Pregnana è un comune della provincia di Milano, che
con le cascine circostanti conta all'atto dell'ultimo censimento 2.929 abitanti (ottobre
1961). E' un comune appartenente all'ex Circondario di Gallarate, mandamento di Rho,
situato nelle vicinanze della riva destra dell' Olona, il fiume che dà il nome alla
omonima valle, fertile per le campagne da secoli lavorate e coltivate da affezionati
abitanti.
Gode di un clima piuttosto salubre, sebbene umido e nebbioso in autunno.
L'edilizia dapprima lenta, ha subito un grande sviluppo: al centro si sono
restaurate antiche costruzioni pericolanti, fabbricate palazzette e alla periferia sono
sorte numerose e graziose villette.
Pregnana ora gode di un certo benessere, che la guerra le aveva tolto,
grazie ai suoi abitanti laboriosi e intraprendenti.
(Il testo sopra riportato e quello che segue il prossimo paragrafo, sono
tratti da "Storia e vicende di Pregnana attraverso i secoli, a cura di Milena
Rossetti - pubblicazione anno 1983 al quale si rimanda anche per la bibliografia di
riferimento. Le aggiunte attuate sono riconoscibili dalla presente scrittura e vogliono
semplicemente indicare il percorso che chi scrive intende perseguire, disponibile a
qualunque costruttivo contributo.
Si ringraziano pertanto in anticipo tutti coloro che vorranno fornire
correzioni, notizie, aggiornamenti, aneddoti ).
Ad un forestiero che conoscesse il testo appena letto e arrivasse oggi
nel nostro paese, risulterebbe piuttosto difficile ritrovarsi.
Pregnana conta oggi oltre 6000 abitanti, principalmente dovuti
all'immigrazione di genti da tutta Italia, qui richiamate nel trentennio oggi agli
sgoccioli da una richiesta di mano d'opera comune a molti paesi del circondario di Milano.
Oggi il dialetto di Pregnana è poco milanese ma in compenso si possono
trovare parlate ( e consuetudini ) siciliane, pugliesi, campane, venete, tanto per citare
solo le più diffuse.
Oggi Pregnana ha problemi di civica convivenza, di integrazione, di
lavoro, comuni a tutti i paesi che sii sono intensamente sviluppati in breve tempo e che
convivono con l'epoca postindustriale, che chiede a tutti i suoi residenti un grande
sforzo di buona volontà e di fantasia.
Oggi nelle vene di Pregnana scorre sangue di tutta Italia e anche
foresto, oggi il cuore di Pregnana si sta allenando per le occasioni del prossimo
millennio. Oggi Pregnana ha chiuso i cancelli sul suo passato agricolo e apre quelli del
suo futuro.
Tanti auguri, Pregnana!
La storia.
Il paese di Pregnana ha origini remote; risulta che già nel XII secolo
fu messo a ruba dalle armate di Federico Barbarossa.
La denominazione di questo Comune deriverebbe da Proenius o Perennius,
nomi romani di persona. Un altro testo del XII secolo, ci fa sapere che a Pregnana ( in
pieve di Nerviano ) vi era fin d'allora la Chiesa "Sancti Petri", dedicata come
attualmente, agli Apostoli Pietro e Paolo. Il suo beneficio ( parrocchiale ) risulta
elencato in un Censimento del XIV secolo. Nulla sappiamo di ciò che è avvenuto durante i
secoli dell'impero Romano e quelli che li seguirono ai tempi della calata dei barbari.
Pregnana non fu certo estranea agli sconvolgimenti di quegli oscuri anni e
dovette senz'altro subirne le vicende terribili cui fu sottoposto tutto il territorio
lombardo. Unni, Visigoti, Goti, Longobardi, lasciarono su queste nostre terre le loro orme
seppellendo le rovine antiche sotto rovine più recenti.
Non esistono tuttora documentazioni archeologiche.
Scarsissime sono le notizie su Pregnana nel periodo del basso Medio Evo.
Si può dire che la storia taccia nei suoi riguardi, assorbita com'è dagli avvenimenti di
assai maggior entità, quali la calata dei barbari e le guerre che travagliarono la
regione, mentre Milano, Pavia, Monza ed altre città poco discoste da noi, fanno
echeggiare il loro nome in ogni angolo della Lombardia ed in ogni pagina della cronaca del
tempo.
Nel Secolo XVII° la grande peste di Milano colpiva anche
Pregnana. A memoria di questo triste evento rimane il Lazzaretto in periferia, ora
consacrato a Cappella dove ogni anno la popolazione si reca a far voti.
Un aneddoto dei tempi andati riguarda anche il Lazzaretto.
Il compianto don Giuseppe Fumagalli, parroco dal 1938 al 1982, ancora
negli anni 50 / 60 soleva promettere una gita alle classi che frequentassero con profitto
l'ora settimanale di religione. In caso di comportamento consono, egli soleva guidare i
suoi ragazzi, a piedi, al Lazzaretto e là, dopo una preghiera per le anime dei defunti,
consumare tutti insieme la merenda che ognuno si era portato da casa. devastò tutto il
territorio milanese negli anni 1242 e 1246
.
La carestia e l'improduttività delle terre aveva un origine solo
apparentemente legata all'approssimazione agronomica con cui venivano coltivati i campi.
Causa maggiore era costituita da incendi, devastazioni, furti e ruberie, a cui erano
vessati campi ed abitazioni nonché i ricoveri degli animali. Il lavoro nei campi era
pertanto dei meno redditizi e dei più insicuri. I contadini abbandonavano allora le terre
per rifugiarsi negli abitati dei villaggi minori. Inoltre venivano a mancare bracci per
lavorare, a causa delle continue lotte che tenevano lontani gli uomini e li impegnavano
nel più rischioso, ma più remunerativo mestiere del mercenario.
Sintomatico segno della tristezza dei tempi è la cronaca della famosa
battaglia dei Lanzichenecchi di Lodrisio, avvenuta nel 1339 e che fu seguita, soltanto due
anni dopo, dalla devastazione dei campi per l'invasione delle cavallette: un esercito
feroce e famelico quanto quello dei mercenari
Allora la maggior parte del territorio di Pregnana era posseduto dalla
chiesa e da essa fu acquistato da varie nobili casate.
I documenti di compravendita documentano così lo sviluppo della casata
ed il passaggio dall'una all'altra delle terre e delle ville. Qui ebbe beni Guido Della
torre che fu Signore di Milano dal 1302 al 1331. La famiglia dei Marchesi d'Adda, nobile e
potente finanziariamente grazie ai commerci ed ai servizi bancari, possedette in Pregnana
un palazzo sontuoso, degno della fama che godevano i grandi finanziatori del governo
milanese.
Ma la ricchezza di una famigli era data anche dalle pertiche di terra
agricola da essa posseduta. Il conte Barnaba Brabò ne possedeva 1319, il marchese Ercole
d'Adda 925, don Mauro Orombelli 381.
Per quanto riguarda invece la gente comune, nel 1590 Pregnana era
composta da 288 abitanti distribuiti per la maggior parte nelle 34 cascine
Il 13 Aprile 1785 venne inoltrata richiesta per la costruzione del
Cimitero, che sorse quasi di fronte all'esistente con ampiezza proporzionata alla
popolazione.
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