S.Vivenzio
S. Vivenzio
Blera fu tra le prime diocesi ed ebbe propri vescovi dal 457 al 1093. La tradizione indica in S.Vivenzio (odierno protettore del paese) il primo vescovo. A Blera visse anche, nel V (?) secolo San Sensia, a cui era dedicata l'attuale Chiesa (sconsacrata) di S. Nicola, recentemente restaurata e riportata all'originale sistemazione. Nel 738 fu conquistata da Liutprando e da questi nel 742 donata a Papa Zaccaria. Nel 772 subì la prima distruzione, dopo un assedio, da Re Desiderio. Quidi fu restituita alla chiesa, due anni dopo, da parte di Carlo Magno. Dal XIII al XV sec. appartenne alla famiglia di Vico. Nel 1247, per rappresaglia contro questa famiglia, Federico II la distrusse nuovamente. Si presume che proprio dopo questa distruzione la nuova città sia stata ricostruita nell'odierna posizione. Con l'estinzione dell'ultimo membro della famiglia di Vico Blera fu occupata dagli Anguillara nel 1467 e nel 1516 fu loro ceduta ufficialmente da Papa Leone X in compenso di servigi resi da questi. E' di questo periodo (1550) il primo dei tre statuti. A Blera sono nati due papi:

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petrolo3co.jpg (12153 byte) Sabiniano (604-606) e Pasquale II (1099-1118). Dal XVI al XVIII secolo vive un periodo oscuro, come villaggio di contadini e pastori. Con l'avvento del Romanticismo e la conseguente riscoperta delle civiltà antiche, il paese viene descritto in diverse pubblicazioni sugli etruschi, di cui la più famosa resta quella di George Dennis:The cities and Cemeteries of Etruria. Negli anni '60 l'Istituto Archeologico Svedese, con a capo il Re di Svezia, Gustavo Adolfo, inizia uno sistematico che porterà alla messa in luce del villaggio etrusco di S.Giovenale.
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