"SU PRANU"



          Con la facciata rivolta verso la piazza di Santa Maria D'Itria, sorge l'aresenale della tonnara.
  La sua costruzione risale a metà del 1600, subì delle continue modifiche per quanto riguarda la sua struttura, e ciò avenne a causa dei vari assalti dei pirati barbari che oltre a portar via ciò che vi trovavano, distruggevano gli stabili e le baracche.
  La costruzione forma un trapezio, dove all'interno vi è un grande cortile rivolto verso il mare, dove agli estremi vi sono delle costruzioni che costituivano gli alloggi dei tonnarotti ed i vari magazzini; nella parte superiore dell'edificio vi era la parte padronale, nella parte inferiore vi erano il Rais, vice Rais, guardiano e al piano terra le abitazioni dei tonnarotti.
  I primi gestori della tonnara dovettero affrontare diverse difficoltà per riuscire ad ottenere i materiali neccessari alla costruzione delle baracche, che dovevano ospitare i tonnarotti e le barche per la pesca del tonno.
  All'interno dello stabile infatti vi era un forno, un magazzino per la conservazione delle farine, del vino e di vari alimenti. Vi erano anche delle officine per la costruzione di chiodi e ferramenta, altre per la riparazione degli attrezzi della pesca e arnesi per la filatura delle funi.
  Nel 1738 "SU PRANU" ospitò i pescatori tabarchini in attesa che venisse costruito un villaggio nell'Isola di San Pietro.
  Le baracche erano caratterizzate dalle funi che scorrevano da una parte all'altra, nelle quali a fine stagione, venivano appese le uova di tonno ed il ventrame già essicato. Esternamente nella casa del Rais vi era appesa una campana di bronzo che veniva suonata in diverse occasioni per chiamare i tonnarotti. Invece vicino all'abitazione del guardiano veniva issata la bandiera con la croce rossa in campo bianco che avvisava che in quella giornata vi era mattanza.
  Al centro dell'arco, che vi è per accedere a "SU PRANU", troviamo uno stemma marmoreo che rappresenta una corona con un aquila ed un fregio gentilizio, dove sono scolpite due "P" che si riferiscono al Marchese Trivigno Pasqua Don Pietro Vivaldi Zatrillas.
  Nel 1698 al centro del cortile vi fu sistemato un orologio solare, formato da una lastra in marmo con le ore scolpite in numeri romani. Vi era anche una fontana dalla quale si prelevava l'acqua neccessaria per tutto lo stabilimento. All'interno dell'arsenale vi era un locale adibito a cappella. Ancora oggi si può ammirare una piccola nicchia in onore di Sant'Antonio, prottettore dei tonnarotti, ed una per la Vergine del Carmelo. Nel 1665 in sostituzione della cappella di "SU PRANU", venne fatta costruire la nuova chiesa, che dai tonnarotti, venne dedicata a Santa Maria d'Itria. A fine giornata, terminato il lavoro, il luogo di ritrovo era la piazza di Santa Maria d'Itria.
  Nel 1870 furonno costruiti altri stabili dove venivano rimesse le barche e i vascelli.
  Da "SU PRANU" era tradizione benedire il mare per tre volte l'anno: durante la processione di Santa Maria d'Itria, di Sant'Antonio e del Corpus Domini.
  "SU PRANU" negli anni è sempre stato un punto di attrazione per tutti i turisti.



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