Regione interessata-
Se
l'ustione interessa un'area funzionalmente
importante (faccia, mani, piedi,
articolazioni, perineo) é piú difficile da trattare e provoca piú
frequentemente esiti cicatriziali invalidanti e/o
deturpanti.
Inalazione
di fumo- Puó essere causa di insufficienza respiratoria dovuta a
danno, edema
o ostruzione dell'albero tracheo-bronchiale o a
distruzione degli alveoli.
Condizioni
di salute pregresse - Coloro che si trovano in buona salute ed
in un buon stato nutrizionale possono sopravvivere a
gravi ustioni piú frequentemente di coloro che
presentano pregressi problemi di salute.
PERDITA
DI LIQUIDI E LORO REINTEGRO
In seguito ad una ustione grave vi
é una importante perdita di liquidi attraverso il
corpo. Le perdite dai vasi danneggiati si presentano
immediatamente,
sono massime a due ore dal trauma,
e finiscono da 8 a 36 ore dopo. La perdita di
plasma puó provocare uno shock ipovolemico quando
la superficie ustionata supera il 15% nell'adulto e
il 10% nei bambini. Le perdite di acqua per
evaporazione dalle ustioni
continuano a verificarsi anche
successivamente e dipendono dalle condizioni
ambientali.
Reintegro dei fluidi.
I due fattori di importanza vitale nel trattamento
dello shock da ustione sono il sodio e l'acqua (se
uno di questi non é somministrato,
il paziente morirá).
Le formule piú frequentemente utilizzate per il
reintegro di liquidi sono quella di Evans e quella
di Parkland.
Evans:
Primo giorno:
Anche se la superficie ustionata é maggiore del
50% , assumere
50% come parametro massimo
Ringer-lattato:
1ml/kg x %di superficie ustionata
Plasma:
1ml/kg x % di superficie ustionata
Destrosio al 5%
2000 ml/m2 di superficie corporea totale
Evans: Secondo giorno
50% del fabbisogno del primo giorno.
Parkland
Ringer-lattato
4ml/kg x superficie ustionata nelle prime 24
ore.
Per
i bambini: Usare la formula di Evans,
oppure Ringer-lattato:5000ml per m2 di
superficie ustionata + 2000 ml per m2 di superficie
corporea per le prime 24 ore. Almeno il 50% del
carico di fluidi previsti per il primo giorno deve
essere somministrato nelle prime 8 ore.
I bambini molto piccoli sono piú sensibili
degli adulti alla insufficiente o eccessiva
somministrazione di liquidi,
é quindi indispensabile: effettuare con la
massima accuratezza il calcolo delle superfici
ustionate, sorvegliare
la " perspiratio insensibilis " ,
utilizzare il peso del paziente come
monitoraggio.
Altre
avvertenze
Se la pressione arteriosa e la diuresi non
rispondono adeguatamente alla fluido-terapia,
controllare la funzione renale e quella
cardiaca.
Dopo le prime 24 ore ritornare ad una normale
quantitá di liquidi da infondere sorvegliando le
perdite di acqua ([25ml+%di superficie ustionata] X
[superficie corporea in m2 ] per ora) e la perdita
di albumina dalle ferite.
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