Prima fase - Quinta giornata
   Champions League 2003-04
  Segui le squadre italiane nell'avventura europea

 

Davide Figus

  
GRUPPO B: Inter - Arsenal  1 - 5
 Henry distrugge l'Inter
 
   MILANO. Fresca dei sei gol alla Reggina, l'Inter torna sulla terra, anzi sprofonda contro il super Arsenal, di uno stratosferico Henry, che le rifila cinque gol, vendica Highbury con gli interessi e costringe i nerazzurri ad andare a Kiev con un solo risultato a disposizione: la vittoria. Da notare che la squadra di Wenger nelle ultime nove trasferte di Champions aveva segnato proprio la miseria di cinque reti.
      
 

GRUPPO D: Galatasaray - Juventus  2 - 0
 Hakan Sukur manda in tilt la Signora
     DORTMUND. Dopo il primo tonfo in campionato con l'Inter, ecco il primo scivolone in Champions. E a spingerla è un ex interista ed ex granata, il solito Hakan Sukur che quando vede la Signora italiana si esalta e segna sempre. L'ultimo l'aveva fatto all'andata, due mesi fa nel debutto in Champions, a Torino. Questa volta, nel rinvio chiacchieratissimo della quinta giornata del gruppo D, sul neutro di Dortmund, ne fa due e sono pesantissimi, perché riaprono le porte degli ottavi al Galatasaray di Terim.
   
 

GRUPPO G: Lazio - Besiktas  1 - 1
 L'Europa è appesa ad un filo
 
   ROMA. Il ritorno in campo e al gol di Roberto Muzzi non basta alla Lazio per battere il Besiktas nella quinta giornata del girone G. Finisce 1-1 coi turchi che passano in vantaggio allo scadere del primo tempo su rigore di Pancu e la rete dell'ex friulano che pareggia i conti a inizio ripresa. Un punticino che tiene viva la fiammella della speranza biancoceleste, ma bisognerà battere lo Sparta Praga sul suo campo e augurarsi che il Chelsea non perda a Istanbul.

   

 

GRUPPO H: Ajax - Milan  0 - 1
 Sempre e solo Sheva
     AMSTERDAM. Andriy Shevchenko, ancora una volta lui. Chiamiamolo "Mister Shevcentodue" dopo la perla all'Ajax: uno strepitoso stop di petto e un rasoterra imprendibile per Lobont. E' il gol dell'1-0 finale, che consegna al Milan il primo posto nel girone H e l'aritmetica promozione agli ottavi di finale della Champions League; così sicuro che nemmeno una sconfitta contro il Celta a Milano potrebbe scalfire la leadership rossonera nel girone. Partita gestita con sufficienza dai rossoneri sul piano del gioco, ma contro un Ajax in emergenza.