Pistoia 118

Sala lettura

Direttore DEU Dr.ssa Ione Niccolai
Direttore Centrale Operativa
118 Dr. Piero Paolini
Viceresponsabile 118 Dr. Luca Rosso
Capo sala 118 Lori Cecchi


                 


INDICI DI GRAVITA'

 

La gravitá delle ustioni dipende da:

Profonditá dell'ustione - Maggiore é la profonditá ,  piú grave é l'ustione. Le ustioni superficiali,  se correttamente trattate,  guariscono spontaneamente,  quelle profonde devono invece essere sottoposte ad innesti di cute.

 

Superficie ustionata - Maggiore é l'area interessata,  piú grave é l'ustione,  tenendo peró conto anche della profonditá. Gli esiti (il decesso,  le deformitá) sono strettamente correlati alla estensione. Il calcolo delle superfici ustionate puó essere fatto utilizzando lo schema di Lund-Browder sotto riportato. Esso tiene conto anche dell'etá del paziente

Regione interessata- Se l'ustione interessa un'area funzionalmente importante (faccia,  mani,  piedi,  articolazioni,  perineo) é piú difficile da trattare e provoca piú frequentemente esiti cicatriziali invalidanti e/o deturpanti.

   Inalazione di fumo- Puó essere causa di insufficienza respiratoria dovuta a danno,  edema o ostruzione dell'albero tracheo-bronchiale o a distruzione degli alveoli.

   Condizioni di salute pregresse - Coloro che si trovano in buona salute ed in un buon stato nutrizionale possono sopravvivere a gravi ustioni piú frequentemente di coloro che  presentano pregressi problemi di salute.

 

 

 

 

PERDITA DI LIQUIDI E LORO REINTEGRO

  In seguito ad una ustione grave vi é una importante perdita di liquidi attraverso il corpo. Le perdite dai vasi danneggiati si presentano immediatamente,  sono massime a due ore dal trauma,  e finiscono da 8 a 36 ore dopo. La perdita di plasma puó provocare uno shock ipovolemico quando la superficie ustionata supera il 15% nell'adulto e il 10% nei bambini. Le perdite di acqua per evaporazione dalle ustioni  continuano a verificarsi anche successivamente e dipendono dalle condizioni ambientali.

  Reintegro dei fluidi. I due fattori di importanza vitale nel trattamento dello shock da ustione sono il sodio e l'acqua (se uno di questi non é somministrato,  il paziente morirá).

Le formule piú frequentemente utilizzate per il reintegro di liquidi sono quella di Evans e quella di Parkland.

Evans: Primo giorno:

Anche se la superficie ustionata é maggiore del 50% ,  assumere 50% come parametro massimo

      Ringer-lattato:       1ml/kg x %di superficie ustionata

      Plasma:                1ml/kg x % di superficie ustionata

      Destrosio al 5%      2000 ml/m2 di superficie corporea totale

Evans: Secondo giorno

       50% del fabbisogno del primo giorno.

Parkland

Ringer-lattato                4ml/kg x superficie ustionata nelle prime 24 ore.

 Per i bambini: Usare la formula di Evans,  oppure Ringer-lattato:5000ml per m2 di superficie ustionata + 2000 ml per m2 di superficie corporea per le prime 24 ore. Almeno il 50% del carico di fluidi previsti per il primo giorno deve essere somministrato nelle prime 8 ore.  I bambini molto piccoli sono piú sensibili degli adulti alla insufficiente o eccessiva somministrazione di liquidi,  é quindi indispensabile: effettuare con la massima accuratezza il calcolo delle superfici ustionate,  sorvegliare la " perspiratio insensibilis " ,  utilizzare il peso del paziente come monitoraggio.

 Altre avvertenze

     Se la pressione arteriosa e la diuresi non rispondono adeguatamente alla fluido-terapia,  controllare la funzione renale e quella cardiaca.

          Dopo le prime 24 ore ritornare ad una normale quantitá di liquidi da infondere sorvegliando le perdite di acqua ([25ml+%di superficie ustionata] X [superficie corporea in m2 ] per ora) e la perdita di albumina dalle ferite.

 


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