Trastevere

Passeggiate

Palazzo Corsini



La costruzione iniziò nel 1475; la facciata fu restaurata da Ferdinando Fuga nel 1736.

Il Cardinale Pietro Riario, il cui cugino aveva vinto ai dadi una fortuna talmente gigantesca da permettergli di finanziare il Palazzo della Cancelleria, sull’altra sponda del Tevere, ricevette da suo zio, Papa Sisto IV della Rovere, il terreno su cui sorge il Palazzo.

All’interno si trova la Biblioteca Corsini, dove i libri sono conservati nello stesso ordine stabilito da Monsignor Lorenzo Corsini, tre secoli fa.


Trastevere, scorcio sui tetti


Palazzo Corsini

Storia

1414. Francesco della Rovere nasce a Celle Ligure da una famiglia indigente. Educato dai Francescani, ordine di cui entra a far parte, diviene uomo di cultura e ispirato predicatore.

1471-84. Egli viene eletto Papa con il nome di Sisto IV, anche grazie alle regalie promesse da suo nipote ai cardinali che lo avessero votato. Sisto IV era austero nella sua vita privata, ma senza scrupoli nell’accumulare denaro, potere e incarichi per la sua famiglia: questo tipo di comportamento è all’origine del termine "nepotismo". Caterina Sforza, la bella figlia del Duca di Milano, nipote di Sisto IV, sposa il fratello del Cardinale Pietro Riario (in seguito divenuto anch’egli Cardinale), stabilendosi in questa grande proprietà, che occupa la metà del frutteto di Giulio Cesare.

1655-89. Cristina di Svezia, dopo aver abdicato, vive fino alla morte nella stanza con due colonne lignee prospiciente il giardino. Durante la sua permanenza, la vita nel Palazzo raggiunge il massimo splendore.

1736. Il Palazzo viene acquistato dalla famiglia toscana Corsini, da cui prende il nome attuale.

1797. Giuseppe Bonaparte, ambasciatore del Direttorio francese, venuto a Roma per illustrare le glorie della Rivoluzione, rimane coinvolto in una rissa accanto a Palazzo Corsini, vicino a Porta Settimiana. Riesce a salvarsi, contrariamente al suo compagno, il generale Duphot, che viene ucciso.


Via della Lungara, 10


Galleria Nazionale d’Arte Antica

Palazzo Corsini ospita la Galleria Nazionale d’Arte Antica (o Galleria Corsini) che contiene quadri del XVI e XVII sec. Tra questi, un ritratto idealizzato di Caterina Sforza, opera di Guido Reni (1575-1642), nonché opere di Caravaggio, Murillo, Rubens e Van Dyck.

Durante il regno di Papa Alessandro VI, suo figlio Cesare Borgia sconfisse a Forlì l’esercito di questa condottiera, ma rimase così colpito dal suo coraggio a farla tornare a Roma in catene d’oro. Imprigionata a Castel Sant’Angelo, venne infine rilasciata dopo l’intervento della Francia.

Via della Lungara, 10 – Tel. 06 68802323.
Orario: da mar. a ven. 9-19, sab. 9-14, dom. e festivi 9-13


Orto Botanico

Oltre a una secolare (ha 400 anni) "Magnolia grandiflora", che a giugno si riempie di fiori profumati, si trova l’Orto Botanico, che fa parte dei giardini tanto amati dalla Regina Cristina.

Esso contiene tre serre tropicali, un’area desertica, un giardino giapponese, un’ampia fontana, grandi alberi provenienti da tutto il mondo e ospita, ogni estate, una fiera delle orchidee. Un luogo piacevole dove passeggiare e prendere il sole.

Largo Cristina di Svezia , 24. Tel 06 6864193
Ingresso libero. Orario: invernale da lun. a sab. 9–18, estivo 9–19. Serre da lun. a sab. 9–13. Chiuso festivi e agosto


Palazzo Torlonia

Questo edificio ospitò il Museo del Principe Torlonia, ricco di antichi manufatti romani, di busti e di sculture. La famiglia discende da un mercante di stoffe di Tolone, che sotto Napoleone venne in Italia in cerca di fortuna.

Durante il XIX secolo, la famiglia, cui erano stati concessi i titoli di Principe e Marchese, incrementò la propria fortuna prosciugando le paludi malariche acquistate a poco prezzo e rivendendole successivamente a molto di più.

Il Palazzo è oggi suddiviso in appartamenti; la collezione Torlonia è stata trafugata da Roma prima che il governo italiano potesse confiscarla.

Via della Lungara, 3


John Cabot University

In origine, questo edificio era un monastero che ospitava 100 religiosi; dietro l’angolo, in Vicolo Moroni, 100, le suore preparano ancora le ostie per la Santa Comunione. Attualmente ospita forse la migliore università americana fuori dagli Stati Uniti.

Via della Lungara, 233

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