Storia

La medicina iperbarica è presente nella letteratura medica fin dal 1664. Bisogna però giungere ai lavori di Prestey e Lavoisier alla fine del diciottesimo secolo ed a quello di Paul Bert alla fine del diciannovesimo secolo per poter conoscere gli effetti dell'ossigeno iperbarico e le basi fisiologiche dell'iperbarismo.
Datano al 1830 le prime applicazioni cliniche documentate dell'aria compressa (i "bagni di aria compressa") in Francia e in Italia, ed agli studi di Paul Bert e di Haldane le prime applicazioni della ricompressione terapeutica in aria per la "malattia dei cassoni".
Solo intorno alla prima metà del ventesimo secolo però, in concomitanza con lo sviluppo delle attività subacquee si può assistere ad una differenziazione fra le applicazioni terapeutiche della pressione di per sè e quelle dell'ossigeno respirato in una camera iperbarica a pressione superiore a quella atmosferica.
La terapia iperbarica in aria tipicamente applicata alle forme di malattia da decompressione, infatti, si evolve e si rivolge ad altre applicazioni. Nasce così la "ossigenoterapia iperbarica" (O.T.I.) applicata prima a forme di Malattia da Decompressione poi a patologie diverse da quelle di origine disbarica come l'embolia gassosa iatrogena, l'intossicazione da ossido di carbonio, la gangrena gassosa.

LINEE GUIDA

 

Effeti fisiologici dell'aumento della pressione barometrica

L'aumento della presione ambientale determina aumento della produzione di calore, mentre la diminuzione della pressione ambientale è accompagnata da raffreddamento. In camera iperbarica si ha un aumento della temperatura durante la compressione ed un significativo raffreddamento con formazione di  goccioline acquee durante la decompressione.
 I gas presenti all'interno delle cavità corporee (orecchio medio, seni paranasali, gas intestinali, pneumotorace, ecc.)
si contrarranno o si espanderanno nella compressione e nella decompressione secondo la legge di Boyle: PV=costante.
Al raddoppiare della pressione ambientale corrisponderà il dimezzarsi del volume di un gas che riempie una cavità.
Tutto questo è alla base dell'effetto benefico del trattamento iperbarico sui gas patologici vedi EGA o MDD.