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Nobile famiglia di Scala, già patrizia di Ravenna e della stessa casata di S. Romualdo, il fondatore dellOrdine dei Camaldolesi nellXI sec. Secondo le indicazioni del Camera. Lo stemma di famiglia è rilevabile nella chiesa di S. Pietro di Scala essendo inciso sullo scudo della statua marmorea di S. Michele Arcangelo, donata alla chiesa dal nobile scalese Paolo de Saxo. I sasso abitavano in un palazzo poco distante da detta chiesa. I colori invece ci sono stati tramandati dal Mansi e dal Camera per cui esso può essere letto così: inquartato: nel 1° e 4° d'argento alla croce di Malta (in origine forse una croce potenziata o di Gerusalemme) di rosso; nel 2° e 3° d'argento ad un monte di cinque cime di verde che il Mansi accosta ad un altro stemma della famiglia scolpito sulla lapide sepolcrale di Fabrizio Sasso (+1603), uno scudo d'argento, ad un monte di cinque cime di verde nascente dalla punta ed accompagnato in capo da due croci di Malta di rosso poste in fascia. Uno stemma così concepito è in una foto edita in Del Treppo mentre loriginale,in marmo, trovasi in Ravello, al n. 5 di via S. Giovani del Toro, ex palazzo Sasso. Altro esemplare è situato nella navata destra della Cattedrale di Scala, altare delladdolorata.
In un anonimo ms. del XVII sec. Riportato dal Camera, si legge che nel palazzo Sasso in Scala "nel luogo detto i Sassi seu S. Andrea de Pando" si potevano vedere "tra gli archetti intrecciati tra due cornicioni croci, gigli e monti, emblemi dellimpresa di famiglia Sasso con cingoli militari", ma è da notare che in nessuna opera di araldica sono stati notati dei gigli. La gloria maggiore di questa famiglia fu quel fra Gerardo Sasso fondatore dellOrdine di S. Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e poi definitivamente detto di Malta.
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Lo stemma muto, ma con scritta intorno che lo identifica è depositato nel Chiostro Paradiso di Amalfi, nellambulacro di destra.
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