LA VESTAGLIA
MARCELLO MARROCCHI - GIAMPIERO ARTEGIANI
MASSIMO RANIERI
E con quel viso stanco e la
vestaglia un po' macchiata
Coi tuoi decisi no e con quell'aria sempre indignata
La femminilità, lasciala là, sotto il lenzuolo
Mi fai venire la voglia di restarmene da solo
Con tutto il gelo che ormai ti stai portando appresso
Con il veleno che mi hai sempre gettato addosso
La voglia che io avevo di ricominciare
Nemmeno è nata che è già morta nel mio cuore
Eppure a volte mi ritrovo lì a pensare
A quella donna che dormiva sul mio cuore
Ed il suo viso non riesco a ricordare
Ma non scordo quello che mi ha saputo dare
E contraddirmi per te, per te è un piacere
è diventata ormai una forma di
dovere
E sai io non sopporto più nemmeno la tua voce
Avrei bisogno solamente di un po' di pace
Ed ogni notte tu, tu ti arrendi sempre un po' tardi
Il desiderio che hai di me fa parte dei ricordi
E io vorrei parlare e dirti, e dirti tante cose
Ma non trovo le parole, forse son finite
E sopportarci e andare avanti a cosa serve
Quando tutto è insopportabile
E dare almeno un po' d'amore
Ormai non vuoi o non sai farlo più
Ridiamo con gli amici
Fino al momento di tornare a casa
E poi di nuovo un muro e poi ancora quel silenzio
Tu cambi passo, cambi viso, togli tutto quello che hai addosso
è sempre bello vedere la tua
donna che si spoglia
Poi tutto passa quando metti la vestaglia
Ma quella donna che veniva con me sotto le stelle
è qualcosa che mi è rimasta
sulla pelle
Ed anche adesso che tu sei cosi cambiata
Io quella ragazzina non l'ho più dimenticata