Sala Comacina

L'abitato di Sala tornato Comune autonomo nel 1950 trae origine dalla dominazione Longobarda. Paese caratteristico dal tipico stile degli antichi centri lariani, ha piccole stradine che scendono al lago aprendosi su pittoresche rive. La chiesa parrocchiale di S. Bartolomeo presenta affreschi parietali esterni del 1500 molto belli. Nella chiesa ci sono altre opere di notevole valore fra le quali un quadro della Natività e un affresco raffigurante S. Bartolomeo. Sala Comacina fu eretta in parrocchia staccandola dalla matrice di S. Eufemia d'Isola nel 1848. Attualmente tra le genti del paese molti sono i barcaioli; nel passato fiorenti erano le attività artigianali. Molte sono le ville piccole e grandi che allietano le sue coste, quasi tutte costruite nel secolo scorso o negli anni immediatamente successivi l'ultimo conflitto. Notevole la ex-Villa Pernice che già appartenne a Cesare Beccaria e dove soggiornarono altri letterati fra cui Cesare Cantù ed il Manzoni. Al grande parco che circonda la villa è annesso un piccolo cimitero in cui riposano alcuni personaggi della famiglia Beccaria. Sull'area di questa villa doveva sorgere in epoca comunale una fortificazione che, parallelamente a quella esistente nella zona dell'attuale Villa Cassè di Ospedaletto, doveva sbarrare gli accessi via lago alla "Zoca de l'oli". Avanzi di un'antica fortificazione si intuiscono pure nella zona chiamata attualmente dai locali "Kasba": Paolo Giovio, a metà del 1500, la vedeva ancora efficiente. Da alcune lettere provenienti dall'archivio Beccaria risulta che alcuni Salesi si batterono contro gli Austriaci sulle barricate durante le 5 giornate di Milano del 1848. Nel febbraio del 1945 Sala subì un violento mitragliamento aereo da parte di caccia-bombardieri anglo-americani che provocò una vittima e qualche danno.

Panorama dal lago