le chiese

 

Le Chiese di Scala

CENTRO

CATTEDRALE DI S. LORENZO

Protomonastero del SS. Redentore

Cappella dei Padri Redentoristi

Grotta delle Rivelazioni di S. Alfonso

CAMPIDOGLIO

Chiesa della SS. Annunziata

Chiesa di S. Giovanni Battista

MINUTA

Chiesa della SS. Annunziata.

PONTONE

Chiesa di S. Filippo Neri

Chiesa di S. Eustachio

Chiesa di S. Giovanni Battista

Chiesa di S. Maria del Carmine

S. CATERINA

Chiesa di Santa Maria della Porta

Chiesa di S. Caterina d'Alessandria

S. PIETRO

Chiesa di S. Pietro in Campoleone

 

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Per informazioni:
parrocchia.scala@tiscalinet.it


CATTEDRALE DI S. LORENZO

 

Basilica a pianta romanica rimaneggiata nel ‘700 in stile barocco che, per pregevole e nobile semplicità, si avvicina allo stile rinascimentale. Presenta internamente un magnifico soffitto con tele dipinte soffitto con tele dipinte soffitto con tele dipinte soffitto con tele dipinte soffitto con tele dipinte dal Cacciapuoti e raffigurante il martirio di S.Lorenzo. Interessante tra i vari altari quello del tesoro che custodisce le reliquie dei Santi compatroni di Scala. Il pavimento è un interessante opera di maestri vietresi risalente al ‘700 e che raffigura al centro lo stemma della città.

La Mitra: Donata da Carlo I d’Angiò, per grazia ricevuta da S.Lorenzo, nel giorno della festa del Santo invocato in aiuto contro i Saraceni. E’ costituita da 30 formelle d’oro e smalti, 82 gemme e due smeraldi.

 

MONUMENTO SEPOLCRALE DI
MARINELLA RUFOLO

E’ il sepolcro eretto dal patrizio scalese Antonio Coppola per custodirvi le spoglie della sua consorte Marinella Rufolo di Ravello.

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Eseguito interamente in stucco policromato, il sarcofago, che custodisce le ossa della giovane matrona, è protetto da una costruzione a modo di sacello.

La critica è unanime nell’attribuire questo monumento alla "scuola" o a un "seguace" di Tino da Camaino.

La datazione presenta una difficoltà. Dalla vicina lapide appare la data 1332; il Camera dice che Antonio Coppola nel 1399 "era già vedovo" di Marinella.

La perfezione di molte figure, il cosiddetto "rilievo schiacciato", notato dal Geza de Francovich, le "teste di un ovale perfetto" notate dal Bargellini come tipiche di Tino e presenti nel nostro monumento ci fanno intravedere in questa grande opera la mano stessa del maestro morto a Napoli nel 1339, o almeno di un suo discepolo largamente degno di lui (Gagliardo Primario?). Alcune figure, però, sono certamente di mani meno esperte come gli angeli del lato sinistra.

Queste notizie sono state tratte dal Volume
"SCALA un centro amalfitano di civiltà"
di Mon. Cesario D’Amato edito a cura della Pro-Loco di Scala (1975).

 

 

 

Il Crocifisso della Cripta: gruppo ligneo comprendente la Vergine e San Giovanni oltre al Cristo. L’opera fu eseguita verso la fine del XII o, al più tardi, all'inizio del XIII secolo.

 

Cripta del Purgatorio: Cripta di una basilica preromanica che potrebbe risalire al VI sec. d.C., forse dedicata a San Lorenzo come l’attuale Duomo. In un’epoca posteriore questa basilica fu demolita, la cripta trasformata in cappella funeraria e al di sopra di essa fu edificata l’attuale cattedrale.

 

Il Soffitto: della navata centrale e del transetto, dipinto nel 1748 da Antonio Cacciapuoti e Giovanni De Simone.

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L'altare del Tesoro: con trono ligneo barocco, drappeggio e angeli. Vi si conservano le sacre reliquie dei Patroni di Scala.

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Monastero del SS. Redentore

 

Questo Monastero fu costruito nel XVII e XVIII secolo. Dal 1750 vi ha sede l'ordine delle Suore del SS. Redentore, fondato dalla Venerabile Celeste Crostarosa.
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La Cappella è stata restaurata recentemente ed è molto accogliente.

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Cappella dei Padri Redentoristi

 

Unitamente al Collegio, questa Cappella è stata costruita nel 1931-32.

Essa è accogliente e conserva la statua della Madonna di Santa Maria dei Monti proveniente dall'omonimo eremitaggio, di cui resta solo un rifugio.

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Cappella di S. Alfonso

 

Costruita all'inizio di questo secolo, la Cappella racchiude la grotta dove Sant'Alfonso si recava a pregare e a meditare.
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Fu in questa grotta che Sant'Alfonso ebbe visioni della Madonna e ispirazione per la fondazione del nuovo Ordine dei Padri del SS. Redentore, oggi sparsi in numerosi Paesi.

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Chiesa della SS. Annunziata

La chiesa, che presenta solo i resti di un convento domenicano, in origine a tre navate, attualmente a due e, restaurata in periodo barocco, presenta la navata maggiore coperta da volta a botte e la navata laterale da volta a crociera.

Sulla soglia vi si legge."Hoc opus fieri fecit Robertus Sebastianus MDXXVIII".

Pare che all'origine la chiesa fosse di origine romanica, come romanico è il campanile nei piani inferiori. L'abside dovette essere abbattuta quando fu eretto il convento domenicano, verso il secolo XII-XIV.

Sul campanile sono tre campane datate 1404, 1656 e 1688. Le tre campane ripetono, semplificato, l'accordo in tono minore delle cinque colossali campane di S. Maria Maggiore di Roma.

 

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Chiesa di S. Giovanni Battista

La chiesa, costruita nel XII secolo, presenta un'aula rettangolare priva di abside e pavimentata con pregevoli mattonelle maiolicate. Sull'altare maggiore è un quadro di ignoto artista raffigurante la decollazione del Battista. Nella chiesa è conservato il resto di una transenna altomedievale ridotta, riscolpita e aggiustata come capitello a stampella di qualche perduta colonna romanica. La transenna è del tipo "a treccia" e sa di fattura longobarda fra l' VIII e IX secolo. E' del tutto simile ad un'altra conservata nella Villa Rufolo di Ravello.

Il campanile, la cui datazione risale al XII - inizio XIII secolo, presenta un basamento a pianta quadrata, il secondo a pianta circolare e monofore ad andamento ogivale.

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Chiesa della SS. Annunziata.

La chiesa, del XII secolo, situata al centro della caratteristica piazzetta, è un tipico esempio di arte medievale. L'entrata è preceduta da un portico con tre fornici; sulla porta centrale vi è una lunetta contenente un affresco della Madonna con Bambino risalente al XV secolo.
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L'interno è costituito da tre absidi ed è diviso in tre navate da dodici colonne di granito orientale con capitelli di marmo. Attraverso una scala, situata nella navata destra, si accede alla Cripta, le cui pareti a volta contengono affreschi risalenti all' XI secolo raffiguranti la Natività, un miracolo di S. Nicola, il Redentore, vari Santi e l'Annunciazione.

 

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Chiesa di S. Filippo Neri

Fondata nel X secolo, era dedicata originariamente a S. Matteo. La chiesa è a pianta quasi quadrata a tre navate, separate da due archi per lato, con volte a botte. Essa era preceduta da un atrio in parte crollato, di cui si riconosce la struttura: sussistono ancora due archi acuti perpendicolari alla facciata e parte delle volte a crociera gotica. Il Venditti ne ha riconosciuto le strutture medievali e le influenze bizantine. Il campanile non mostra la consueta divisione in piani, la cella campanaria presenta una monofora per lato di ispirazione romanica.

( In restauro).

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Chiesa di S. Eustachio

Attualmente appare come un rudere situato su uno sperone di roccia. In origine era un edificio degno di stare alla pari con le maggiori chiese della regione. Essa era divisa in tre navate da dieci colonne

.

Della splendida chiesa di un tempo restano in piedi solo le absidi, sulle quali all'esterno sono ancora visibili intarsi mediante archetti intrecciati.

(in Restauro)

 

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Chiesa di S. Giovanni Battista

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La chiesa, costruita verso la metà del XII secolo, subì rimaneggiamenti in periodo barocco, nell'ottocento ed anche recentemente. Presenta numerose tele e, sull'altare maggiore, una maestosa statua di S. Giovanni. A ricordo dell'antico splendore, vi è all'interno una lastra tombale con iscrizione del 1346, raffigurante Filippo Spina.

Il campanile, a tre piani, di cui i primi a pianta quadrata e il terzo a pianta ottagonale, con monofore sui lati, è coronato da una piccola cupola a sesto ribassato.

 

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Chiesa di S. Maria del Carmine

La chiesa del XIII secolo è preceduta da un protiro, unico in Costiera; ha subito trasformazioni dapprima nel '500 e poi nel '700. Presenta una sola navata, la volta è a botte con un solo sottarco, decorata da moderni affreschi. Ricco è l'altare maggiore, che al centro presenta il quadro della Madonna del Carmine.

Il campanile è ancora quello originale. Sorge su un grande arco gotico che cavalca la via. La cella campanaria ha grandi bifore ad arco rialzato con colonnine divisorie in marmo.

 

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Chiesa dedicata a S. Caterina d'Alessandria

, Chiesa di stile bizantino. si presenta con campanile a cuspide conica mentre, internamente, con tre navate e sei colonne, ciascuna fornita di capitelli di spoglio e di base. Nell'abside centrale vi è la statua lignea di S. Caterina con ai lati due quadri raffiguranti S. Lucia e S. Agnello.

Adiacente a questa vi è l’antica Chiesa di Santa Maria della Porta con un interessante pavimento maiolicato.

 

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Chiesa di S. Pietro in Campoleone

Chiesa del XII secolo che appartenne alla nobile famiglia Trara. Essa ha subito vari restauri e l'ultimo fu eseguito dopo il terremoto del 1980. Il portico è stato del tutto ricostruito come in origine nel 1970.

La Chiesa, divisa in tre navate, conserva una statua in marmo di S. Michele, donata da Paolo de Saxo nel 1358, un bassorilievo di S. Caterina del sec. XIV e una lapide sepolcrale del sec. XIV con 14 personaggi della famiglia Trara.

Importante è anche la Cripta con struttura tipica medievale.

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