Risposta
Egr.Sig. Ubaldo,
la credenza sottoposta alla mia attenzione denota a prima vista particolari
condizioni di deterioramento cromatico e di finitura associate ed aggravanti, a
mio avviso, una preesistente malcuranza di fasi lavorative con specifico
riferimento alla mordenzatura. Pur dovendo tener conto della realizzazione
dell'arredo in legno di abete, essenza alquanto ostica in fase di adeguamento
cromatico e tinteggiatura, molte parti dello stesso appaiono eccessivamente
chiazzate e di basso profilo estetico. Di riscontro le condizioni strutturali
della materia lignea risultano essere integre. Su tali valutazioni consiglierei
quindi di improntare la realizzazione del restauro su di una completa e curata
pulitura della superficie lignea, con applicazioni di sverniciatore in gel
possibilmente a basso contenuto di diclorometano, seguita da una meticolosa
asportazione di vecchi stucchi da sostituire. Successivamente una "velatura" a
base di mordente ad acqua in tonalità noce chiaro ne consentirebbe una più
consona immagine naturale ed un notevole alleggerimento dimensionale . Al
termine per rimanere in linea ai metodi tradizionali , trattamento di fondo a
gommalacca, preferibilmente poliresinosa ( con aggiunta di qualche grammo di
damar e sandracca ), e satinatura a cera animale-vegetale ( di realizzazione
artigianale constatata la bassa qualità commerciale ).
AugurandoLe buon lavoro porgo distinti saluti.
Francesco Grippo - Studio del legno - Bologna
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