ALDO  MANUZIO

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Data: 08-05-1995
MONDO ECONOMICO
Numero: ME018
Rubrica: PORTAFOGLIO PERSONALE
MERCATO DELL'ARTE 
L'occasione si nasconde tra le pagine antiche

Autore:
ADA MASOERO

I bibliofili, si sa, sono assolutamente restii a leggere la loro
passione in chiave di investimento. Si tratta infatti di un ambito di
collezionismo colto, praticato sino a pochi anni fa da un ristretto
gruppo di addetti ai lavori, attenti assai piu' all'importanza
culturale e artistica dei volumi che non all'aspetto economico.
<Eppure _ afferma Mario Scognamiglio, della libreria antiquaria
Rovello di Milano _ non si puo' negare che chi ha acquistato
oculatamente, anche pochissimi anni fa, oggi si trova spesso sugli
scaffali autentici tesori>. E cita il caso della ''Divina Commedia''
stampata da Aldo Manuzio nel 1502, che fino a quattro-cinque anni fa
si acquistava a 2,5-3 milioni, mentre oggi non si trova a meno di 12.
Tutte le ''aldine'' del resto (le edizioni, cioe', dello stampatore
veneziano Aldo Manuzio, inventore del libro ''tascabile''; per gli
appassionati semplicemente ''Aldo'') hanno subito un vistoso
incremento negli ultimi tempi e lo stesso e' accaduto, su un altro
versante, con i libri del '900, finora assai sottovalutati.
Se e' vero infatti che esistono volumi da 80-100 milioni _ come per
esempio il Dante pubblicato nel 1481 a Firenze, figurato dal
Botticelli (<ma e' il prezzo di un mediocre dipinto dell'800 _
osserva Scognamiglio _ e gli esemplari di questi volumi si contano
oggi sulle dita di una mano>) e' altrettanto vero che si puo' avviare
una collezione partendo con esemplari da poche centinaia di migliaia
di lire: come certe prime edizioni di poesia del nostro secolo di
Quasimodo, di Ungaretti, e di altri autori di primo piano, oggi
ancora accessibilissime, ma in evidente crescita.
Con l'innalzarsi del livello di scolarita' e con il moltiplicarsi di
manifestazioni di prestigio, come la mostra-mercato che si tiene ogni
primavera a Milano, al Palazzo della Permanente (l'ultima e' stata
visitata da circa diecimila persone in tre giorni e ha avuto un
volume d'affari stimato intorno ai 4-5 miliardi), la fascia dei
collezionisti si e' infatti vistosamente ampliata, tanto che anche in
Italia le grandi Case d'asta battono con una certa regolarita'
cataloghi di libri antichi.
Per la Christie's Italia questo ha addirittura rappresentato, insieme
ai gioielli, uno dei settori trainanti del suo fatturato 1994, e
anche la Sotheby's Italia puo' sfoggiare, oltre a lusinghiere
percentuali di venduto, numerose aggiudicazioni di tutto rispetto:
fra le piu' recenti (l'asta, tenuta a Milano, risale al 25 marzo
scorso), i quasi 15 milioni spuntati da ''Il primo libro di dieci
dell'Architettura'' di Vitruvio, stampato a Venezia nel 1556,
proposto a 5-7 milioni; o i 10,3 milioni nell'aggiudicazione
dell'''Hercolano'' di Benedetto Varchi (Venezia 1570), stimato 1-1,5
milioni. Clamorosi anche i risultati della ''Geographia'' di Tolomeo
(Basilea 1552), valutato 2,5-3,5 milioni e venduto a quasi 10 milioni
e di un volumetto senese del 1608 (''La rappresentatione della
annuntiatione di Nostra Donna''), battuto a 9,2 milioni contro una
stima di 500-700mila lire.