Tute bianche Testimonianze sugli abusi della polizia Cos'è la globalizzazione Dite la vostra

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Questi sono i commenti sugli accadimenti di Genova pubblicati

Mass Media veri servitori
Mauro Quaglieri
Chi sono i Black Blok
Mauro Quaglieri
Mass Media veri servitori
Mauro Quaglieri
Mass Media veri servitori
Mauro Quaglieri
Mass Media veri servitori
Mauro Quaglieri
Mass Media veri servitori
Mauro Quaglieri
Mass Media veri servitori
Mauro Quaglieri

I Black Bloc, strumento dello Stato!!!


I Black Bloc sono gruppi che hanno al loro interno una marea di infiltrati. Lo stato ovviamente, usa i propri infiltrati per i suoi scopi. Noi tutti sappiamo che ogni stato si dota di strumenti a cui conferisce l'uso della forza per affermare le leggi che regolano la vita del paese e soprattutto per difendersi dagli attacchi di coloro che sono ritenuti un pericolo per lo stato. Ovviamente la democrazia prevede l'uso della forza solo in alcuni casi che sono previsti dalla legge. Uno stato che si vuole chiamare democratico ha bisogno del consenso popolare e usa la forza solo in casi estremi cercando di ottenere un largo consenso della popolazione e per riuscirci esso utilizza i gruppi tramite i suoi infiltrati per crearsi una grande base di consenso, in modo da far apparire giustificato l'uso della forza. E' chiaro che chi non ha partecipato alle manifestazioni di organizzazioni extra parlamentari, della sinistra dei centri sociali, dei sindacati autonomi non si rende bene conto di come lo stato abbia sempre usato i gruppetti per giustificare i duri interventi della polizia. La pratica dello stato, anche quando era governato dal centro sinistra era, ed è oggi, con il centro destra al governo, la stessa! Far guidare dai suoi infiltrati questi gruppi allo sfascio e al saccheggio delle cose per poter indurre la moltitudine di italiani a pensare che l'uso anche violento e intransigente della forza sia necessario. Chi non riesce a vedere le cose con distacco, chi non ha mai partecipato alle manifestazioni antagoniste e soprattutto chi non conosce gli antagonisti crede alle montature dei telegiornali e quotidiani che fanno apparire come distruttori e violenti coloro che chiedono salari più dignitosi, case, scuole e servizi sociali. Le montature dello stato e dei suoi servi (primi fra tutti i mass media), sono volte a far credere a chi non si informa a dovere, a chi non si informa anche da organi indipendenti e/o partecipando attivamente alla politica, che l'uso della forza è stato troppo debole e poco incisivo. In questo modo la gente poco informata (che è la maggioranza) riesce anche a comprendere una certa limitazione delle libertà, la gente giustifica l'uso della forza anche gli abusi di potere e le violenze. Ma noi sappiamo che la verità è un'altra, come nella manifestazione di milano del settembre 1994, dove la polizia aveva provocato gli scontri sparando e facendo poi apparire che il corteo avesse voluto aggredire le forze del "disordine". La polizia aveva organizzato tutto per screditare una grande manifestazione ANTAGONISTA, che infastidiva non poco governo e CGIL, poi con i suoi mezzi di informazione Rai e Mediaset hanno fatto credere all'Italia che gli antagonisti sono dei veri terroristi. Come gli scontri nella manifestazione del 2 ottobre 1992 a Roma, polizia e servizio d'ordine sindacale (CGIL CISL UIL) provocano una battaglia per non far parlare gli antagonisti dopo che loro per primi avevano proclamato lo sciopero generale e la manifestazione con il comizio a Piazza San Giovanni contro i tagli della contingenza e l'accordo del 31 luglio, sottoscritti tra l'altro da CGIL CISL UIL, senza consultare i lavoratori. Non credete alla storia dei Black Bloc, i teppisti sono giudati dallo stato. Noi non possiamo far altro che imparare dalle esperienze passate e organizzare i cortei futuri nel miglior modo possisbile, creando un servizio d'ordine del corteo e isolando i saccheggiatori. Oramai è diventato fondamentale dotarsi di macchine fotografiche e telecamere per documentare gli abusi, per difendersi nei tribunali dalle accuse montate volte a colpire nel mucchio, ed infine poter combattere l'impari battaglia con i mass media per informare veramente.