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LA STORIA
Come nasce l'idea di una Delibera di Iniziativa Popolare, chi la propone e realizza [ . . .]
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La Delibera
135
OGGETTO: DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE SUGLI APPALTI AD ASSOCIAZIONI, COOPERATIVE E LORO CONSORZI

Premesso che lo Statuto del Comune di Roma, coerentemente con le disposizioni della Legge 142/90, disciplina le procedure per gli istituti di partecipazione popolare alla vita amministrativa e che, in particolare, l'istituto previsto dall'articolo 5 dello Statuto - Iniziativa popolare - dispone che ”Gli appartenenti alla Comunità cittadina esercitano l'iniziativa degli atti di competenza del Consiglio Comunale e della Giunta indicati dal regolamento (…)“;
che molti servizi necessari alla cittadinanza vengono affidati in gestione dal Comune di Roma ad organismi privati;
che, a titolo esemplificativo, la gran parte dei servizi sociali e assistenziali vengono erogati attraverso l'operato di associazioni e cooperative sociali;
che tale aspetto riguarda anche altre attività di servizio della Pubblica Amministrazione, quali il servizio di mensa scolastica o le pulizie;
che, per quanto suesposto, si rende opportuna da parte della Pubblica Amministrazione l'emanazione di indirizzi di chiara e prescrittiva indicazione relativamente alle modalità di gestione di tali servizi da parte degli organismi affidatari, con particolare riferimento alle condizioni normative applicate da tali organismi alle lavoratrici ed ai lavoratori che impiegano.
Considerato che, mentre nelle aziende private il quadro delle condizioni suddette appare chiaro, la particolare situazione delle aziende cosiddette non profit presenta uno scenario tutt'altro che coerente, al punto da aver indotto altre Amministrazioni, da ultimo il Comune di Brescia, ad adottare specifici provvedimenti tesi a garantire anche in queste aziende il rispetto dei diritti contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori, spesso elusi in virtù di interpretazioni arbitrarie delle norme riguardanti i rapporti di lavoro nelle cooperative e negli organismi cosiddetti non profit;
che la presente proposta di Deliberazione di Iniziativa popolare che si sottopone al Consiglio Comunale si propone di adeguare la realtà romana a quella di altri grandi Comuni del nostro Paese, segnando un punto fermo nel rapporto fra Pubblica Amministrazione e organismi privati, anche del cosiddetto privato sociale, con l'obiettivo di introdurre anche in questo settore elementi di trasparenza, di certezza del diritto e di qualitâ.

Per tutto ciò premesso,

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA:

Il Consiglio Comunale delibera di formulare i seguenti indirizzi per le gare d'appalto di servizi relativamente alla partecipazione di cooperative sociali e/o di produzione e lavoro, di consorzi e di associazioni. Art. 1 Nei capitolati speciali, negli avvisi di gara, nei contratti e nelle convenzioni dovranno essere inscritte clausole tali da prescrivere: a) l'obbligo del rispetto da parte delle cooperative, dei consorzi e delle associazioni concorrenti dei CCNL di categoria di riferimento, in tutti i loro istituti, anche per i soci lavoratori, anche in presenza di eventuali diverse disposizioni di regolamenti interni delle cooperative, dei consorzi e delle associazioni, nonché di adempiere ad ogni altro obbligo contributivo in materia previdenziale, assistenziale e assicurativa; b) la revoca immediata dei rapporti contrattuali con il Comune e l'esclusione delle cooperative, dei consorzi e delle associazioni da successive gare in caso di mancato rispetto dei CCNL e degli obblighi contributivi; c) nella determinazione dei criteri economici per l'aggiudicazione sarà cura dell'Amministrazione fissare i corrispettivi delle prestazioni richieste in misura tale da comprendere sia il costo del lavoro riferito alle tabelle aggiornate dei CCNL vigenti, sia le spese generali e di gestione dei servizi appaltati, queste ultime da determinarsi in misura non superiore al 10 per cento dell'importo complessivo della spesa sostenuta dalla P.A. Art. 2 Nel periodo di esecuzione dell'appalto dovranno essere effettuati da parte degli uffici del Comune controlli circa il rispetto dei suddetti CCNL ed obblighi contributivi. I controlli ordinari dovranno avere luogo almeno ogni semestre. Controlli straordinari dovranno essere immediatamente eseguiti su richiesta all'Amministrazione effettuata da Consiglieri comunali, Consiglieri circoscrizionali, organizzazioni sindacali, associazioni di categoria, associazioni riconosciute del movimento cooperativo, associazioni degli utenti e dei consumatori, nonché da singoli lavoratrici e lavoratori relativamente all'appalto in cui sono impiegati. Art. 3 Quanto disposto dall'art. 1 e dall'art. 2 della presente delibera si applica ad ogni tipo di affidamento a terzi di servizi da parte del Comune, quali che siano le modalità di affidamento.
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