figura
3
figura 4
Questo
tipo di sforzo corrisponde:
- alla marcia rapida in galleria;
- alla risalita normale dei pozzi;
- alla progressione in galleria da crollo;
- alla progressione in opposizione....
E' uno sforzo di intensità media che necessita
di piccoli tempi di recupero, e che provoca in certi momenti una
sensazione di affanno e di sudorazione;
Per uno sforzo da 750 grammi all'ora (figura 4), allorchè lo speleo avrà
sete, rimpiazzerà solo il 55% dell'acqua persa.
Questo tipo di sforzo corrisponde:
- alla progressione in meandro stretto, al superamento delle strettoie;
- alla risalita dei toboga;
- alla risalita rapida dei pozzi;
- alla disostruzione;
- alle manovre di soccorso...
E' uno sforzo di grande intensità, non può
essere mantenuto a lungo, provoca un notevole affanno e una sudorazione
importante, necessita di un lungo periodo di recupero.
A
titolo di esempio, è possibile immaginare una esplorazione speleologica
di 15 ore che saranno suddivise nelle categorie di sforzo sotto descritte:
- 6 ore di discesa dei pozzi, di progressione lenta in galleria;
- 7 ore di progressione rapida in frana, di opposizione, di risalita di
pozzi;
- 2 ore di arrampicata, di progressione in meandro con superamento di
strettoie.
Senza fare il dettaglio dei calcoli, la perdita
totale in acqua sarà di circa 6,2 litri. Per il solo fenomeno della sete,
la compensazione idrica sarà di 4,6 litri. Il debito idrico sarà dunque
di 1,6 litri. Questo deficit non sarà avvertito dallo speleologo che
avrà l'impressione di essere fisicamente ben equilibrato, avendo bevuto
quando aveva sete. In realtà, egli è già in stato di disidratazione.
Cosi', se ci riportiamo alla figura 1, è facile ricavare che per una
perdita di 1,6 litri lo speleo avrà una riduzione della sua attitudine
allo sforzo maggiore del 30%.
Cosa sarebbe successo se lo speleo non avesse
bevuto? Rapidamente lo stato di disidratazione si accentuerà, a 2,5 litri la
riduzione della capacità di sforzo sarà del 50% e gli sarà allora
necessario moltiplicare per due i suoi sforzi per progredire, quindi
consumando sempre più calorie, il che conduce per alcuni a memorabili
"batoste", e purtroppo per altri a uno stato di spossatezza e di
ipotermia.
Lo speleologo deve comprendere che allorché ha
la sensazione di sete, è già troppo tardi, ha già perso una parte della
sua efficacia e tutto ciò si aggraverà col passare del tempo. Porterà
con se questo debito idrico che non potrà essere colmato se non con un
riposo prolungato con alimentazione e bevande. La regola deve essere: bere
prima di avere sete (nel corso delle esplorazioni speleologiche di lunga
durata, superiori alle 8 ore).
Come conciliare questa regola con la realtà
della progressione speleologica? L'ideale sarebbe di poter bere da 150 a
200 ml. di un liquido ogni 30 minuti, soprattutto nelle esplorazioni di
lunga durata, fin dall'inizio. In pratica: bisogna bere 5 o 6 sorsi di un
liquido almeno una volta all'ora; ma uno sforzo intenso, sostenuto,
comportante un affanno e/o una sudorazione importante, impone di ridurre
l'intervallo di tempo a circa 30 minuti.
Cosa bere? L'ideale é l'acqua, ma ogni speleo ha
le sue abitudini, le proprie credenze ed é possibile adattarsi a queste
necessità. Per gli indecisi e i nuovi adepti di questa tecnica di
idratazione, possiamo proporre un semplice preparato provato nel mondo
sportivo:
1 litro d'acqua + 3 grammi di sale + 50 grammi di zucchero; il tutto
aromatizzato da succo d'arancia, di limone o da caffè.
Questo preparato ha il vantaggio di rimpiazzare, reidratando, il sale
perso per sudorazione e di apportare dello zucchero a piccole dosi e
regolarmente, il che migliora il rendimento sotto sforzo. Esistono
altresi' numerosi preparati commerciali chiamati "bevande dello
sforzo", che, reidratando, apportano un complemento in sali minerali
e in calorie non trascurabile, maggiormente efficaci se assunti in dosi
ridotte e frequenti.
Per concludere, consigliamo agli speleologi ancora scettici di provare
almeno una volta, nel corso di una esplorazione di lunga durata, a bere
regolarmente nel corso di tutta la progressione. Essi saranno sorpresi per
la loro forma all'uscita e per la rapidità del loro recupero.
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