Santuario
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SANTUARIO DELLA B.V. DEL SOCCORSO

Il Santuario

Il Santuario della Madonna del Soccorso sorge in comune di Ossuccio sulla sponda occidentale del lago di Como, a 25 km. da questa città. é situato sul declivio della montagna, a 400 m. s\m, sopra la località di Ossuccio, di fronte all' isola Comacina. La tradizione popolare lega gli inizi della devozione alla Madonna ad una antica statua di Maria e a un antico dipinto. La statua fu qui ritrovata da una fanciulla sordomuta che ebbe il dono della guarigione; la statua si trova ora in una cappella votiva annessa al santuario. Il dipinto che rappresenta la vergine col Bambino Gesù e S. Eufemia, patrona della vicina parrocchia di Isola, è pure molto antico (1501) e si trova su un altare laterale del Santuario.Il Santuario è di epoche diverse :il corpo centrale fu completato nel 1537; seguirono decorazioni e ampliamenti fino al 1730. L'altare maggiore fu terminato nel 1740, il pavimento,in marmo del lago, è del 1655. Gli affreschi sono di autori ignoti. Una tela raffigurante S.Giuseppe, del pittore F.Grandi (fine'800), rimasta esposta su un altare della basilica vaticana ,durante il pontificato di Giovanni XXIII fu donata al Santuario e venne collocata in un altare laterale . L'organo é del '700 mentre la sacrestia contiene un monumentale armadio di noce del 1711 . Il campanile ,a picco sulla valle è costruito in blocchi di granito e fu terminato nel 1719 dopo 20 anni di lavoro su progetto dell'arch. G.B. Bianchi . A circa un chilometro dal Santuario inizia il viale delle cappelle lungo il quale si allineano i 14 tempietti baroccheggianti che racchiudono le scene rappresentanti i fatti della vita di Gesù e della Madonna ricordati nei misteri del rosario . I fatti sono raffigurati con statue in stucco e terracotta di grandezza naturale . Le cappelle , realizzate tra il 1635 e il 1710 , sono veri capolavori d'arte degli stuccatori della scuola intelvese e rappresentano una singolare documentazione etnografica e folcloristica di quei secoli, con autore principale lo stuccatore Agostino Silva di Morbio (1620/1706). La costruzione delle cappelle ebbe anzitutto un intento religioso:presentare al pellegrino che sale lentamente verso il Santuario gli avvenimenti principali riguardanti la storia della nostra salvezza,perchè dalla contemplazione di essi venisse alimentata la sua preghiera,espressa specialmente con la recita del rosario. L' ambiente esterno è di altissimo pregio,tra prati,uliveti e boschi,con diversi sentieri che portano,in quota,a diverse località,al Boffalora,in val d' Intelvi,da una parte e dall'altra al San Benedettoin Val Perlana,antica comunità benedettina fin dall' anno 1000,in fase di ristrutturazione. Ma la maggior parte dei pellegrini ha come meta il Santuario del Soccorso,dedicato dal Vescovo,Monsignor Alessandro Maggiolini,alla preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose.

       Decima cappella: la  crocifissione

Passeggiata verso il Santuario

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