Russian Art 1900-1917

Il periodo che va dal 1900 al 1924 è unanimemente riconosciuto come uno dei più fecondi nella storia della cultura russa, una fase omogenea di sviluppo che collega la fine del secolo con due avvenimenti catastrofici che ebbero ripercussioni profonde per l'intero continente europeo: la prima guerra mondiale e la Rivoluzione d'ottobre.

La Russia di questo periodo è una straordinaria concentrazione di energie materiali e spirituali che esplicano la loro attività in ogni settore: dal progresso industriale ed economico, a quello sociale in febbrile movimento, ad un tumultuoso fermento culturale. Proprio in quest'ultimo campo essa vive una delle stagioni più intense e ricche che si conoscano in tutto l'ambito della civiltà occidentale; una stagione densa di fitti scambi e rapporti tra letteratura, arti figurative, teatro e musica. E' certamente difficile indicare una datazione precisa per il sorgere di nuove istanze artistiche e letterarie, comunque si può indicare come data di cesura tra vecchie e nuove tendenze nello specifico ambito artistico il 1889. In quest'anno cominciano a riunirsi a Pietroburgo, nella casa dell'artista Aleksandr Benois, i membri del circolo culturale "Obšcestvo samoobrazovanija" (Società di autoeducazione), con lo scopo di contestare la cultura artistica imperante, rappresentata dai pittori moscoviti della "Società di artisti per le mostre itineranti", meglio noti come "Ambulanti".

Oggetto delle contestazioni del circolo di Benois sono soprattutto le scarne conoscenze tecniche e la predilezione per un'estetica emozionale, che favorisce soprattutto il patetico e il moralistico senza nessuna attenzione per la bellezza della forma. Oltre a Benois fanno parte della società i pittori Evgenij Lansere, Léon Bakst, i musicisti Val'ter Nuvel' e Alfred Nurok, il critico Dmitrij Filosofov e suo cugino Sergej Djagilev.

È quest'ultimo che riunisce i membri dell'associazione nella più importante operazione culturale della fine del secolo: la fondazione nel novembre del 1898 del "Mir Iskusstva" (Mondo dell'arte). All'interno della quale nasce la prima rivista d'arte internazionale, che si occupa non solo di pittura, ma anche di musica e letteratura, e mette in condizioni la cultura russa di uscire dal suo provincialismo per venire a conoscenza delle più moderne proposte culturali europee, che nello specifico dell'arte del tempo sono il Simbolismo e l'Art Nouveau.

A cura del "Mir Iskusstva" si organizzano, dal 1899 al 1906, sette mostre, che favoriscono il confronto tra gli artisti russi e i grandi colleghi contemporanei europei; certamente la più importante è la settima e ultima mostra del 1906, che con sostanziali modifiche viene poi presentata da Djagilev a Parigi al Salon d'Automne. Il successo di questa iniziativa precederà quello dei "Ballets Russes", che incanteranno l'Europa fino alla morte del loro promotore nel 1929. I membri principali del "Mir Iskusstva" diventano famosi in tutta Europa essenzialmente per la loro opera nel campo della scenografia, dove essi manifestano le loro grandi capacità decorative.

Per la conoscenza delle più moderne correnti artistiche occidentali hanno inoltre un ruolo fondamentale alcuni mecenati e collezionisti. Tra questi Sergej Šcukin e Ivan Morozov, che diventerà famoso soprattutto per la grande quantità di opere di Matisse presente nella sua raccolta. Questi collezionisti hanno una grande importanza per lo sviluppo dell'arte russa: studenti, pittori e amanti d'arte, pur non recandosi all'estero, hanno tuttavia la possibilità di avvicinarsi all'opera dei grandi artisti francesi contemporanei.

Parallelamente al manifestarsi del Simbolismo del "Mir Iskusstva" a Pietroburgo, possiamo individuare delle analoghe tendenze nella antica capitale russa, Mosca, attraverso le personalità dei pittori Isaak Levitan, Valentin Serov, Konstantin Korovin, Michail Vrubel', Victor Boris-Musatov. Anch'essi mostrano un vivo interesse per i fatti artistici occidentali ed in particolar modo della pittura francese; di qui l'influenza, che subiscono, delle più moderne correnti di quel paese: Impressionismo, Nabis, Simbolismo.

In ambito moscovita bisogna ancora ricordare l'esperienza dei "Giovani Ambulanti", tra cui possiamo annoverare Abram Archipov, Sergej Ivanov, Leonid Pasternak, Andrej Rjabuškin, Michail Nesterov: prevale ancora la rappresentazione realistica del duro lavoro dei contadini, la vita dei villaggi, le feste religiose. Nel 1901 si organizza a Mosca la mostra del gruppo dei "Trentasei", per tutelare gli artisti moscoviti che vengono, a loro giudizio, "maltrattati" dagli organizzatori delle mostre che si tengono a Pietroburgo.

A sancire il risveglio moscovita nella vita culturale è la nascita della "Unione dei Pittori Russi", sotto la direzione di Leonid Pasternak. Oltre ai "Giovani Ambulanti", già ricordati, vi aderiscono Igor Grabar', famoso soprattutto come storico dell'arte, Filip Maljavin, Arkadij Rjlov, Sergej Maljutin, Konstantin Juon. Sono in massima parte paesaggisti che si rifanno all'Impressionismo e alla pittura realistica di fine ottocento.

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