consulenza di Restauro

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Consulenza di Restauro  a cura  di Studio del Legno

Una credenza troppo scura

 Consulenza richiesta dal Sig. Ubaldo

 

 

 

Domanda

 

La credenza che vedete nelle foto allegate, è stata da me acquistata in un mercatino dell'antiquariato per la mia cucina.
Una volta posizionata però il tono scuro e le dimensioni non proprio piccole, mi hanno fatto decidere per la rivendita della stessa.
Cosi ho provato ad esporla presso negozi e falegnamerie ma senza succeso con un conseguente suo degrado.
Per ripristinarla ho chiesto a degli esperti i quali mi hanno domandato delle cifre che non sono disposto ad investire su questo pezzo che è stato un acquisto poco felice già dall'inizio.
Per non darmi per vinto ho deciso quindi di provarci da solo.

L'idea iniziale, vista che la credenza risulta essere pesante per l'ambiente a cui è destinata, è quella di schiarirla.
Allora un amico mi ha consigliato il Vs. sito e sono partito in quarta finche' acquistando l'acqua ossigenata a 130 Vol. ho provato sulla mia pelle cosa significhi "corrosiva".
Ho quindi smorzato la mia enfasi iniziale e scrivo supplicandoVi consigli e precauzioni per l'uso. (quelle sull'acqua ossigenata le ho lette, ora!) in quanto non vorrei con la mia incompleta inesperienza rovinare in primis la mia persona e in secondo luogo il mobile che non merita una fine ingrata.
Le domande che mi vengono in mente sono: schiarisco con acqua ossigenata a 130 Vol, poi che ne sara' dello stucco scuro che mi sono ritrovato qua e la su tutta la credenza? Va rimosso con un coltellino o come? e poi cosa faccio?
All'interno ci vorrei tenere piatti e bicchieri per l'uso quotidiano, quindi occorre che sia un ambiente pulito.
Conviene incollare sulle pareti interne della carta o trattarle in che modo?
La tonalita' che vorrei ottenere e' un marrocnino chiaro mielato ( non so se mi son fatto capire), sul lucido.
Scusatemi se Vi ho raccontato la storia della mia credenza ma ormai e' diventata parte della mia vita.
Vi ringrazio fin d'ora per i consigli che vorrete darmi e ci aggiorneremo a lavoro finito con alcune immagini della credenzuola in piena forma (almeno lo spero).
Ciao.

Ubaldo

 

 

 

Risposta

 

 Egr.Sig. Ubaldo,
la credenza sottoposta alla mia attenzione denota a prima vista particolari condizioni di deterioramento cromatico e di finitura associate ed aggravanti, a mio avviso, una preesistente malcuranza di fasi lavorative con specifico riferimento alla mordenzatura. Pur dovendo tener conto della realizzazione dell'arredo in legno di abete, essenza alquanto ostica in fase di adeguamento cromatico e tinteggiatura, molte parti dello stesso appaiono eccessivamente chiazzate e di basso profilo estetico. Di riscontro le condizioni strutturali della materia lignea risultano essere integre. Su tali valutazioni consiglierei quindi di improntare la realizzazione del restauro su di una completa e curata pulitura della superficie lignea, con applicazioni di sverniciatore in gel possibilmente a basso contenuto di diclorometano, seguita da una meticolosa asportazione di vecchi stucchi da sostituire. Successivamente una "velatura" a base di mordente ad acqua in tonalità noce chiaro ne consentirebbe una più consona immagine naturale ed un notevole alleggerimento dimensionale . Al termine per rimanere in linea ai metodi tradizionali , trattamento di fondo a gommalacca, preferibilmente poliresinosa ( con aggiunta di qualche grammo di damar e sandracca ), e satinatura a cera animale-vegetale ( di realizzazione artigianale constatata la bassa qualità commerciale ).
AugurandoLe buon lavoro porgo distinti saluti.

Francesco Grippo - Studio del legno - Bologna

 

 

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 Ultimo Aggiornamento: 23/02/05.