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Krámnik sulla "mancanza di principi" di Kárpov
giudizi e prospettive del campione WCC

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Era prevedibile, ed č pienamente giustificato. Vladimir Kramnik, campione del mondo ufficioso, replica alla decisione di Karpov che, tradendo l'impegno precedentemente preso con lo stesso Kramnik ed il numero uno mondiale Garry Kasparov, ha deciso di disputare il Mondiale della Federazione Internazionale (FIDE). I tre "K" avrebbero dovuto disputare un super torneo, in sovrapposizione al mondiale FIDE, provocatoriamente programmato nelle stesse date e nella medesima cittŕ.
"Si devono rispettare certi principi" dice Kramnik "Se ha dato la propria parola, deve mantenerla, questo č un principio elementare che a me insegnň mio padre, e a cui credo" Kramnik poi calca la mano: "Quello che ha fatto Karpov (…) č una vergogna"
A questo punto Karpov, rivelatosi inaffidabile, č escluso dal supertorneo a tre, ma resta una situazione mal gestibile dagli organizzatori e dallo stesso Kramnik, dal momento che ora dovrŕ difendersi dalle pretese di Kasparov. Quest'ultimo infatti vorrebbe affrontare un match di rivincita per riconquistare il titolo WCC, senza conquistarne il diritto attraverso il previsto torneo dei candidati, e proprio l'auto esclusione di Karpov trasforma ora il torneo a tre in un match mondiale di rivincita tra Kramnik e Kasparov.
E' significativo l'appello del campione russo a mettere un pò d'ordine nel mondo degli scacchi. In fondo basterebbe che Kramnik si rivolgesse a Ilyumzhinov, il quale sarebbe pronto a distribuire il suo, di ordine, nel "suo" mondo degli scacchi.
Certo è che Kramnik ha tutte le ragioni, ed il comportamento più sconcertante è forse quello di Kasparov, che pretende di orchestrare il bello ed il cattivo tempo della WCC
, federazione da lui stesso fondata, delegittimandone così l'esistenza.
L'azione dispotica di Ilyumzhinov, tuttavia, esige la presenza di una o più organizzazioni scacchistiche contrapposte, di livello mondiale. E' una compensazione giusta e sana.