Dopo il 1870 la chiesa, che forse aveva già cessato di essere officiata, mantiene la funzione cimiteriale, ad onta delle leggi sabaude estese ai territori dell'ex-Stato Pontificio. Solo nel 1873 le autorità italiane riescono ad inibire la pratica di seppellire i morti sotto il pavimento delle chiese blerane. Nel 1882 G.F.Gamurrini Commissario del Ministero della Pubblica Istruzione, trovandosi in Blera per le ricognizioni della Carta Archeologica d'Italia, raccolse nel territorio e fece murare, all'esterno della chiesa di San Nicola, frammenti di sculture ed epigrafi latine ed etrusche. La chiesa è già sconsacrata e fa parte dei beni del Comune. Da allora ad oggi essa ha svolto la funzione di spazio pubblico per gli usi più disparati: è stata sede dell'Asilo Infantile, ha ospitato, nella torre campanaria, il serbatoio idrico comunale, è servita saltuariamente per le rappresentazioni teatrali della filodrammatica e per la proiezione dei primi spettacoli cinematografici, vi si adunava la gente per ascoltare alla radio i bollettini di guerra durante il secondo conflitto mondiale e, termi- nata la guerra, ha subito la più pesante aggressione della sua storia, in più riprese, con la trasformazione in sala cinematografica stabile, il "Cinema Italia", destinazione d'uso che ha mantenuto fino ai primi anni ottanta quando l'Amministrazione Comunale ne ha progettato il restauro, sia per recuperare la struttura ormai in degrado che per utilizzare più degnamente il monumento dapprima come spazio polivalente e in seguito come sede del futuro Museo Civico. Oggi dopo una serie di lavori di restauro ha l'aspetto che aveva nel secolo XVI.

Sepolture all'interno della Chiesa

Interno della chiesa

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