Roma, 4/1/2002
xxx Con l'occasione della mia risposta al presidente FSI Alvise Zichichi, approfitto per inviare a tutti gli scacchisti italiani i miei più cordiali auguri di Buon Anno.
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Ho
letto con attenzione la e-mail di Zichichi,
e dico subito che io non voglio assolutamente entrare in polemica con il
buon Alvise, che è stato per più di dieci anni il mio capitano di squadra
e che considero un'ottima persona.
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Probabilmente
al suo posto avrei scritto le stesse cose, poiché è sicuramente compito
di un presidente cercare di stemperare tutto il pessimismo, se c'è, che
si viene a creare nell'ambiente federale a causa di alcune critiche mosse
dai tesserati. Zichichi difende il suo operato e quello dei suoi consiglieri,
il che è anche giusto, per il buon andamento futuro della FSI e per cercare
di cooptare, se possibile, forze fresche per sviluppare progetti e cercare
di far migliorare un ambiente scacchistico nostrano abbastanza abulico e
disorganizzato.
xxx Ed allora io dico che abbiamo un ottimo
presidente, un consiglio che è forse il migliore nella storia della FSI,
ma tutto questo non basta.
xxx Con i pochi mezzi di cui dispone la nostra
federazione spesso non si ha neppure la possibilità di mettere in pratica
alcune scelte coraggiose che potrebbero essere necessarie al nostro movimento,
e quindi la prima cosa che ci sarebbe da fare dovrebbe essere quella di
reperire uno o più sponsor per finanziare la nostra federazione, visto che
i soldi del CONI sono pochi e bastano appena per le spese di sopravvivenza.
Mi rendo conto che la cosa non è di facile applicazione, ma se non ci si
prova a tempo pieno e con continuità, come hanno fatto Inghilterra, Francia,
Spagna e Grecia, non si otterrà mai niente. Al punto in cui siamo si dovrebbe
cercare di sfruttare qualsiasi conoscenza, a qualunque livello se necessario,
per arrivare a questo scopo.
xxx Io apprezzo lo sforzo organizzativo della
federazione attuale verso il settore giovanile, ma dico ancora che si possono
fare corsi di scacchi nelle scuole, si possono fare campionati giovanili
di ogni livello, ma se non ci sono le strutture per far continuare i ragazzi
a giocare (circoli, scuole di scacchi e buoni istruttori), allora tutto
il lavoro fatto risulterà vano e dispersivo. Faccio l'esempio dell'UISP,
che ha svolto a Roma, negli anni passati, corsi di scacchi per più di 30.000
bambini, dei quali ne sono rimasti nell'ambiente scacchistico appena 50
o 60 poiché quando si sono rivolti alle strutture FSI le hanno trovate non
adeguate o addirittura mancanti.
xxx Riguardo ai circoli, io parlavo ovviamente
in generale, ed anche io conosco ben quelli che sulla carta sembrano funzionare
(bisogna però vedere come funzionano), ma se anche 30 circoli su 360 (non
conosco adesso l'esatto numero dei circoli iscritti, ma prima il numero
era questo) hanno un minimo di organizzazione non possiamo certo dire che
le cose vadano bene e che tutto sia a posto. Insomma io rimango del mio
pessimismo, supportato anche dal fatto che fino ad oggi importanti mutamenti
non ci sono stati e a quanto mi risulta non ci saranno a breve termine.
xxx Se poi si vuole fare come sotto il servizio
militare e dire sempre "ottimo e abbondante" ed ignorare le grosse lacune
che ci circondano, allora facciamolo pure e andiamo avanti così.
xxx Nel mio articolo sulla FSI ho detto cose
evidenti che tutti sanno, ma potrei dire tante altre cose che gli scacchisti
non sanno circa alcuni argomenti di interesse nazionale, cose dalle quali
si potrebbe capire il mio pessimismo, cose che però, almeno per ora, preferisco
non divulgare per rispetto all'attuale consiglio federale, che in ogni caso
deve essere aiutato da tutti noi, almeno per mantenere quelle piccole cose
che sono state conquistate nel corso degli anni.
xxx Qui termina la mia risposta al presidente
Zichichi, con l'augurio a lui ed a tutti i suoi consiglieri di potermi un
giorno smentire e farmi diventare più ottimista circa il nostro movimento.
GM Sergio Mariotti