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ANTRACE Cosa c'è da sapere... Se volete aggiornarvi consigliamo un sito Italiano ( del mio amico ed ex discepolo G.Bruno dell'Aquila) che ha avuto un Boom di accessi nel mese di ottobre e che sta continuando a tutt'ora... Riporto un passo del suo messaggio. Incredibile boom di accessi al sito: www.geocities.com/gbruno_2000 BIOTERRORISMO “Non deve essere causa di panico. Deve essere invece motivo per un impegno serio, consapevole, disciplinato, a lungo termine” Donna E. Shalala, Ministro della Sanità USA (16 febbraio 1999) Il tempo della compiacenza è finito e dobbiamo prepararci a pianificare e verificare sul campo un piano per affrontare possibili emergenze Gli sforzi indirizzati contro la minaccia di armi di distruzione di massa, risulteranno utili anche verso il pericolo di malattie nuove o riemergenti malattie infettive o epidemie Negli ultimi 10 anni in USA : -
1992, epidemia di criptosporidiosi in Milwaukee, da acqua contaminata (400.000
persone colpite in pochi giorni) Nel resto del mondo epidemie:
NEL PASSATO
IN QUESTO SECOLO In questo secolo alcune nazioni, in possesso di alte tecnologie, hanno investito risorse scientifiche ed economiche per la produzione di armi biologiche. Vi sono investimenti fatti nonostante il trattato di Ginevra del 1925 che impegnava i Paesi aderenti a non usare armi biologiche in guerra (ma non a svilupparle e produrle !) Un nuovo trattato (Biological Weapons Convention), sottoscritto nel 1972 da 70 Paesi, proibiva lo sviluppo, la produzione e l’accumulo di agenti batterici e tossineì Giappone Tristemente nota è l’attività svolta dall’Unità 731, diretta da Ishii Shiro, microbiologo militare, durante l’occupazione in Manciuria: si stimano in 10.000 le vittime inconsapevoli degli esperimenti (criminali o politici dissidenti) e probabilmente vennero effettuati almeno una dozzina di esperimenti “sul campo” provocando piccole epidemie di peste, colera e tifo. URSS (1) Durante la “guerra fredda”, venne creata tra il 1973 e il ’74, una enorme struttura, “Biopreparat”, diretta da Yuri Kalinin che nell’arco di 25 anni occupò oltre 50.000 persone. La conferma sulle attività di Biopreparat è venuta da Ken Alibek, alto funzionario di quella struttura ed autore di un libro sull’argomento edito nel 1999, ove si afferma anche l’uso di Pseudomonas mallei (responsabile di morva, una malattia dei cavalli, che può colpire anche l’uomo) durante la guerra condotta dai russi in Afghanistan. URSS (2) Nel 1979 almeno 66 abitanti di Sverdlovsk, cittadina posta “sottovento” rispetto ad un Laboratorio microbiologico statale morirono per inalazione di Bacillus anthracis. I russi cercarono di giustificarsi attribuendone la responsabilità ad alimenti inquinati (causa molto poco credibile), oggi si sa che l’epidemia fu causata da un guasto ai filtri durante esperimenti di produzione di armi biologiche. USA Nel periodo post bellico, gli americani effettuarono ricerche (ad esempio a Fort Detrick) e svilupparono armi biologiche, la cui efficacia fu verificata su animali e volontari umani. Nel programma di produzione di armi biologiche, sospeso nel 1969, gli Stati Uniti hanno utilizzato: Bacillus anthracis (responsabile del carbonchio), tossine botuliniche, Francisella tularensis, Brucella suis, Virus dell’encefalite equina del venezuela, enterotossina B stafilococcica, Coxiella burnetii (responsabile di una forma di polmonite, Febbre Q). Inghilterra îDurante la II guerra mondiale gli inglesi sperimentarono sull’isola Gruinard (Scozia) bombe contenenti Antrace îPer bonificare l’isola, tra il ‘79 e il ‘97 furono necessarie 280 tonnellate di formaldeide e 2000 tonnellate di acqua marina îLe spore risultarono ancora vitali dopo 36 anni îOggi, almeno 12 nazioni dispongono o stanno per disporre, di armi batteriologiche: tra queste cita l’Iraq e la Corea del Nord (secondo l’Amministrazione Clinton, citata dal New York Times, 5 feb 2000) Tra le armi di distruzione di massa, le armi biologiche sono più distruttive di quelle chimiche e possono essere altrettanto distruttive di quelle nucleari (pochi chilogrammi di carbonchio possono uccidere un numero di persone come la bomba atomica su Hiroshima) Criteri di scelta sono:
Agenti biologici, categoria A (alta priorità)
1. non è immediatamente e facilmente riconoscibile (attacco “nascosto”, che si manifesta solo dopo il periodo di incubazione), diversamente dalle armi “convenzionali”, ma anche chimiche (per le quali si parla di attacco “manifesto”), in quanto:
2. possono trasmettersi per contatti da persona a persona (talora anche durante il periodo di incubazione), estendendosi così anche al di fuori delle aree inizialmente colpite dalla “bomba biologica”, 3. l’ingegneria genetica permette -in linea teorica- di combinare agenti particolarmente virulenti (quale il virus di Ebola) con agenti che diffondono facilmente (quale il virus influenzale) 4. le strutture di assistenza potrebbero non essere subito informate, non disporre di antimicrobici e vaccini, non poter mettere in atto le misure di isolamento per mancanza di locali e di dispositivi di protezione, ecc. î“In guerra l'obiettivo è quello di uccidere il nemico, per il terrorismo l'obiettivo è diffondere panico tra le popolazioni (non uccidere quindi, ma seminare il terrore)”
Potenziare ...
BIBLIOGRAFIA JAMA, 1999, Consensus statement îN Engl J Med, 1999, Dixon e al. îCl Microbiol Rev, 2001, F. Klietmann îLinks: www.apsi.it
Si ringrazia APSI per il materiale messo a disposizione.
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