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L'OLANDA VA OLTRE: le coppie gay ora possono adottare

BRUXELLES- Il permissivismo estremo a cui può arrivare una coppia olandese lo si può forse individuare nello Yub yum, che si trova su un canale nel centro di Amsterdam ed ha fama di essere il più costoso "bordello" olandese. Il direttore i vanta di offrire ai clienti sopratutto giovani ragazze locali, in grado di parlare le principali lingue straniere.
Ma tra alcuni frequentatori e tra gli abitanti della zona si sussurra anche un'altra caratteristica, per altro attribuita a tante altre "case di tolleranza" olandesi: le prostitute sarebbero a volte donne regolarmente sposate. E questo perchè alcune mogli olandesi non avrebbero grandi remore nell'esercitare questo "mestiere", un pò grazie alla progressiva legalizzazione in corso, un pò perchè nelle loro famiglie e nel contesto sociale in cui vivono ci sarebbe un grado di "accettazione" molto superiore rispetto al resto del mondo. Il portiere di un albergo vicino allo Yub yum, che la sera vede alcune "professioniste" accompagnate al lavoro da quello che può apparire un regolare marito, conferma la disponibilità a comprendere un comportamento del genere. "Voi nel resto d'Europa proprio non lo volete capire - dice -. La nmostra società punta a garantire il rispetto della massima libertà personale dei cittadini in tutti gli aspetti della vita quotidiana". Qualche sociologo aggiunge che questa tolleranza spesso può tutelare (e magario favorire) la tendenza ai comportamenti cosidetti "normali". In ogni caso l'Olanda non offre solo l'esempio sommerso e controverso delle prostitute -mogli. Ha appena rilanciato la sua immagine di Paese superpermissivo intervenendo nel diritto di famiglia. Dal primo aprile scorso è infatti consentito di sposarsi legalmente anche tra olandesi dello stesso sesso. E non si tratta di un atto puramente simbolico. Gli organismi gay soistengono vhe si è arrivati a questa legge per prendere atto di una situazione di fatto ormai ampiamente radicata nei Paesi Bassi. Le stime pubblicate dai giornali hanno segnalato circa diecimila omosessuali pronti a utilizzare questa opportunità, concessa dal governo solo ai connazionali per evitare un eccessivo afflusso di coppie gay dal resto del mondo. Si prevede che queste unioni possano arrivare al 15% del totale di quelle legali. In aggiunta c'è ora la possibilità per le coppie gay di adottare legalmente bambini (purché non stranieri), in una realtà dove si stima che già circa 20 mila minori vivano in famigli omosessuali.
Le statistiche dell'Istituto comunitario Eurosat segnalano però che la linea superpermissiva del governo di centrosinistra - tenacemente contrastata dall'opposizione cristiano democratica - non ha favorito la propensione al matrimonio degli olandesi. Dal 6-6,4 per mille abitanti alla fine degli anni '80, le unioni ufficiali sono scese al 5,3-5,5 nella seconda metà degli anni '90. Di contro è aumentata la propensione al divorzio, passata dall'1,9% della fine degli anni '80 al 2,1-2,4% degli anni '90.

Articolo di Ivo Caizzi, Tratto da: Corriere della Sera


SafficaMENTE... Permetteteci un commento:
Il tono con cui quest'inviato ha scritto il suo articolo ci fa scorgere la sua "avversione" contro lo stato olandese e la sua permissività. Ma ancora più sconcertate ci lascia il fatto che si diano le colpe alla comunità gay, poichè le coppie eterossessuali non convolano più a nozze come negli anni passati e anzi si incrementino i divorzi. Ma scherziamo! La "permissività" (giusta) dell'Olanda non ha nulla a che fare con le scelte di ogni singola persona, liberissima di sposarsi o no, non sono certo i gay o le lesbiche ad impedirglielo con il raggiungimento di quei diritti che da sempre ci spettano. Non dovremmo aspettare dei permessi, ma avere come tutti diritto alla nostra vita sociale e personale. Che male può fare una coppia gay che firma un pezzo di carta...non ci pensano che starebbe ugualmente insieme...solo con tante più difficoltà per se stessa. Nessun danno alla vita altrui o a quella delle coppie eterosessuali. Anche in Italia tantissimi gay fanno una vita di coppia stabile e mirata alla condivisione di un futuro personale e sociale insieme, ma non basta, anche senza bisogno di permessi tanti minorenni vivono in famiglie omosessuali. Cambierebbe solo che oltre a facilitarci la vita di coppia in questa società, darebbero una casa a tantissimi bambini. Nessun danno...neppure per i bimbi che sarebbero liberi di crescere semplicemente come se stessi...gli omosessuali non hanno le fobie o la paura del diverso come gli eterosessuali....non cercano di cambiare il corso di un fiume...solo non lo inquinano e lo curano con amore...con una sensibilità che spesso gli altri dimenticano d'avere dentro.



Vernont, primo sì di uno Stato alle unioni gay

MONTPELIER (Vermont) - Non si tratta di veri e propri matrimoni, ma quasi: il Senato del Vermont ha appovato le unioni civili tra gay, garantendo alle coppie gli stessi diritti, circa trecento, che nella legislazione dello Stato sono assicurati ai coniugi. Con diciannove voti a favore e undici contrari, i senatori hanno dato il via libera in seconda lettura al provvedimento che ora passa alla Camera per il varo definitivo: non dovrebbero comunque più esserci ostaccoli. L'unico emendamento apportato al Senato prevede che la legge entri in vigore dal primo luglio anziché dal primo settembre come avevano stabilito i deputati. Il governatore democratico Howard Dean ha già preannunciato che firmerà la legge, la più avanzata degli Stati Uniti in materia. Le coppie gay non avranno comunque tutti i diritti delle coppie sposate: niente benefit federali e di previdenza sociale cui hanno diritto marito e moglie, niente possibilità che l'unione sia riconosciuta in altri stati.
La corte suprema dello Stato aveva aperto la strada al voto lo scorso dicembre, affermando che le unioni avevano gli stessi diritti di quelle sancite dalle nozze.




Il parlamento invita i Paesi dell'Ue a legalizzare le "unioni di fatto, anche omosessuali". Divisione nel centrosinistra

L'Europa: riconosciamo le coppie gay

Il ministro Balbo: l'italia deve adeguarsi, ma ci vorranno tempi lunghi.
Insorgono i cattolici

STRASBURGO - L'Europarlamento di Strasburgo ha invitato ieri i governi dell'Ue a regolarizzare le "coppie di fatto, anche quelle tra persone dello stesso sesso" approvando una specifica parte della risoluzione annuale sulla tutela dei diritti umani.
Il ministro per le Pari Opportunità Laura Balbo parla di "una spinta forte", ma avverte che in italia "ci vorrà molto tempo per recepire l'indicazione di Strasburgo". Sulla tutela giuridica delle unioni omosessuali, i rappresentanti del centrosinistra si sono divisi. Il partito popolare europeo ha cercato di fermare quello che considerano "un attacco alla famiglia cristiana". Critiche si sono levate da più partiti del mondo cattolico. Sinistre, Verdi, Radicali hanno invece sostenuto l'iniziativa. Le associazioni gay hanno ricordato come in alcuni Paesi Ue le coppie omosessuali siano già "pienamente riconosciute".

Tratto da: Corriere della Sera di Venerdì 17 Marzo 2000




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