QUANDO L' ITALIA RICORDERA'  LA SHOAH  di Furio Colombo

 

 

Due proposte di legge una alla camera e una al senato aspettano di essere discusse e votate per istituire anche in Italia "il Giorno della Memoria".

In tutti i paesi dell'unione europea è già stato istituito questo giorno e in Francia, Germania e Inghilterra è già legge.

Il ministro degli esteri inglese Robin Cook ha voluto designare come giorno della memoria il 27 gennaio poichè rappresenta il giorno in cui una pattuglia di soldati russi ha abbattuto i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz e ha scoperto lo spaventoso progetto di morte.

La Shoah,questo giorno, vuole ricordare lo spaventoso progetto di distruzione del popolo ebraico che è stato messo in atto dal nazismo e dai suoi regimi vassalli che ha ricoperto una maggiore importanza, più della guerra stessa e accanto a questa l'immensa trafila, attraverso tutta l'Europa dei rastrellamenti, delle deportazioni e del concentramento di tutti coloro che non si piegavano al potere di Hitler.

La cultura italiana ha dedicato al 27 gennaio un libro "La tregua " di Primo Levi e un film del regista Francesco Rosi che riprende lo stesso titolo.

Ma l'Italia non ha un giorno della memoria, per chiamare a raccolta i giovani, per capire, rievocare, ricordare qualcosa che da italiani ci riguarda profondamente.

Una ragione dell'assenza di questo giorno così importante può ritrovarsi nel fatto che la Shoah è stata un delitto, il più grande delitto italiano, il più vergognoso della nostra storia.

L'Italia è stato il solo paese al mondo, in cui un re, legato da un giuramento per la protezione dei suoi cittadini, ha firmato le leggi razziali, mettendo i suoi cittadini ebrei a disposizione della persecuzione e della devastazione più umiliante; molti si domandarono se un re potesse non firmare e dunque resistere: certo che poteva...

Lo fece il presidente fascista del parlamento bulgaro, Dimita Pesev, il quale non firmando le leggi razziali ha fermato la persecuzione nazista in quel paese e, il 27 gennaio nessun ebreo bulgaro si trovava ad Auschwitz; ma c'erano pochissimi ebrei italiani ancora in vita, solo 1017, di quei cittadini romani strappati dalle loro case nel silenzio della città, nella notte del 16 ottobre 1943 dei quali non erano stati risparmiati vecchi,bambini....

Un'altra importante ragione per istituire il giorno della memoria è data dalla necessità di ricordare quegli italiani che, pur trovandosi dalla parte della persecuzione, hanno invece rischiato la loro vita per salvare altri cittadini italiani, perchè incapaci di accettare le leggi razziali; basti pensare a Giovanni Palatucci, che nel 1943 ha disinformato i tedeschi timbrando documenti falsi ed ha organizzato centri di raccordo per favorire la scomparsa degli ebrei.poljew1.gif (83270 byte)

Il giorno 25 dicembre 1999 Radio Radicale ha dedicato un collegamento ad Manuel Katz e alle telefonate con gli ascoltatori, molte delle quali si sono rivelate antisemite, antiebree...."Il Giorno della Memoria" ci serve per conoscere e capire il nostro passato. Ci permetterà di capire le tragedie del mondo dallo stalinismo di ieri all'Africa di oggi; ci darà un orientamento e una prospettiva.

Se l'avessimo già, i bambini di Chivasso, spalleggiati dai genitori e insegnanti, non griderebbero sei ebreo al sindaco di Alleanza Nazionale di quella città, accusato di voler risparmiare sul riscaldamento della scuola. Fin dal 16 marzo 1998 la "commissione vaticana per l'ebraismo" presieduta dal cardinale Cassidy ha pubblicato il documento: "noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoah". Quando il parlamento italiano vorrà dire la stessa frase? quando comincerà l'Italia la nostra riflessione insieme?

   dal "CORRIERE DELLA SERA" del 27 gennaio 2000