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Largo Argentina

Largo di Torre Argentina, zona archeologicaResti di 5 templi (VI-II sec. a.C.). Si sa poco di questi affascinanti resti di templi in marmo, risalenti all’età repubblicana di Roma.

Furono riportati alla luce negli anni 1926-35 per ordine di Mussolini, che aspirava a celebrare le proprie ambizioni imperiali.

Il tempio A, probabilmente del III sec. a.C., venne restaurato durante l’Impero e successivamente sormontato da una chiesa medioevale che è stata a sua volta rimossa, anche se rimangono tracce delle mura curve delle absidi.

Il più recente è il tempio B, posto al centro e dedicato a una divinità chiamata "Fortuna odierna" (Fortuna Huiusce Diei). Fu costruito da Q. Lutazio Catulo, che aveva fatto voto in tal senso quando ebbe la fortuna di vincere la battaglia di Vercelli, nel 101 a.C., contro le popolazioni ostili del Nord. Ha un’elegante forma circolare, un bel mosaico e 6 colonne sopravvissute delle 18 originarie.

Largo di Torre Argentina, zona archeologicaTra questi due templi si trova il tempio E, costruito in epoca imperiale.

Ma il più antico è il tempio C, risalente alla fine del IV-inizi del III secolo a.C. Costruito sopra un podio, aveva colonne su tre lati.

Il tempio D, tuttora coperto in gran parte dalla Via Florida, risale agli inizi del II secolo a.C., ma fu ricostruito nel secolo successivo. I resti di mura di mattoni dietro il tempio B sono quanto rimane del Teatro di Pompeo, dove si era riunito il Senato il giorno in cui Giulio Cesare venne pugnalato a morte dai suoi colleghi senatori. Dietro il tempio A si trova una fila di latrine in marmo risalenti ai tempi dell’Impero.

Largo Argentina (Mappa G 6)

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