Il SI per le Coppie di Fatto |
BRUXELLES-
Il permissivismo estremo a cui può arrivare una coppia olandese lo si può forse individuare nello Yub yum, che si trova su un canale
nel centro di Amsterdam ed ha fama di essere il più costoso "bordello" olandese. Il direttore i vanta di offrire ai clienti sopratutto giovani
ragazze locali, in grado di parlare le principali lingue straniere. SafficaMENTE... Permetteteci un commento: Il tono con cui quest'inviato ha scritto il suo articolo ci fa scorgere la sua "avversione" contro lo stato olandese e la sua permissività. Ma ancora più sconcertate ci lascia il fatto che si diano le colpe alla comunità gay, poichè le coppie eterossessuali non convolano più a nozze come negli anni passati e anzi si incrementino i divorzi. Ma scherziamo! La "permissività" (giusta) dell'Olanda non ha nulla a che fare con le scelte di ogni singola persona, liberissima di sposarsi o no, non sono certo i gay o le lesbiche ad impedirglielo con il raggiungimento di quei diritti che da sempre ci spettano. Non dovremmo aspettare dei permessi, ma avere come tutti diritto alla nostra vita sociale e personale. Che male può fare una coppia gay che firma un pezzo di carta...non ci pensano che starebbe ugualmente insieme...solo con tante più difficoltà per se stessa. Nessun danno alla vita altrui o a quella delle coppie eterosessuali. Anche in Italia tantissimi gay fanno una vita di coppia stabile e mirata alla condivisione di un futuro personale e sociale insieme, ma non basta, anche senza bisogno di permessi tanti minorenni vivono in famiglie omosessuali. Cambierebbe solo che oltre a facilitarci la vita di coppia in questa società, darebbero una casa a tantissimi bambini. Nessun danno...neppure per i bimbi che sarebbero liberi di crescere semplicemente come se stessi...gli omosessuali non hanno le fobie o la paura del diverso come gli eterosessuali....non cercano di cambiare il corso di un fiume...solo non lo inquinano e lo curano con amore...con una sensibilità che spesso gli altri dimenticano d'avere dentro. |
MONTPELIER (Vermont) - Non si tratta di veri e propri matrimoni, ma quasi: il Senato del Vermont ha appovato le unioni civili tra gay,
garantendo alle coppie gli stessi diritti, circa trecento, che nella legislazione dello Stato sono assicurati ai coniugi. Con diciannove voti a favore e
undici contrari, i senatori hanno dato il via libera in seconda lettura al provvedimento che ora passa alla Camera per il varo definitivo: non
dovrebbero comunque più esserci ostaccoli. L'unico emendamento apportato al Senato prevede che la legge entri in vigore dal primo luglio anziché
dal primo settembre come avevano stabilito i deputati. Il governatore democratico Howard Dean ha già preannunciato che firmerà la legge, la più
avanzata degli Stati Uniti in materia. Le coppie gay non avranno comunque tutti i diritti delle coppie sposate: niente benefit federali e di previdenza
sociale cui hanno diritto marito e moglie, niente possibilità che l'unione sia riconosciuta in altri stati. |
Insorgono i cattolici
STRASBURGO - L'Europarlamento di Strasburgo ha invitato ieri i governi dell'Ue a regolarizzare le "coppie di fatto, anche quelle tra
persone dello stesso sesso" approvando una specifica parte della risoluzione annuale sulla tutela dei diritti umani. |