|
Capitolo Primo
Tibet, 1983.
Un uomo morendo consegna ad un essere dai tre occhi una lettera
pronunciando le parole "un giorno diverrai un essere umano".
Tokio, quattro anni dopo.
Il giovane Yakumo Fujii, un normalissimo ragazzo di 16 anni, scorge
tra la folla la figura di una ragazza della sua età e la
soccorre nel momento in cui un malvivente le strappa la borsa.
Riesce a recuperare il maltolto, ad eccezione di un curioso
bastone.
Accompagna poi la sua protetta presso il "Culture Shock", locale
equivoco (frequentato in larga misura da omosessuali) dove lavora per
mantenersi. Lì scopre che l'altra risponde al nome di Pai e che
possiede una lettera indirizzata a lui da suo padre.
Harime Fujii, padre di Yakumo, di professione era etnologo, ma
è sempre stato appassionato di antiche leggende, fra le quali
quella dei Triclopi. Nella lettera sostiene che Pai, a dispetto delle
apparenze, ha più di quattrocento anni ed è l'ultima
esponente della leggendaria stirpe.
Yakumo è dapprima incredulo, ma in quel momento giunge notizia
che un gigantesco volatile dalla testa d'uomo sta volteggiando
inquieto su Tokio. Pai spiega che quell'essere è il suo amico
Takuhi, che si trovava nel bastone che le è stato sottratto.
Decisa a correre a proteggere Takuhi, Pai si fa accompagnare da
Yakumo presso il luogo ove è l'essere e cerca di calmarlo
ponendoglisi davanti. Yakumo tenta invece di proteggere Pai gettandosi
a sua volta contro il gigantesco essere che lo dilania.
Prima di perdere i sensi, Yakumo distingue al centro della fronte
di Pai un terzo occhio da cui si origina una luce che lo avvolge: con
sua grande sorpresa, poco dopo, Yakumo si scopre vivo e decide di
accompagnare Pai ad Honk Kong, seguendo le istruzioni della lettera
del padre.
Qualcosa però è cambiato: in primo luogo sulla fronte di
Yakumo è comparso un ideogramma indelebile, inoltre il ragazzo
viene investito da un autobus ed è immediatamente in grado di
rialzarsi, destando la sorpresa dei presenti tra cui una giovane
donna.
Seguendo le indicazioni della lettera, Yakumo giunge all'Agenzia
degli Incantesimi, casa editrice per appassionati di occultismo, ove
incontra proprio la donna testimone al suo incidente, la signorina Li
Ling Ling, assistente del Direttore.
Yakumo avrebbe dovuto consegnare Pai al Direttore, il sig. Aguri.
Chiede invece a Ling Ling notizie sui Triclopi e scopre così il
significato del simbolo apparso sulla sua fronte, l'ideogramma Wu
(Wu è una particella di negazione). Il simbolo identifica tutte
le creature alle quali i Sanzhiyan hanno sottratto l'anima per farne i
loro servitori, destinati a condividere la vita e la morte del loro
padrone.
Yakumo torna in albergo, dove chiede con veemenza spiegazioni a Pai
ritenendola responsabile di averlo privato dell'anima. La giovane
scoppia in lacrime spaventata.
Alle perplessità di Yakumo risponde la seconda personalità
della ragazza, che si manifesta con l'apertura del suo terzo occhio
(a Yakumo è subito chiaro che l'essere che ha di fronte non
è la stessa Pai). La Triclope rinfaccia al ragazzo che il suo
destino sarebbe stata la morte se lei non fosse intervenuta.
La Triclope si è appena manifestata spiegando a Yakumo che
quando ella diverrà un essere umano anche egli
riacquisterà la sua umanità, che giunge Ling Ling con una
immagine trovata negli archivi del suo capo, il sig. Aguri, alla voce
"Trasformazione umana" del materiale sui Triclopi.
Pai riconosce senza esitazione l'artefatto nella foto (una statua con
tre figure umane dai tre occhi che si danno la schiena) come la Statua
dell'Umanità.
|
|