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Saluto del Presidente Entrante

Cari amici rotariani, grazie per la fiducia accordatami.

Sono lusingato ma, responsabilmente, preoccupato.

Era il lontano 1978 quando, con la benevola e affettuosa presentazione dell’amico Gioacchino Gullotti, sono stato accolto nel club.

Il tempo passa inesorabilmente, sono trascorsi 22 anni e, in tutto questo tempo, partecipando alle varie azioni del club, ha avuto modo di vivere i valori umani, culturali, i principi dell’etica rotariana e, il privilegio di fruire della simpatia e della sincera amicizia di tutti i soci. Tutti parimenti incisivi per la qualità del loro servizio, ma permettetemi di ricordare in particolare i pionieri: Gullotti, Lo Presti, Parisi, Speciale, e ancora oggi Carlo, Faustino, Camillo e Agostino, che hanno tracciato la via ideale del nostro club e sono stati per me esempio di impegno rotariano, di coerenza, stile, sacrificio nel servizio, competenza, sicurezza nella conduzione della vita del club e chiarezza nel perseguire gli obiettivi rotariani, senza con ciò, volere sottovalutare l’ondata di entusiasmo e di innovazione introdotta dai giovani amici Franco e Gennaro.

Di Gaetano, ho apprezzato molto il suo procedere sicuro e determinato nel perseguire gli obiettivi prioritari che si era proposto e che, è riuscito a portare a termine, arricchendo la storia del club di esperienze significative.

Siete tutti a conoscenza della mia reiterata resistenza e dei numerosi rinvii all’affettuoso invito di assumere la prestigiosa carica di Presidente del Rotary club di Sant’Agata di Militello.

Ciò era dettato dalla consapevolezza della specificità del ruolo, dalla difficoltà dell’impegno, dalle responsabilità insite nell’assolvimento del mandato di servizio in un sodalizio tanto prestigioso e, nel contempo, dalla consapevolezza dei miei limiti di tempo, di distanza dalla sede del club che, sicuramente, condiziona il mantenimento di costanti rapporti di lavoro, da una non esercitata abilità nella comunicazione formale e pubblica.

Oggi è arrivato il momento.

Sento il dovere di ringraziare tutti gli amici che mi hanno dato fiducia e confidano nelle mie possibilità ma, in particolare, tutti i presidenti che mi hanno preceduto e di cui cercherò di seguire il solco tracciato.

Se alla fine ho accettato l’incarico, che mi avvio a ricoprire, è perchè io confido totalmente nell’aiuto, nella preziosa esperienza e nell’affettuosa collaborazione di voi tutti, primo in assoluto, dell’insostituibile Segretario Fausto Bianco, del Prefetto Mimì Ugdulena, del Tesoriere Carlo Ricca e di tutti i Consiglieri e i Presidenti di Commissioni.

Ed è con questo spirito, con la certezza di poter puntare su queste premesse che, con umiltà, metto a disposizione del Rotary il mio servizio e la mia disponibilità, nell’intento di operare in continuità con i programmi e l’azione intrapresa dai miei validissimi predecessori, di dare un piccolo contributo personale, e …principalmente, di non deludere gli amici rotariani.

Affettuosamente                                                                             Sebastiano Calimeri

 

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Saluto del Presidente Uscente

Anche quest’anno rotariano si è concluso. Un anno fa quando ho assunto la presidenza del nostro Club ricevendo il testimone dall’amico Mimì, mi è sembrato che davanti a me non ci fossero soltanto dodici mesi ma un’eternità._Invece questo periodo è quasi volato via prima che io ed i miei collaboratori fossimo riusciti a portare a termine il programma che c’eravamo prefissati, anche se questo era forse un pò troppo ambizioso.

Quando 370 giorni fa ricevetti il martelletto provai comprensibilmente molte perplessità e preoccupazioni, temendo di non essere del tutto pronto ad assolvere i compiti cui tutti quanti Voi soci mi avevate chiamato. è certamente grande la responsabilità di cui è investito chi riceve l’incarico di guidare per un anno un club service di tale prestigio e che in passato ha avuto presidenti di grande spessore e talento che lo hanno reso sempre più importante ed apprezzato.

Mi confortava, tuttavia, la certezza che avrei potuto contare sulla collaborazione del mio consiglio direttivo e su quella dei soci tutti.

Oggi, nel fare un bilancio di quest’anno di presidenza, pur rammaricandomi di non aver potuto realizzare una parte del programma (i quattro forum preventivati) debbo comunque compiacermi di quello che si è riuscito a fare: le interessanti conferenze, che trovo doveroso ricordare: l’età della Rinascita nei Nebrodi Occidentali del prof F_._Cuva; La Trilogia Mitteleuropea della scrittrice Giuliana Morandini; Rotary: Formazione e Informazione di Fausto Bianco; Le Pietre Parlano di Cesare Di Vincenzo; Il Ruolo dei Pentiti nella Legislazione e nella Prassi Giudiziaria del prof._Giancarlo De Vero; I Giardini di Sicilia del prof._Gianni Perrone; Cronaca della Città di Patti al tempo di Vittorio Amedeo II di Savoia di Michele Spadaro; L’Aterosclerosi di Glauco Milio; La Sicilia dei Normanni: Memorie e Testimonianze del prof. Guglielmo De Giovanni Centelles; Il Teatro della Memoria dell’attore Mario Maranzana. L’Interclub con Palermo Est, l’Interclub con tutti i Club della provincia di Messina per gli auguri di Pasqua; un rafforzamento dei rapporti di amicizia e di collaborazione fra tutti questi Club ed il nostro che, per la prima volta, ha consentito una iniziativa in comune, un Handicamp provinciale che ha visto insieme minori disabili provenienti dalle varie parti della nostra provincia, da Taormina a Tusa, ampliando ed esaltando in tal modo i risultati di tale operazione; il gemellaggio con il Rotary Club di Cartagine realizzato unitamente al Club di Caltagirone e che ha rappresentato la sublimazione dell’amicizia rotariana capace di superare le differenze di lingua, di religioni e di cultura, consentendo ai partecipanti dei due club siciliani di sentirsi, la sera della cerimonia, a casa loro e tra vecchi amici.

Di quanto è stato realizzato debbo ringraziare per primo il caro Franco che si è dimostrato un segretario validissimo, competente e soprattutto disponibile, poi tutti i miei collaboratori del consiglio direttivo, tutti quanti i soci e le loro gentili signore che con la partecipazione alle riunioni hanno contribuito alla riuscita delle stesse.

Un ringraziamento particolare lo debbo rivolgere infine all’amico Salvatore Cilento cui va riconosciuta la maggior parte del merito per la riuscita del gemellaggio, per il prezioso, efficace e valido contributo dato alla sua realizzazione.

Purtroppo accanto alle cose piacevoli e positive si è dovuta registrare la nota più dolorosa, rappresentata dalla perdita del caro indimenticabile amico Gioacchino Gullotti, scomparso improvvisamente privando il nostro club ed il nostro animo di un valido punto di riferimento e del conforto della sua saggezza, del suo garbo e della sua insostituibile guida.

Nel momento in cui si conclude il mio anno di presidenza voglio raccomandare a tutti noi una più corale presenza e partecipazione agli appuntamenti rotariani._Rotary vuol dire servire e senza la partecipazione attiva alla vita del club, qualunque azione di servizio diventa impossibile.

All’amico Sebastiano cui ho il privilegio di passare il martelletto porgo il sincero augurio di fare meglio e più di me e di incarnare, nell’azione e nel pensiero, l’ennesimo sforzo di crescita del nostro Club.

Gaetano Irrera