Non
ci sembra vero! Stiamo per arrivare a Roma, in piazza S. Pietro.
Siamo ormai alla periferia della città. Alla Giustiniana prendiamo
per via Trionfale e ci dirigiamo verso Monte Mario per lappuntamento
con Paolo. Ad un tratto la nostra attenzione è richiamata da
un cartello pubblicitario, su cui in bella evidenza vediamo scritto:
via Inzago. A Roma esiste via Inzago non è possibile!
Un po
gasati per questa scoperta, ci avviciniamo ormai allappuntamento
con Paolo. Infatti lo vediamo in fondo alla strada che ci aspetta. Qui
è casa sua, ci indica la sua scuola, i luoghi dove giocava, la
clinica dove è nato. Ieri ha voluto terminare qui il suo cammino
nel luogo dove è nato.
Ecco Monte
Mario, il Mons Gaudi dei pellegrini di ogni epoca dove finalmente
potevano vedere la città di Roma con la basilica di S. Pietro.
E anche per noi finalmente si apre il sipario sullo spettacolo atteso
da tanto tempo: S. Pietro. Emozionante!
Dopo questa
sosta ci avviamo verso la nostra meta attraversando Roma piena di fedeli
e di turisti. Siamo ormai in prossimità delle mura vaticane.
Inevitabilmente davanti agli occhi ci passano come un film le immagini
del nostro cammino, i volti delle persone conosciute. Ci
cambiamo la maglietta mettendo quella ufficiale indossata il giorno
della partenza, con disegnato il tracciato del nostro percorso.
Gli ultimi
metri sono un crescendo di emozioni, 200 m
, 150 m
, 100 m
,
50 m
, le colonne
ci guardiamo negli occhi emozionati e increduli
ecco la BASILICA DI S. PIETRO!
Ce labbiamo
fatta!!! Sono le 11,48. Un abbraccio generale ci unisce allarrivo,
gli occhi sono lucidi, le parole escono a fatica. Lemozione è
veramente grande. Dopo
20 giorni di cammino, dopo 698 km, dopo 926.471 passi, siamo arrivati!
Entriamo
in basilica attraversando la porta santa dopo aver lasciato gli zaini
al deposito e ci dirigiamo alla tomba dellapostolo. Concludiamo
il nostro pellegrinaggio qui. Ci fermiamo a pregare e a un certo punto
ci sentiamo più leggeri: il peso sulle spalle non era quello
dello zaino che portavamo, ma era tutto ciò che avevamo raccolto
sulla strada, le preghiere, le intenzioni, le lacrime, la gioia, la
generosità delle persone incontrate nel nostro cammino, il sostegno
dei parenti e degli amici che ci accompagnavano spiritualmente nel nostro
pellegrinaggio. Quello
che avevamo raccolto ora era lì, rovesciato davanti alla tomba
di S. Pietro. Era la nostra preghiera di ringraziamento per tutto quello
che il Signore ci ha donato in questi 20 giorni di cammino.
Ricordando
nella preghiera tutta la comunità di Inzago e Gae in modo particolare,
il ringraziamento andava alla Madonna del Pilastrello che ci aveva protetto
e accompagnato in questo lungo cammino a piedi da Inzago a Roma.
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