LA VAPORIERA
Totino Caminiti

Editrice Parentesi - Messina


L'Autore, com'era prevedibile, e non per essere storico dilettante, come lui stesso si definisce, per la "Vaporiera" sceglie una pagina di storia per ricavarne indicazioni ai fini di un'attenta riflessione.
Gli scritti del Caminiti finiscono sempre con una proposta forte: trarre dall'analisi degli insegnamenti. Anche questa volta la descrizione piana e piacevole in un racconto colorito da personaggi che si alternano in una giornata d'estate esattamente, il 6 luglio 1867, in una località rivierasca della ionica messinese, Santa Teresa, si fa sempre più interessante per la dovizia di particolari. L'attenzione maggiore è polarizzata su "La vaporiera". Una pagina di storia che va oltre e supera la dimensione locale, anche se il localismo accende gli animi. Se può attrarre, a prima vista, il fatto nuovo, "u trenu", più interessante si pronuncia il discorso della festa patria anche se l'esaltazione alla nuova tecnologia serve, nell'intenzione di Totino Caminiti, a rimanere legato all'inscindibile concetto di "Nazione". Infatti, con un lessico appropriato, l'autore si cimenta a riannodare "tutte le parti d'Italia attualmente divise in un'unica Nazione senza che sia lasciata alcuna traccia di munipalismo". L'idea "dell'Italia Una" e quanto più avvince il Caminiti che procedendo su temi storici si rivela un attento osservatore di fatti e vicende, un raffinato scrittore, in particolare della sua terra, un amante delle tradizioni e delle sue radici; in una parola, uno storico che non nasconde la sua sofferenza pur di dire o raccontare la verità. 
 
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