GLI INTERVENTI DEI LEADER      

Diversi sono stati gli interventi da parte dei capi del governo ed altri personaggi illustri in memoria dell'olocausto:

EHUD BARAK: primo ministro israeliano, ha affermato che non è esatto tollerare sulla faccia della terra, la discriminazione tra gli esseri umani in base alla razza, religione o il colore della pelle e il successivo omicidio.

Ha continuato il suo discorso dichiarando che sia indispensabile lasciare alle future generazioni un codice di valori etici e sociali, in quanto tra breve tempo i testimoni ancora vivi dell'olocausto non ci saranno più.

Barak ritiene inoltre fondamentale sottrarsi, lottando contro queste associazioni razziste che si vanno diffondendo sempre più nel mondo, per cercare di cambiare le idee e le opinioni delle persone. E' inoltre opportuno che ogni individuo pensi di essere un superstite di Auschwitz.

D'ALEMA: presidente del consiglio italiano ha dichiarato che il valore della giornata della memoria è fondamentale per la formazione e la nascita delle nuove generazioni.

Bisogna lottare e non dimenticare mai perché se questa lotta contro il razzismo non dovesse aver successo, tutto quel che si è verificato ad Aschwitz potrebbe ripetersi oggi: così come è accaduto, ad esempio, nel Ruanda.

LIONEL JOSPIN: premier francese, ha ritenuto compito dei politici costruire un mondo in cui eventi disastrosi quali l'olocausto fossero impensabili; e, a riguardo, ha ritenuto doveroso ricordare quel che si è verificato ad Auschwitz

Ha inoltre riconosciuto che le nostre nazioni non sono state in grado di ascoltare e correre in aiuto delle vittime dell'olocausto.

In conseguenza a tutto ciò, è un dovere comprendere le cause dell'olocausto, è omaggio reso a chi l'ha combattuto e pertanto l'insegnamento della Shoah

GERARD SCHROEDER: cancelliere tedesco, ha individuato due elementi importanti per evitare che si ripetano nel tempo tragedie come l'olocausto: l'aumento dell'intervento della polizia in determinate circostanze e un'educazione scolastica adeguata, che serva a far capire ai ragazzi quanto un evento di terrore simile abbia potuto influire sulla gente danneggiandola.

E' opportuno prima di tutto combattere il neonazzismo, attraverso vere e proprie lotte contro i gruppi che glorificano l'odio e la violenza.

Particolarmente incisivo è stato il discorso del cancelliere in memoria del 27 gennaio 1945 in cui l'armata russa liberò dal campo di Auschwitz e il periodo tra il 1942e il 1944 in cui i nazisti assassinarono milioni di persone.

GORAN PERSSON: primo ministro svedese, riconosce la responsabilità dell'accaduto alla Svezia durante la seconda guerra mondiale; in quanto ritiene che questa potenza non svolse adeguatamente il proprio dovere dimostrandosi neutrale in guerra.

In conseguenza di tutto ciò, Persson aveva affermato che le leggi svedesi sarebbero presto state modificate per consentire l'inizio di azioni contro i crimini nazisti; addirittura si venne a scoprire che grandi quantità d'oro che la Germania aveva ricevuto dalla Germania nazista provenivano dalle vittime del conflitto, primi tra tutti gli ebrei.

WIELSEL: presidente d'onore del Forum Internazionale di Stoccolma, ha infine insistito a porre particolare attenzione, oltre ai genocidi in Kosovo, Ruanda e Timor Est, a quelli del 2000.

Importante è per la comunità creare un buon futuro per le future generazioni.

Una proposta importante da parte di Wielsel è stata organizzare l'appuntamento di Stoccolma con una conferenza annuale.

 

 

    "Il resto del Carlino",  del 27 gennaio 2001