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Il Parere dell'Antiquario: a cura del dott. Alessandro Marsico
Tavolo inglese stile Settecento
Consulenza richiesta dal Sig. Pino (febbraio 2002)
Non conoscendo le misure del mobile, il materiale in cui è realizzato e senza una descrizione dettagliata della sua struttura posso limitarmi ad esprimere solo alcune considerazioni ed impressioni.
Il tavolo sembrerebbe, per talune caratteristiche, richiamare il tavolo inglese "a cancello", il "gate leg-table",ma, per altre se ne discosta
notevolmente.
Il piano ovale è certamente quello di un tavolo "a cancello", suddiviso in tre sezioni (come testimoniano i tagli sul "becco di civetta"). Non sono in
grado di stabilire dalla foto se siano intervenute modifiche tali da renderlo "fisso" o se ancora "abbattibile" nelle sezioni più esterne. Ad
ogni modo, in entrambi i casi, esso mal si concilia con i sostegni
settecenteschi detti "cabriole legs", tipici di altre tipologie di tavoli.
Proprio osservando i sostegni si può notare ancora come quelli raccordati dalle fasce, uguali fra loro per forma ed intaglio, si discostino invece
dagli altri due, più sottili e intagliati a motivi differenti.
Quanto ai piedi, poi, "a sfera e artiglio", si presentano più grandi e lavorati nei sostegni centrali e più piccoli e semplici per gli altri due.
Da ultimo le fasce laterali: mosse e intagliate quelle più strette, dritte e lisce le altre: il loro intaglio, poi, non presenta continuità con quello
dei sostegni, anzi sembra bruscamente interrompersi.
Tutte queste "stranezze", davvero difficili da giustificare, farebbero pensare a un "assemblaggio" di elementi probabilmente d'epoca settecentesca
ma provenienti da mobili diversi, qui combinati in maniera a dir poco
"originale e stravagante".
Queste le mie impressioni che andrebbero naturalmente verificate attraverso un esame diretto del mobile.
Informazioni aggiuntive del Sig. Pino
Quanto alle misure il tavolo è 83X180X130, è in noce e credo pesi almeno
trenta chili. E' tuttora richiudibile poiché le due gambe più snelle sono
fissate al corpo centrale più massiccio mediante un meccanismo che consente la
loro riunione al medesimo con un quarto di rotazione. Proprio il meccanismo di
chiusura consente di comprendere a mio avviso la maggior snellezza delle due
gambe mobili rispetto alle due gambe fisse. Sarebbe assai difficile ipotizzare
gambe mobili di peso e massa equivalente alle gambe fisse.
Il tipo di intaglio sulle gambe mobili è solo meno esteso, data la
minore superficie, rispetto alle gambe fisse ma non mi pare discostarsi dal
primo per tecnica e per motivo decorativo. Quanto all'intaglio in fascia esso si
arresta alla fine del cassetto, poiché la parte centrale dell'intaglio è
sovrapposta ad un cassetto, presente su entrambe i lati corti, ma il disegno
dell'intaglio è completo e riguarda la parte visibile (la parte non intagliata
non è visibile se non con inquadratura dal basso come quella della fotografia).
Conclusioni del dott. Alessandro Marsico
La
ringrazio per le ulteriori informazioni che però non fanno che avvalorare e
confermare quelli che erano solo sospetti e supposizioni. I sostegni non sono
dunque tutti uguali per dimensione e intaglio (artiglio e palla per quelli più
sottili, ferini per gli altri) e questo particolare, affatto trascurabile,
non trova logiche spiegazioni se non quelle di una loro diversa provenienza. Il
piano è quello di un gate legs table, sorretto da una struttura inadatta per
quel tipo di tavolo i cui sostegni pongono tra l'altro seri problemi di
simmetria qualora si volesse richiuderlo.
Ritengo pertanto di confermare l'analisi già prodotta precedentemente.
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Ultimo Aggiornamento: 23/02/05.