che
una volta si trovavano sotto la superficie del mare e viceversa.
Molte grotte sono di notevoli dimensioni e presentano particolari
di grande bellezza e di straordinario interesse scientifico. Si
ritiene che alcune di esse possano essere aperte alla fruizione
pubblica e quindi avere un utilizzo turistico (come avviene per
la grotta di Nettuno,una grande grotta che ha uno sviluppo totale
di 2.500 metri, con numerose sale, ampie gallerie, limpidi laghetti,
profondi pozzi, angusti cunicoli che la rendono molto complessa)
senza che ciò comporti una modificazione dclle caratteristiche
biologiche e morfologiche dell'ambiente. La presenza dell'uomo,
attestata nella Grotta Verde (Capo Caccia) sin dal Neolitico antico,
secondo dei recenti ritrovamenti di reperti ossei in una cavità
limitrofa potrebbe addirittura risalire al Mesolitico (10.000 a.C.)
Itinerario
Dalla
città di Alghero la Grotta di Nettuno può essere raggiunta
per due distinti itinerari. Via mare, con partenza dal porto, tramite
il servizio di barche che con un viaggio di circa i ora permette
di ammirare tutta la suggestiva Riviera del Corallo, costeggiando
le scogliere di Capo Galera e di Punta Giglio, doppiando poi la
punta del Capo Caccia e sbarcando infine direttamente all'ingresso
della grotta, posto alla base di un'altissima falesia in un bellissimo
scenario cui fa da cornice l'isoletta della Foradada.
Via terra con un percorso in auto di 24 km si raggiunge il promontorio
di Capo Caccia, uno straordinario punto panoramico su un tratto
di mare tra i più belli della Sardegna, che spazia
Sull'incantevole baia di Porto Conte, sulla città di Alghero
e più a sud sino alla costa di Bosa
Dalla piazzola terminale di Capo Caccia si discende nel lato occidentale
lungo la Escala del Cabirol, una pittoresca scalinata costruita
sugli aerei e orridi strapiombi nel 1954, che con un dislivello
di 110 metri porta sino all'entrata della grotta.
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