palazzo Levi (già palazzo Lupi) |
|
| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento | |
|
A cura di
Indice Gli Affreschi
Sommario
della Sezione:
|
Acqui Terme (Al) Palazzo Lupi poi Levi (attuale sede municipale) Diagnosi sullo stato
di conservazione degli Affreschi |
|
Palazzo Lupi poi Levi: Piano nobile, affresco della volta dell'atrio Mappatura dei dipinti |
Tutto l'affresco presenta forme di usura sia dell'intonaco che della pellicola pittorica dovute ai movimenti ascensionali e discensionali dell'umidità, talora associati ai processi di solubilizzazione del carbonato di calcio dell'intonaco e di cristallizzazione dei sali solubili. La superficie affrescata presenta aree interessate da difetti di adesione e coesione dello strato pittorico, da minimi distacchi, crettature e lievi fessurazioni relative agli strati del film pittorico.
Nel corso di precedenti restauri sono state eseguite stuccature e ridipinture per integrare parti della decorazione poco visibili (il fenomeno interessa in modo particolare la cornice a stucco di contorno all'affresco) Inoltre, l'impiego di fissativi aventi proprietà consolidanti hanno causato alterazioni dell'aspetto cromatico e tonale con conseguenti contrazioni ed irrigidimenti dell'intonaco e creazione di zone traslucide e scure.
Il fenomeno più diffuso è quello relativo alla presenza di depositi superficiali incoerenti (polveri) costituiti principalmente da fuliggine, depositi carboniosi e, in generale, polveri grasse untuose - sedimentate in debole spessore anche in forma di velo opacizzante - il cui accumulo è favorito anche dai movimenti ascensionali dell'aria riscaldata dai radiatori.
Per quanto riguarda invece lo stato di conservazione della cornice a stucco di contorno all'affresco, sono state individuate forme di alterazione cromatica e tonale imputabile all'uso di prodotti non idonei; ridipinture eseguite in maniera piuttosto grossolana (occorrerebbe, infatti, verificare tramite stratigrafie se al di sotto delle tinte attuali esistono tracce di altre coloriture) e depositi superficiali incoerenti, principalmente polveri grasse ed untuose e residui carboniosi.
Considerata l'entità diffusa di questi fenomeni negli elaborati grafici si è preferito indicarli unicamente in legenda.
Dipinti
murali delle volte
I dipinti murali delle tre volte oggetto di studio si presentano in pessimo stato di conservazione anche a causa degli scarsi interventi di manutenzione ordinaria che hanno interessato l'intero piano nobile.
Anche in questo caso le principali forme di degrado sono imputabili all'azione congiunta di diversi fattori: agenti chimico-fisici (vecchie infiltrazioni di acqua, variazioni termoigrometriche), difetti nella tecnica esecutiva dell'intonaco, fenomeni di assestamento statico e precedenti interventi di restauro.
Palazzo Lupi poi Levi: Piano nobile, particolare della volta dell'atrio Mappatura dei dipinti |
|
L'analisi accurata della superficie dipinta ha permesso di rintracciare forme di decoesione della pellicola pittorica e circoscritte formazioni saline imputabili a vecchie infiltrazioni di acqua (oggi risarcite), a sbalzi termoigrometrici ed escursioni termiche.
La diminuzione di adesione tra gli strati preparatori (in questa caso tra l'intonachino e l'arriccio) ha provocato un lieve peggioramento delle caratteristiche meccaniche originarie, con conseguente disgregazione, esfoliazione, rigonfiamento e distacco del film pittorico (soltanto nella volta della prima camera il fenomeno del distacco ha interessato l'intero strato di intonaco fino al supporto murario sottostante, lasciando a vista i mattoni) e perdita di porzioni di decorazione, rese in ampie zone ad uno stato polverulento.
In prossimità dei piani di imposta delle volte e nei punti angolari sono visibili diffuse crettature e fessurazioni di diversa entità presenti nel microspessore della pellicola pittorica, queste ultime quasi certamente attribuibili a fenomeni di assestamento statico dell'edificio.
Sulle fessurazioni più estese sono state eseguite, in maniera piuttosto grossolana, stuccature debordanti a coprire, in taluni punti, parte della decorazione.
L'impiego nell'esecuzione dei dipinti murali di malte e leganti non idonei e il successivo utilizzo di prodotti inadeguati ha provocato alterazioni nell'aspetto cromatico e tonale delle pitture, con conseguente formazione di zone traslucide e scure.
Nel corso di precedenti interventi di restauro, la realizzazione di rappezzature e ridipinture atte a risarcire le lacune derivate dalla perdita di ampie porzioni di decorazione, ha contribuito a modificare ulteriormente le cromie e gli impianti decorativi originari. L'intera superficie si presenta, infine, ricoperta da depositi incoerenti (polveri) costituiti principalmente da fuliggine, depositi carboniosi e, in generale, polveri grasse untuose - sedimentate in debole spessore anche in forma di velo opacizzante - il cui accumulo è favorito anche dai movimenti ascensionali dell'aria riscaldata dai radiatori.
| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |
Ultimo Aggiornamento: 01/12/05.