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E POI ARRIVO' POLLY...
(Along came Polly)

16/01/2004, USA

Data di uscita nelle sale italiane 12/03/2004

VALUTAZIONE 6

Sceneggiatura John Hamburg

Regia John Hamburg

Interpreti Ben Stiller, Jennifer Aniston, Philip Seymour Hoffman, Debra Messing, Alec Baldwin, Hank Azaria, Bryan Brown , Jsu Garcia, Michelle Lee, Bob Dishy, Missi Pyle, Judah Friedlander, Kevin Hart, Masi Oka, Kym E. Whitley, Amy Hohn, Nathan Dean, Cheryl Hines, Caroline Aaron

Il sito ufficiale del film

Produzione Universal e Jersey Films

Produttori Danny DeVito, Michael Shamberg e Stacey Sher

Produttori esecutivi Jane Bartelme e Dan Levine

Produttore associato Anders Bard

Fotografia Seamus McGarvey

Montaggio William Kerr e Nick Moore

Musiche Theodore Shapiro

Scenografie Andrew Laws

Direzione artistica Martin Whist

Costumi Cindy Evans

Casting Kathleen Chopin

Sonoro Geoffrey Patterson

Effetti speciali Bill Taylor, Syd Dutton, Mike Meinardus, Greg Curtis, Illusion Arts, Inc. e Industrial Light and Magic

Trucco Felicity Bowring e Ann Pala

TRAMA

Reuben fa il calcolatore di rischi per una compagnia di assicurazioni ed è abituato quindi a prepararsi ad ogni evenienza. L'unica che non poteva prevedere è di essere tradito dalla moglie il primo giorno della loro luna di miele, e il ritorno alla sua vita di sempre si rivela quantomeno traumatico. L'incontro casuale con una compagna delle medie, Polly, porta però un'aria nuova nella sua esistenza...

RECENSIONE

Ben Stiller è un attore che, spesso, da solo vale la visione di un film: eccezionale interprete, dalla fisicità "giusta", con tempi comici perfetti ed una faccia straordinaria. Purtroppo non ha ancora incontrato una sceneggiatura ed una regia che ne valorizzino appieno le potenzialità, vagando fra commediole di poco valore come TUTTI PAZZI PER MARY (un film sopravvalutatissimo) a pellicole spassose ma in qualche modo "incomplete" come ZOOLANDER o MYSTERY MEN.
Purtroppo questo film non viene meno alla sua "maledizione", presentandogli su un piatto d'argento un personaggio perfetto per le sue corde che, però, la sceneggiatura nulla fa per valorizzare.
Indeciso fra la commedia più canonica e quella "moderna" fatta di riferimenti corporalie scatologici, il film rimane sospeso in un limbo di idee non sviluppate, di abbozzi abbandonati e trovate sprecate: i protagonisti vorrebbero essere fortemente caratterizzati (il manicheo paranoico e l'anarchica indecisa), ma la sceneggiatura non gli dà alcuna sponda, si perde in siparietti fuori registro (su tutti il furetto cieco: ma che c'entra?!), finendo per buttare all'aria tutti gli spunti comici che potevano offrire, a cominciare da un'introduzione troppo lunga e loffia
Peccato davvero, perchè il mestiere degli interpreti c'è tutto, dal solito straordinario Stiller al grande caratterista Hoffman fino alla Aniston, in una parte che le sembra cucita addosso: se si ride (o sorride) è solo grazie a loro, non certo a delle battute che non sanno sfruttare i loro stessi spunti.

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