PARENTESI IN FIERA
E' toccato all'intrigante Eolo nostrano il compito di spegnere le candeline, per il compleanno di "Parentesi". Il vento contribuisce a voltare pagina, sfogliando una lunga miriade di libri, esposti in Fiera, per il I Salone dell'Editoria Siciliana. Sulle cinque vivide fiammelle, accese per gli altrettanti anni di attività della Rivista, a soffiare è stato l'onnipresente scirocco, che in una pazza folata ha voluto essere presente, come alla stessa vita di Messina e provincia, per la Sicilia e verso la sponda calabrese, s'impone il Periodico diretto da Filippo Briguglio. 
Resistere per cinque anni in un territorio chiuso a riccio, tra gente che legge poco, affrontando problemi controversi e prorompenti, è stato difficile al punto da fare considerare la pubblicazione un'impresa eroica, con picche di stoicismo e assoluta abnegazione.
Il paesaggio suggestivo, la bella ragazza, l'evento del giorno da sbattere in copertina, costituiscono immagini accattivanti, ma poco sufficienti per affermarsi. Conta principalmente la sostanza, i servizi d'attualità, l'interesse per i reportages, le foto da pugno nello stomaco, per tentare di far affezionare il lettore, da per se raro, distratto dalla sventagliata di illustrazioni che prepotenti assiepano le edicole. Alle spalle dei tanti rotocalchi in bella mostra, ci sono editori alla grande, budget da capogiro. "Parentesi", invece, pur avvalendosi delle avanzate tecnologie, ripone il principale appoggio nella fantasia, puntando sulla qualità del prodotto, la professionalità dei collaboratori, la simpatia del pubblico.
La rivista ha mantenuto la promessa di: "panorama di politica, economia, cultura e attualità", come attestano le tante, qualificate testimonianze, anche estere, pubblicate a parte, che prendono l'avvio dalla presentazione del 1989, quando nell'editoriale il Direttore dichiarava: "Parentesi nasce da un'esigenza di rinnovamento e vuole essere un momento d'incontro anche con la nostra città, scoprendone aspetti inediti, ritrovando momenti di storia e tradizioni sconosciuti o dimenticati... La problematica non manca, l'entusiasmo neanche".
La Pubblicazione, adesso, trova consono celebrare il suo primo lustro sulla sponda, che s'affaccia allo Stretto, del mitico mare esplorato da Colapesce, che vide Ulisse tentato dalle sirene, che fu teatro sommerso di fiere e mostri, narrati da Stefano D'Arrigo, cantato da poeti di tutti i tempi, solcato da navigatori, che portarono civiltà e morte. Inesorabile Parca, quest'ultima, che incalza col sisma, scatenato e sconvolgente, quando s'abbatte maligno, recidendo vite e determinando, da sempre, il destino delle nostre genti. L'occasione viene offerta alla Rivista dal I Salone dell'Editoria Siciliana, che nasce dall'iniziativa del dott. Agostino Porretto, commissario straordinario, e e del dott. Pietro Antoci, segretario generale della Fiera di Messina, Ente che ospita la manifestazione e a sua volta apre una "parentesi" alla normale attività di Campionaria Internazionale. I suoi padiglioni, infatti, come sentinelle del mare sono allineati lungo il versante siculo e assistono al via vai dei ferry-boat, che portano e lasciano speranze, assieme alle navi degli emigranti! Il luogo è legato a pezzi di storia, di cui i più recenti e popolari ricordano lo "chalet", ondeggianti chiome d'ombra al sole siciliano di secolari alberi, e l'Irreramare, ritrovo estivo, dove i messinesi del dopoguerra "ballando, ballando", soffocarono il flagello del grande conflitto, come i loro predecessori fecero con i terremoti, e ricostruirono la città...
Com'è nelle intenzioni degli organizzatori del Salone dell'Editoria, il Periodico contribuirà a "trovare incentivi, che incrementino la lettura, valorizzino l'attività imprenditoriale, offrano una grande vetrina alla cultura mediterranea". Non mancheranno occasioni per pubblici dibattiti, tavole rotonde tra editori, autori e librai, che costituiscono l'essenziale, affinché il prodotto libro giunga nelle mani del lettore. Insomma, la manifestazione che s'attende molto dai giovani, lascia spazio a opinioni e idee, che arricchiscono questa edizione e le future, che speriamo verranno puntuali e potenziate. Saranno i mass media a fare da grancassa all'appuntamento culturale di Aprile, sentendo l'orgoglio di sfoggiare il meglio delle nostre forze intellettuali in una terra, che non è solo mafia e violenza, ma bellezza di luoghi e di menti fervide e libere!
Tra le finalità c'è la promozione turistica durante un periodo non estivo in cui la nostra città è spenta e attende iniziative, che la rilancino, l'accendano di speranza verso un futuro europeo, quando il vagheggiato ponte sullo Stretto non sarà miraggio della Fata Morgana, ma passerella d'obbligo a un mondo nuovo!
Geri Villaroel
 
 
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