il mobile Regionale |
|
| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento | |
|
Queste pagine sono curate da titolare del negozio di mobili antichi e complementi d'arredo Approfondimenti Il Mobile Tirolese Sommario della Sezione:
|
Il Mobile Tirolese: tra storia e tradizione Nel
Medio Evo, nelle case coloniche dell’arco alpino la vita si
concentrava attorno al fuoco nel centro della casa. Poi, man mano si è
passati a creare una stanza (la stube) al riparo dal fumo di questo
locale usato anche per affumicare la carne, allora unico modo per la sua
conservazione. Agli inizi del 1500, l’arredamento delle stube tirolesi
era abbastanza austero e semplice. Lungo le pareti si allineavano delle
panche fisse e in un angolo tra le finestre su due lati era posto il
tavolo con qualche sedia o panca. Armadi e cassapanche non si usavano,
perché le panche fisse lungo le pareti non l’avrebbero permesso. La
stube era l’anima della casa, dove la famiglia si radunava attorno al
tavolo con la servitù, per i pasti giornalieri. Era anche il luogo dove
si concludeva affari, dove si discuteva e dove
l’innamorato chiedeva la mano della figlia del contadino.
Si
può affermare che, con la costruzione delle stube, nelle case dei
contadini ha avuto inizio uno stile nuovo di abitare. Si è infatti
cominciato a dividere la casa in vari reparti e conseguentemente era
necessario fornirsi di altri mobili, soprattutto per il settore
riservato alla notte. I mobili appartenenti alla cultura contadina
locale del passato (comunemente definiti mobili tirolesi), sono quasi
esclusivamente mobili delle camere da letto; cioè cassapanche, armadi e
letti. |
L’usanza,
secondo la quale la sposa forniva i mobili che poi venivano portati in
corteo festoso con il resto del corredo attraverso il paese fino alla
casa dello sposo, ha probabilmente contribuito in modo determinante acché
i mobili per la
camera da letto venissero via via
arricchiti con decori. In molti luoghi si usava anche dipingere
su cassapanche, armadi o letti, il nome da nubile della sposa e l’anno
nel quale si celebrava il matrimonio. Poi, ovviamente il decoro era
caratterizzato dallo stile artistico di ciascun popolo. Grosso modo si
potrebbe dire, che in zone popolate in prevalenza dai bajuvari si usava
il decoro dipinto, mentre in zone dominate dalla popolazione
reto-romanica si usava il decoro intagliato. Ovviamente eccezioni e
sovrapposizioni di stili, erano possibili a causa degli spostamenti
degli artigiani. Comunque, specialmente zone al riparo da altri
influssi, hanno messo in rilievo in modo inconfondibile il proprio
stile. Quei mobili, oltre al valore per l’uso pratico, erano quindi
anche espressione di bravura artistica.
Parlando
di cassapanche, armadi e letti, la prima ad essere utilizzata fu la
cassapanca per custodire vari oggetti. Creata da ciascuno per proprio
conto in maniera rudimentale, era inizialmente destinata a conservare il
grano. Anche più tardi, quando ormai gli appositi mobili per le camere
da letto - creati per lo più da abili maestri artigiani – erano
entrati nelle case, la cassapanca continuava a custodire lini, loden e
vestiti. Soltanto dopo la metà dell’800 il cassettone o l’armadio come mobile fecero il loro
ingresso definitivo nelle camere da letto, senza però mai sostituire la
cassapanca.
Già
nella metà del secolo scorso – a causa dell’industrializzazione –
iniziò a diffondersi una certa indifferenza, per non dire un disprezzo,
verso la cultura popolare e il vecchio patrimonio artistico tramandato
da generazioni. Gradualmente, tanti pezzi ancora in buone condizioni
vennero rimossi dai loro posti abituali per finire nei soffitti.
Fortunatamente, dopo la seconda guerra mondiale venne riscoperto il
valore essenziale del mobile rustico e tanti pezzi vennero salvati da
collezionisti e amatori.
C’è
da dire che nella nostra zona, fino agli anni settanta, tanti pezzi
pregiatissimi vennero scambiati per
poche Lire o per qualche oggetto apparentemente più utile.
Oggigiorno,
trovare un pezzo d’epoca, originale e in buone condizioni, è molto
difficile, e comunque ad un costo piuttosto elevato. Fortunatamente si
trovano ancora abili artigiani che, seguendo attentamente le tecniche e
i disegni dell’originale e a volte usando anche legno antico, riescono
a creare delle riproduzioni che avranno sempre un valore e che senza
dubbio sono destinati a diventare l’antiquariato del domani.
| Home Page | Schede Tecniche | Forum | Consulenze | Invia un Commento |
Ultimo Aggiornamento: 10/07/02.