documenti, in particolare i progetti, la domanda di permesso al Sindaco e la successiva risposta, sono stati letti, discussi, confrontati e costituiranno un punto di partenza per continuare la ricerca su altri "monumenti" e spazi del quartiere (es. castello, Bonafous, ex cimitero, Ferriere Fiat).
L’attività, iniziata a dicembre, è proseguita con una media di 2-3 ore settimanali nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, non con regolarità, ma in funzione del lavoro da svolgere o degli interrogativi scaturiti dal confronto con i materiali e dall’incontro con le fonti orali.
Per la costruzione dell’ipertesto la classe è stata divisa in tre gruppi, che si sono alternati nel laboratorio di informatica dal mese di febbraio, per un’ora alla settimana e per due incontri consecutivi con ciascun gruppo.
La documentazione multimediale dell’esperienza è stata effettuata attraverso l’utilizzo di un programma di videoscrittura (Word per Windows), di una scrivania di lavoro multimediale (il software Amico della Garamond), dello scanner per acquisire disegni e immagini e della macchina fotografica digitale.
L’ipertesto sarà documentato in un CD-ROM.