Storia di Pregnana
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Cenni storiografici su Pregnana Milanese

indovina chi viene a corte? "Chi, all'Arco della Pace in Milano, imbocca la grande strada statale del Sempione, via di comunicazione già usata dagli antichi Romani ma rifatta come attualmente si presenta al tempo di Napoleone e, giunto all'undicesimo km presso Rho volge a sinistra, trovasi a due km dal borgo di Pregnana, paese in territorio ubertoso di cereali, frumento, granoturco, biade nonché un tempo di foraggi e di gelsi; territorio che viene tuttora coltivato assai diligentemente anche in viticoltura. La popolazione, oggi in assai più floride condizioni economiche tanto da non stentare più come una volta, è rimasta buona, tollerante, pur non mancando le distrazioni delle città vicine; ed è rimasta tradizionalmente attaccata alla fede degli avi."

Pregnana è un comune della provincia di Milano, che con le cascine circostanti conta all'atto dell'ultimo censimento 2.929 abitanti (ottobre 1961). E' un comune appartenente all'ex Circondario di Gallarate, mandamento di Rho, situato nelle vicinanze della riva destra dell' Olona, il fiume che dà il nome alla omonima valle, fertile per le campagne da secoli lavorate e coltivate da affezionati abitanti.

Gode di un clima piuttosto salubre, sebbene umido e nebbioso in autunno.

L'edilizia dapprima lenta, ha subito un grande sviluppo: al centro si sono restaurate antiche costruzioni pericolanti, fabbricate palazzette e alla periferia sono sorte numerose e graziose villette.

Pregnana ora gode di un certo benessere, che la guerra le aveva tolto, grazie ai suoi abitanti laboriosi e intraprendenti.

(Il testo sopra riportato e quello che segue il prossimo paragrafo, sono tratti da "Storia e vicende di Pregnana attraverso i secoli, a cura di Milena Rossetti - pubblicazione anno 1983 al quale si rimanda anche per la bibliografia di riferimento. Le aggiunte attuate sono riconoscibili dalla presente scrittura e vogliono semplicemente indicare il percorso che chi scrive intende perseguire, disponibile a qualunque costruttivo contributo.

Si ringraziano pertanto in anticipo tutti coloro che vorranno fornire correzioni, notizie, aggiornamenti, aneddoti ).

Ad un forestiero che conoscesse il testo appena letto e arrivasse oggi nel nostro paese, risulterebbe piuttosto difficile ritrovarsi.

Pregnana conta oggi oltre 6000 abitanti, principalmente dovuti all'immigrazione di genti da tutta Italia, qui richiamate nel trentennio oggi agli sgoccioli da una richiesta di mano d'opera comune a molti paesi del circondario di Milano.

Oggi il dialetto di Pregnana è poco milanese ma in compenso si possono trovare parlate ( e consuetudini ) siciliane, pugliesi, campane, venete, tanto per citare solo le più diffuse.

Oggi Pregnana ha problemi di civica convivenza, di integrazione, di lavoro, comuni a tutti i paesi che sii sono intensamente sviluppati in breve tempo e che convivono con l'epoca postindustriale, che chiede a tutti i suoi residenti un grande sforzo di buona volontà e di fantasia.

Oggi nelle vene di Pregnana scorre sangue di tutta Italia e anche foresto, oggi il cuore di Pregnana si sta allenando per le occasioni del prossimo millennio. Oggi Pregnana ha chiuso i cancelli sul suo passato agricolo e apre quelli del suo futuro.

Tanti auguri, Pregnana!

La storia.

Il paese di Pregnana ha origini remote; risulta che già nel XII secolo fu messo a ruba dalle armate di Federico Barbarossa.

La denominazione di questo Comune deriverebbe da Proenius o Perennius, nomi romani di persona. Un altro testo del XII secolo, ci fa sapere che a Pregnana ( in pieve di Nerviano ) vi era fin d'allora la Chiesa "Sancti Petri", dedicata come attualmente, agli Apostoli Pietro e Paolo. Il suo beneficio ( parrocchiale ) risulta elencato in un Censimento del XIV secolo. Nulla sappiamo di ciò che è avvenuto durante i secoli dell'impero Romano e quelli che li seguirono ai tempi della calata dei barbari.

Pregnana non fu certo estranea agli sconvolgimenti di quegli oscuri anni e dovette senz'altro subirne le vicende terribili cui fu sottoposto tutto il territorio lombardo. Unni, Visigoti, Goti, Longobardi, lasciarono su queste nostre terre le loro orme seppellendo le rovine antiche sotto rovine più recenti.

Non esistono tuttora documentazioni archeologiche.

Scarsissime sono le notizie su Pregnana nel periodo del basso Medio Evo. Si può dire che la storia taccia nei suoi riguardi, assorbita com'è dagli avvenimenti di assai maggior entità, quali la calata dei barbari e le guerre che travagliarono la regione, mentre Milano, Pavia, Monza ed altre città poco discoste da noi, fanno echeggiare il loro nome in ogni angolo della Lombardia ed in ogni pagina della cronaca del tempo.

Nel Secolo XVII° la grande peste di Milano colpiva anche Pregnana. A memoria di questo triste evento rimane il Lazzaretto in periferia, ora consacrato a Cappella dove ogni anno la popolazione si reca a far voti.

Un aneddoto dei tempi andati riguarda anche il Lazzaretto.

Il compianto don Giuseppe Fumagalli, parroco dal 1938 al 1982, ancora negli anni 50 / 60 soleva promettere una gita alle classi che frequentassero con profitto l'ora settimanale di religione. In caso di comportamento consono, egli soleva guidare i suoi ragazzi, a piedi, al Lazzaretto e là, dopo una preghiera per le anime dei defunti, consumare tutti insieme la merenda che ognuno si era portato da casa. devastò tutto il territorio milanese negli anni 1242 e 1246….

La carestia e l'improduttività delle terre aveva un origine solo apparentemente legata all'approssimazione agronomica con cui venivano coltivati i campi. Causa maggiore era costituita da incendi, devastazioni, furti e ruberie, a cui erano vessati campi ed abitazioni nonché i ricoveri degli animali. Il lavoro nei campi era pertanto dei meno redditizi e dei più insicuri. I contadini abbandonavano allora le terre per rifugiarsi negli abitati dei villaggi minori. Inoltre venivano a mancare bracci per lavorare, a causa delle continue lotte che tenevano lontani gli uomini e li impegnavano nel più rischioso, ma più remunerativo mestiere del mercenario.

Sintomatico segno della tristezza dei tempi è la cronaca della famosa battaglia dei Lanzichenecchi di Lodrisio, avvenuta nel 1339 e che fu seguita, soltanto due anni dopo, dalla devastazione dei campi per l'invasione delle cavallette: un esercito feroce e famelico quanto quello dei mercenari

Allora la maggior parte del territorio di Pregnana era posseduto dalla chiesa e da essa fu acquistato da varie nobili casate.

I documenti di compravendita documentano così lo sviluppo della casata ed il passaggio dall'una all'altra delle terre e delle ville. Qui ebbe beni Guido Della torre che fu Signore di Milano dal 1302 al 1331. La famiglia dei Marchesi d'Adda, nobile e potente finanziariamente grazie ai commerci ed ai servizi bancari, possedette in Pregnana un palazzo sontuoso, degno della fama che godevano i grandi finanziatori del governo milanese.

Ma la ricchezza di una famigli era data anche dalle pertiche di terra agricola da essa posseduta. Il conte Barnaba Brabò ne possedeva 1319, il marchese Ercole d'Adda 925, don Mauro Orombelli 381.

Per quanto riguarda invece la gente comune, nel 1590 Pregnana era composta da 288 abitanti distribuiti per la maggior parte nelle 34  cascine

Il 13 Aprile 1785 venne inoltrata richiesta per la costruzione del Cimitero, che sorse quasi di fronte all'esistente con ampiezza proporzionata alla popolazione.