Itinerario Rinascimentale

Passeggiate

Palazzo Farnese

Palazzo Farnese e fontana(1514-1589). Considerato il più perfetto esempio di palazzo rinascimentale: di proporzioni splendide e imponenti, è un vero scrigno di opere d’arte.

Michelangelo (1475-1564) ne fu il principale artefice, oltre che, in particolare, l'ideatore del tetto spiovente in stile fiorentino e dell'ampio cornicione sottostante, nonché della magnifica loggia-finestra al centro della facciata, al disopra del portone d’ingresso.


Le nostre preferenze: di sera, sostate in Piazza Farnese e guardate verso questa finestra: mentre l'interno - che è l'ufficio dell'Ambasciatore di Francia - è ancora illuminato, si intravede il magnifico soffitto dipinto.


Durante i vent’anni in cui diresse la costruzione del grande edificio, Michelangelo disegnò l'ultimo piano, con finestre più alte in apparenza – e soffitti più alti in realtà – di quelli che il suo predecessore, A. da Sangallo, aveva dato ai due piani inferiori.

Palazzo Farnese, facciata
In tal modo, l'inventore del Manierismo ribaltò la tradizione architettonica, attribuendo maggiore importanza ai piani superiori che a quelli bassi. L'altezza aggiunta salva la lunghissima facciata dalla monotonia del vicino Palazzo della Cancelleria.

La concezione manierista, che Michelangelo condivideva con Raffaello, consisteva nel rompere le regole classiche dell'architettura per introdurre una tensione, una nota dissonante, nell'equilibrio dell'edificio.

Senza invito non si può entrare a Palazzo Farnese, che è la residenza e l'ufficio dell'Ambasciatore di Francia.

Ciò impedisce di ammirare il monumentale cortile interno e il salone dove si tengono i ricevimenti di Stato, i cui affreschi, ad opera di A. Carracci, raffigurano i mitologici amori tra divinità pagane, che ci si aspetterebbe di trovare in un boudoir francese.

Guardando il palazzo dalla piazza è impossibile immaginare che, alla sinistra dell'ufficio dell'Ambasciatore, vi sia un'unica gigantesca stanza che comprende due piani e include sia le sei finestre accanto a quella dell'Ambasciatore, sia quelle al piano di sopra. Queste distorsioni manieriste anticipano il Barocco romano.

Nella piazza, si notino le due vasche dalle proporzioni perfettamente armoniche con quelle del palazzo. Portate qui dalle Terme di Caracalla, ci ricordano che il gigantismo fu una delle riscoperte del Rinascimento.

Palazzo Farnese

Storia

1514. Alessandro Farnese, potente cardinale affidò l'incarico di costruire un "alloggio consono" ad Antonio da Sangallo il Giovane, architetto di moda ed esperto nel nuovo stile rinascimentale. Farnese era stato fatto cardinale al compimento del 25° anno, nel 1493.

1534. Alessandro Farnese diventa Papa Paolo III e ordina un radicale ampliamento del palazzo per dare maggior lustro alla sua ricca e famosa famiglia. Saluta l'arrivo a Roma di Michelangelo dicendo: "Per trent'anni ho atteso di potervi ingaggiare", e gli chiede prima di dipingere il Giudizio Universale nella Cappella Sistina, poi di progettare la nuova residenza.
Nessuno dei due settantenni potrà vedere il palazzo finito. Michelangelo progetta anche un ponte privato, che avrebbe dovuto permettere ai Farnese di attraversare il Tevere per raggiungere la Villa Farnesina senza mescolarsi al popolo. Verrà tuttavia ultimato soltanto il bell’arco – da non perdere - al disopra di Via Giulia.

1564. Michelangelo muore e Giacomo della Porta aggiunge la facciata che dà sul giardino, con la sua alta loggia da cui si vede San Pietro.


Piazza Farnese. Non aperto al pubblico (Mappa E 6)


Palazzo Spada

Palazzo SpadaStraordinarie le facciate scolpite di questo edificio (1549-1560), sia all'interno che all'esterno.

La loro superficie è ricoperta in gran parte da sculture e incisioni, sia decorative che figurative, il che rappresenta un'evoluzione rispetto a precedenti edifici dalle pareti esterne ornate con pitture e mosaici.

Si può entrare nel cortile praticamente a qualsiasi ora, e se c'è abbastanza luce si possono scorgere alcune delle bellezze caratteristiche di questo palazzo, che segna la transizione dal Rinascimento al Barocco.

Sembra impossibile che sia stato progettato pochi anni dopo l'inizio dei lavori di Palazzo Farnese. Se quest'ultimo è parzialmente manierista, Palazzo Spada rappresenta il culmine del Manierismo, uno stile pervaso da inquietudine e talora disarmonico, nato per reazione all'austero classicismo del primo Rinascimento.

Gli stucchi della facciata raffigurano fra l’altro famose personalità antiche, sormontate da iscrizioni, ghirlande e medaglioni. Ancora più frivola la decorazione del cortile: centauri e tritoni che fanno capriole e festoni di frutta e di fiori.

Ma il trionfo del superfluo è rappresentato dal famoso "trompe l’oeil", opera di Borromini, che non era quasi mai frivolo. Attraverso la parete di vetro della biblioteca e in fondo a un piccolo giardino all'italiana, si scorge quello che in apparenza è un lungo colonnato che termina con una statua a misura d'uomo.

Ma a un esame ravvicinato (una mancia al guardiano può essere utile per entrare nel giardino e vedere con i vostri occhi), ci si rende conto che il corridoio è lungo circa un quarto di quel che sembra, e che anche la statua è ben più piccola.

Borromini ha infatti ridotto progressivamente le dimensioni delle colonne secondo proporzioni ben calibrate, tanto che all’osservatore, una persona in piedi accanto alla statua sembrerebbe un gigante. Visitando il Vaticano, potrete osservare la Scala Regia del Bernini e giudicare se quest'ultimo sia stato influenzato dal rivale Borromini quando ha disegnato la monumentale scalinata con colonne che vanno via via accorciandosi.

Palazzo Spada

Storia

Palazzo Spada, incisione1549. Viene progettato da Michelangelo Merisi da Caravaggio per il Cardinale Capo di Ferro.

1556-60. Giulio Mazzoni decora le facciate con lavori in stucco.

XVII sec. Il Cardinale Spada acquista il palazzo e lo fa abbellire dal suo grande amico Borromini, che progetta il muro del giardino e aggiunge il "trompe l’oeil" della galleria.

XX sec. E' la sede del Consiglio di Stato.



La Galleria Spada

Si trova in cima alla scala in fondo al Palazzo e consta di quattro deliziose sale in cui sono esposte opere di Brueghel, Andrea del Sarto e Tiziano. Con l’autorizzazione del Consiglio di Stato (Tel. 06/68271, chiedere del Capo del Personale) è possibile visitare i saloni del Palazzo, i corridoi splendidamente ornati di stucchi e la magnifica Sala del Trono, dove i Papi ricevevano un’accoglienza regale quando giungevano inaspettati nel corso di un ricevimento.

Piazza Capo di Ferro, 13. Tel. 06 6861158. (Mappa F 6)
Aperto da mar. a sab. 9 -19, dom. 9 - 13. Chiuso lun.

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