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Indice
Come
difendersi dai falsi
Falsi e
Riproduzioni
Il Vero e il
Falso
Consigli Utili
Approfondimento
Spettografia molecolare
Museo Arte e
Scienza
Autenticità dei Mobili
Copie e Falsi Antiquariato
Datazione Spettrografica
Link utili
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Come
difendersi dai Falsi
Riproduzioni,
imitazioni, ricostruzioni, ecco i triboli ed i trabocchetti che rendono
così difficile la via dell'antiquariato e del collezionismo per chi non
è addentrato e si avventura senza un’adeguata preparazione.
In fondo il fascino dell'antiquariato nasce anche dalla continua ricerca
e dalla curiosità di essere introdotti ai suoi misteri.
Ovviamente
queste pagine non possono certamente cambiare le cose.
Ma
possono essere la
base per illuminare il profano ed aiutarlo ad essere più cosciente
negli acquisti effettuati affidandosi esclusivamente al fiuto e
sopratutto alle attribuzioni fatte dai venditori.
In special modo agli
acquisti fatti in un modo goliardico nei mercatini d'antiquariato, di
fine settimana o di fine mese, che si svolgono con tanta abbondanza nei
paesi di tutta Italia.
Di ciò potrebbero parlare i tanti restauratori, che nei giorni dopo il
mercato si vedono affidare, dai clienti, per il restauro cose senza
senso, imitazioni di arredi o di oggettistica effettuati con molta
fantasia e senza alcun riferimento all'epoca in cui dovrebbero
appartenere.
Il consiglio è di andare per gli acquisti sempre dall'antiquario di
fiducia, o di cercare di documentarsi o chiedere informazioni, solo così
si potrà salvaguardare l'acquisto ed il denaro.
Il falso, ovviamente, esiste in commercio, ma non c'è motivo di
ritenere che sia in aumento rispetto al passato, molto più spesso,
invece sono i cosiddetti "antiquari improvvisati" che sono in
aumento e questo crea scompiglio e mancanza di fiducia, da parte del
collezionista e del potenziale cliente che si avvicina per la prima
volta all'antiquariato.
Certo è che non è facile sostituire una lunga esperienza e il contatto
quotidiano con gli oggetti antichi quando si deve valutare un arredo e
la loro autenticità.
Ciò nonostante, approfondire la conoscenza in materia è sempre
consigliata.
Come
difendersi dai falsi
Come già detto, non è sufficiente leggere un buon libro o queste
pagine per diventare esperti d'antiquariato e smascherare i falsi. Si
possono però apprendere alcune regole che ci consentono di riconoscere
i camuffamenti più grossolani e i restauri più evidenti.
Nella stragrande maggioranza i mobili antichi che si trovano in
commercio hanno subito qualche restauro derivato dalla vetustà.
Esistono, anche se rari, quelli assolutamente integri provenienti da
vari palazzi patrizi, ville, case di benestanti che hanno avuto un buon
rapporto con la manutenzione.
Nel
mobile italiano l'ossatura (struttura) portante, sotto la lastronatura o
impiallacciatura, è generalmente in legno tenero (in prevalenza a
secondo delle Regioni di provenienza, sono di pioppo, abete, olmo,
ecc.).
Si deve tener presente che la lastronatura o l'impiallacciatura è
generalmente (salvo mobili italiani con fattura straniera) in radica o
noce venato, olivo, mogano, palissandro, acero, pero.
Spesso avviene che negli arredi del 1700 e del 1800, vengono a mancare
(causa la vetustà o il degrado dovuto alla trascurata
conservazione),parti o piccoli pezzi di impiallacciatura o della
lastronatura che in origine sono di mm 2, e di mm 4 fino a cm 1.
La sostituzione di questi elementi porta spesso una discordanza di
colore, patina o venatura tra loro.
La perfetta
conservazione del legno si nota perché non evidenzia la sostituzione
delle parti mancanti anche se può essere sinonimo di un restauro
effettuato da un buon restauratore. Il restauro può essere stato fatto
portando il legno a vergine oppure, nel caso di mobili con
impiallacciature, sostituendo l'impiallacciatura, ripatinando,
tinteggiando e lucidando con tampone a spirito (94°) e gomma lacca.
Per l'impiallacciatura bisogna tener presente che quella attuale è di
spessore molto sottile (pochi decimi di millimetro), questo può essere
un modo per riconoscere in un mobile il recente restauro.
Altri
indizi di questi piccoli restauri sono la sostituzione dei fondi dei
cassetti, delle guide che spesso vengono capovolte, dato il consumo
derivato dal tempo, o sostituite.
Nel mobile massello il restauro è più evidente. Ovviamente anche qui
si deve prestare attenzione alle differenze di tonalità sulla grana del
legno, ai chiodi e alle sbavature di colla.
Oltre agli accorgimenti presi in precedenza, bisogna considerare che un
mobile antico, se non è costruito con quattro assi dal contadino,
presenta un'armonia di linee, un'eleganza di proporzioni, una scelta dei
particolari che anche se primitivi o ingenui hanno un rapporto tra la
forma e la funzione, che un falsario di oggi, se non è a sua volta un
artista, non riesce a ripetere senza stonatura.
Ogni artigiano, ogni
ebanista, ogni antiquario, ogni doratore, vive nel proprio tempo e ne
viene assuefatto. Conoscere la storia, le ragioni, lo stile, l'arte in
genere, l'evolversi del pensiero e delle arti figurative, significa
possedere i requisiti per valutare la congruenza del mobile.
In altre parole la conoscenza è indispensabile per riconoscere gli
eventuali elementi che il falsario ha inserito senza cognizione di
causa.
Se non si ha neanche un piccolo bagaglio culturale sarà meglio
rinunciare all'acquisto di arredi antichi e orientarsi all'acquisto di
mobili moderni.
Un altro piccolo consiglio per chi vuole acquistare mobili antichi è di
tener sempre presente che l'antiquario, il restauratore, anche un
semplice ricercatore o il rigattiere di paese che passa tutta la vita in
mezzo ad arredi antichi, a comprarli, venderli, a confrontarli, a
scoprire le magagne, a modificarli, sa perfettamente quello che sta
vendendo.
Credere di potergli insegnare qualcosa è pura presunzione o stupidità,
credere che stia sbagliando il prezzo per difetto è pura ingenuità.
Credere che non abbiano capito il mobile che sta vendendo è pura
illusione.
Perciò chi spera di
poter acquistare un mobile di alta epoca per una manciata di milioni, un
cassettone del 1600 italiano, o un comò Veneziano per pochi biglietti
da centomila, o un Trumeau Veneto del 1700, pagandolo meno di una
macchina di piccole dimensioni, è destinato ad essere ingannato.
Questo non significa che nel campo dell'antiquariato non si possono fare
buoni affari, ma non affari miracolosi. Un buon affare è pagare il suo
giusto prezzo, il suo giusto valore di antiquariato in rapporto
all'epoca e all'originalità. Si consiglia sempre di richiedere la
perizia con convalida del Tribunale. Inoltre, si consiglia di affidarsi
ad un antiquario, scelto con lo stesso criterio con cui si va dal
commercialista o dal medico, tenendo conto che se è un serio
professionista ha tutto l'interesse ad aumentare la sua clientela.
Mentre si sconsiglia di fidarsi dei privati, degli intermediari o di
contesse che fingono di svendere i loro beni di famiglia.
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