MESSINA, 30 OTTOBRE 2001
AULA MAGNA, UNIVERSITA’ DI MESSINA
Introduzione
ai lavori del dott. Filippo Briguglio,
curatore della collana libriparentesi
Desidero innanzi tutto rivolgere un
caloroso benvenuto ed un ringraziamento a nome mio personale ed a
nome dell’Associazione Culturale “Parentesi” a tutti gli
intervenuti, un ringraziamento al Magnifico Rettore che ci ha
concesso l’uso dell’Aula Magna, al Chiarissimo professor
Giuseppe Rando, Ordinario di Letteratura italiana nell’Università
di Messina, per aver accettato di svolgere la relazione.Mi
sento particolarmente onorato ad essere io ad introdurre i lavori
di presentazione del libro: il Mondo biologico in “Myrice”
di Giovanni Pascoli del Professor Antonino Ioli, ed
altrettanto lusingato lo sono stato ancora prima, vale a dire
quando, lo scorso mese di luglio, da questa stessa importante
cattedra, il Professor Ioli, che in quella circostanza era il
relatore della presentazione del romanzo postumo dello scrittore
Messinese Mario Rappazzo “Fiamme sui nuraghi”,
annunciò che avrebbe affidato all’Editrice “Parentesi” che
mi onoro di rappresentare la pubblicazione di questo suo lavoro.
Approfitto di quest’occasione per rivolgerle pubblicamente un sentito
ringraziamento anche per questo, unitamente a tutta la mia stima
ed il mio affetto. L’affettuosità che mi ha sempre riservato è
stato sempre per me un grande onore. La sempre pronta disponibilità
verso tutte le iniziative di carattere culturali, l’amicizia che
mi ha sempre dimostrato, negli ormai lunghi anni della nostra
conoscenza.
Nel
meditare la stesura della prefazione al libro, la mente mia è
andata al primo verso di una poesia di Paul Verlaine, dal titolo
“Clair de Lune”, che recita così: ” La vostra
anima è un paesaggio squisito”…e questo mi è
sembrato l’approccio più indicato per definire l’amico e
maestro Antonino Ioli. Uno spirito libero. Sempre animato dal
senso di partecipazione umana alla vita, alla natura, ed al mondo
dei sentimenti.
Questo
e quello che colpisce
subito, della sua personalità. Una perfetta simbiosi in cui
convive il rigore scientifico e laevitas dell’animo.
Il
primo, lo guida lungo il percorso della sua attività
professionale, quale ordinario di Parassitologia Clinica e
fondatore e direttore della scuola di Specializzazione in
Parassitologia Medica dell’Università di Messina, unica in
Italia, ed autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, e
l’altro nell’espressione del vivere quotidiano, quel vivere,
che si trasfonde nell’inclinazione dell’uomo, così da vederlo
appassionato esecutore di concerti
di mandolino oppure autore del romanzo “Amore per Lia” (1982),
per il quale ha ricevuto l’anno successivo il premio speciale
per la Letteratura “Città di Rometta”, romanzo, dove si
esaltano “l’ordine, la coesione, la tradizione virtuosa della
famiglia d’epoca, ricca di valori umani.
L’uno e l’altro sono sempre presenti nella natura
eclettica del professor Ioli, assioma di quella cultura in nome
della quale il filosofo greco Epitteto, sostiene che “Solo
l’uomo colto è libero”.
In
tal senso non è strano né casuale che “l’uomo di scienza”
con coerenza, in nome di quel filo conduttore che lo orienta dalla
medicina ai sentimenti, rivolga la sua attenzione al mondo della
letteratura ed in particolar modo appunto, a quel “ mondo
biologico in Myricae”, sul quale c’intratterrà adesso il
relatore, professor Giuseppe Rando, cui cedo volentieri la parola
ringraziandolo.
Filippo Briguglio
Venerdì 23 novembre 2001
Intervento
di Filippo Briguglio curatore del saggio di Antonino Ioli : Il
mondo biologico in “Myricae di G. Pascoli al Rotary di Milazzo
Desidero
innanzi tutto porgere un cordiale saluto a nome mio personale ed a
nome dell’Associazione Culturale “Parentesi” a Voi tutti, al
presidente del Rotary di Milazzo che mi ha gentilmente invitato,
al Professor Rando che c’intratterrà sul libro: il Mondo
Biologico in “Myricae” di Giovanni Pascoli” del Professor
Antonino Ioli. Ultima pubblicazione della collana “
libriparentesi” che mi onoro di curare.
Soltanto
due cose mi preme evidenziare: la prima, è, che per noi è stato
un onore ed un piacere avere aggiunto un’altra perla nella
collana di “Parentesi” con questo lavoro di Ioli, sia per
l’autorevolezza di cui egli gode nell’ambito scientifico e
culturale, ed umano, che per l’originalità e l’eccellenza
dell’argomento. Lo
studio effettuato dal professor Nino Ioli, rappresenta una novità
editoriale esclusiva, poiché nessuno, sino ad oggi tra gli
innumerevoli critici e biografi del grande poeta Giovanni Pascoli
aveva considerato: vale a dire, quegli aspetti biologici in
“Myricae” che invece, emergono con Ioli
dimostra ad una lettura specificatamente scientifica
dell’opera.
L’Autore
si sofferma con la laevitas che gli è connaturale ma al contempo
col rigore scientifico del medico e dello scienziato, a quegli
elementi viventi, sia animali sia vegetali, presenti in tale
opera, e dopo averli attentamente “analizzati al microscopio”,
isolandoli dal testo della poesia, riesce mirabilmente ad
inserirle in una tematica nuova, che studia aspetti insoliti di
Giovanni Pascoli.Il
Prof. Ioli, ci ha dunque regalato
attraverso questo saggio, un’opportunità in più di riflessione
su un poeta
considerato esclusivamente un” intimista e familiare” di
cultura classica.
Ioli
invece rimarca come il Pascoli, rimase affascinato dalle teorie
scientifiche-filosofiche e letterarie della sua epoca, ciò lo
dimostra con una palese conoscenza sia del mondo animale sia
vegetale.
Il
volume consta di 90 pagine ed è impreziosito da un disegno di
copertina del pittore Nino Cannistraci.
Rinnovando
il mio ringraziamento al presidente per il cortese invito
rivoltomi ed a voi tutti per l’attenzione sin qui rivoltami
stasera, cedo volentieri la parola al relatore, prof. Giuseppe
Rando
Gazzetta
del Sud
22
dicembre 2001
1°Premio
per la saggistica scientifica - Salone degli specchi Palazzo della
Provincia: Antonino Ioli
(Il mondo biologico in "Myricae" di Giovanni
Pascoli) Edizioni Parentesi –
1°premio
saggistica scientifica- Pascoli biologo? Senz'altro non
solo poeta di vibrante intensità lirica, ma qualcosa di più.
Infatti, chi crede la pulsione lirica non possa coesistere
all'atto della sua espressione con la razionalità scientifica,
leggendo questo saggio di Antonino Ioli si deve ricredere. In
questo testo le Myricae vengono sottoposte ad un'analisi nuova,
scientifica e non letteraria, attraverso la quale si scopre un
Pascoli, finora conosciuto solo come poeta della famiglia, degli
affetti e della fanciulliana purezza del sentimento, permeato
dalla conoscenze scientifiche del suo tempo. Conoscenze fatte
proprie, che vengono concepite ed espresse in un tutt'uno con
l'ispirazione poetica. La scissione del concepimento artistico tra
la porzione razionale e conoscitiva scientifica e l'afflato
creativo della poesia è una strada nuova da percorrere per
conoscere ed interpretare appieno la grandezza dei Pascoli
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