Piazza del Popolo

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Piazza del Popolo

Piazza del PopoloLa piazza che si ammira oggi, straordinaria per bellezza e armonia, è frutto di una lunga storia che risale all’epoca romana.

Nel I secolo d.C., Agrippina - famosa per l’inclinazione a ricorrere al veleno per disfarsi dei nemici, compreso l’Imperatore Claudio suo marito - decide di far costruire qui la sua tomba.

La forma attuale della piazza, invece, è relativamente recente e risale ai primi anni dell’Ottocento e si deve alla ristrutturazione eseguita in piena occupazione napoleonica (1808-1814) da Giuseppe Valadier, divenuto l’architetto preferito di ben due Papi.

Un vasto ovale viene a sostituire lo spiazzo quadrato al cui centro sorge da oltre due secoli un obelisco, cui Valadier aggiunge una base con quattro fontane circolari e altrettanti leoni in stile egizio.

Su un lato della piazza, sotto Villa Borghese, lo stesso architetto crea i Giardini del Pincio: una panoramica tipicamente francese, con sfingi neoclassiche al primo livello, statue di uomini col berretto frigio al secondo e infine un’arcata con una fontana.

All’epoca in cui non esistevano treni né aerei, la spaziosa ed elegante piazza e il suo svettante obelisco accoglievano pellegrini e turisti che arrivavano dalla Via Flaminia, la principale via di accesso alla città, attraverso Porta Flaminia (poi chiamata Porta del Popolo), aperta nelle Mura Aureliane.

In occasione della visita a Roma della Regina Cristina di Svezia, Papa Alessandro VII Chigi fece decorare la facciata interna della Porta del Popolo, ricostruita nel 1562, con volute, ghirlande e lo stemma dei Chigi.
Fino all’inizio del secolo XIX, si tenevano in Piazza del Popolo, alla presenza di una folla numerosa, anche le esecuzioni capitali.

Piazza del Popolo

Storia

220 a.C. I Romani costruiscono la Via Flaminia per collegare Roma con l’Adriatico.

10 a.C. Dall’Egitto, l’Imperatore Augusto riporta a Roma un obelisco destinato ad abbellire il Circo Massimo. E’ il più alto di Roma e oggi ha circa tremila anni.

I sec. d.C. Agrippina, moglie dell’Imperatore Claudio e madre di Nerone, si fa edificare qui una tomba a forma di piramide.

XV e XVI sec. Edifici conventuali con orti annessi invadono parte della piazza.

1562. Papa Pio IV Medici fa ricostruire nelle Mura Aureliane la Porta del Popolo.

1589. L’obelisco egizio viene spostato dal Circo Massimo al centro della piazza.

1816-1820. Il grande architetto Valadier trasforma la piazza dandole la splendida forma attuale.



L’arte del Tridente

Vengono definite "Tridente" le tre strade che partono da Piazza del Popolo: Via del Babuino, Via del Corso, Via di Ripetta e altre strade adiacenti, fra cui Via Margutta.

Nel corso dei secoli, Roma è sempre stata un vivaio di artisti, che di volta in volta copiavano le eleganti statue greche, innalzavano a nuove vette l’arte del mosaico, inventavano movimenti come il Futurismo, sorto all’inizio del Novecento, o Neoclassicismo di de Chirico e dei suoi seguaci.

Quando poi Roma è diventata la capitale della "Dolce Vita", si è avuto un nuovo fiorire di artisti e di gallerie. Attualmente, pur essendo un periodo di relativa stasi, nella zona abbondano gallerie d’arte e negozi di antiquariato.


S. Maria del Popolo

Costruita nel 1099, è addossata alle mura dell’antica Roma. Un tempo si diceva che nella zona si aggirasse il sinistro fantasma di Nerone, considerato l’Anticristo per le sue persecuzioni, la cui tomba a forma di piramide si trovava nei paraggi.

Su unanime richiesta popolare, Papa Pasquale II (1099-1118) esorcizzò quei luoghi: fece abbattere un noce cresciuto sulla tomba e demolitala ne disperse i resti nel Tevere, edificando al suo posto una chiesa. L’esorcismo è raffigurato a destra nell’arcone in stucco dorato. Sul lato della piazza dove attualmente si trova il Caffè Rosati, sorgeva un’altra piramide dov’erano sepolti i resti della madre di Nerone.

Ricostruita tra il 1472 e il 1477, sotto Papa Sisto IV della Rovere, S. Maria del Popolo è un magnifico esempio di architettura del primo Rinascimento. Statue barocche in stucco vennero aggiunte sopra gli archi della navata nel XVII secolo dal Bernini.

Le due superbe tele di Caravaggio nella Cappella Cerasi (la prima a sinistra dell’altare), entrambe di grande forza plastica e drammaticità: la "Conversione di San Paolo", raffigurato a cavallo sulla via di Damasco, e la "Crocifissione di San Pietro", colto nell’istante in cui tre uomini issano lo strumento del suo martirio. Ancora una volta, il pittore dimostra la sua maestria nel chiaroscuro: nei suoi quadri una vivida luce colpisce un singolo soggetto, mentre il resto della composizione è avvolto da una fitta ombra. Alle spalle della chiesa, alcuni gradini conducono a una vasta sala che ospita frequenti esposizioni d’arte.

Piazza del Popolo (Mappa G 1)


S. Maria dei Miracoli e S. Maria di Montesanto

Le due Chiese viste dalla Porta Flaminia

Queste due chiese gemelle in stile Barocco vennero costruite nel 1679 a opera di Carlo Rainaldi con l’aiuto dei suoi amici Bernini e Fontana, per accogliere con una visione maestosa i pellegrini che entravano a Roma da Porta del Popolo.

Nonostante l’apparenza, queste due meraviglie dell’architettura non sono identiche né per forma né per dimensione: una è rotonda e l’altra ellittica, e anche le cupole sono diverse.

Per tradizione, in una di esse si celebrano spesso i funerali degli artisti.


Piazza del Popolo (Mappa G 1)

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