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In alcune lezioni di Educazione all'Immagine ci siamo interessati del ritratto e abbiamo scoperto che nel linguaggio dell'arte le persone vengono rappresentate in tanti modi diversi. Abbiamo in particolare osservato alcuni dipinti dei pittori Arcimboldo e Picasso. Del primo ci siamo divertiti ad osservare i ritratti più famosi composti con fiori,frutta,verdura,libri e persino… pesci!
mi è piaciuto molto il modo in cui riusciva a disegnare le verdure, i frutti, i libri, facendo capire le parti del corpo: le guance con mele, il naso con la pera, spighe e fiori nei capelli………
……quando ho osservato il dipinto sono restato lì fermo per un po' per capire quel viso: gli occhi non li trovavo, la bocca non riuscivo a capirla e le verdure che aveva in testa mi confondevano le idee……
Come Arcimboldo abbiamo provato anche noi ad inventare ritratti fantastici: armati di forbici, colla e riviste abbiamo creato le nostre teste- collage.
…ho ritagliato e incollato frutta e verdura, hointitolato la mia testa "inverno verduroso" ho ritratto una signora con tanti fiori colorati e l'ho intitolata "la fiorista" io ho fatto il collage utilizzando tanti tipi di carne ed ecco …."il salumiere"
Ma abbiamo formato facce anche con automobili, bottiglie, profumi, cellulari, euro, ruote… così intitolate: Una chiamata in più Un maniaco di euro L'appassionato d'auto Le quattro ruote Il bevitore Il celluloso Il giocattolaio Lo scrittore Il giardino dei fiori Il bambino di frutta Frutta e verdura Le mille facce Il pescivendolo Le facce dei bambini Il profumista Il veterinario Il goloso di frutta Il macellaio
Poi siamo passati a Picasso: abbiamo osservato alcuni suoi dipinti, in particolare il "Ritratto di Dora".
ci sembrava un po' difficile da capire, infatti io avevo confuso le braccia con la sedia.
certi miei compagni dicevano che la signora era brutta perché non si capiva niente .
….gli occhi e il naso erano strani …… Ci siamo accorti poi invece di quanto questo pittore fosse bravo e che dipingeva così non perché non fosse capace di fare meglio, ma perché le sue immagini si rifacevano ad un modo particolare di veder l'arte: il cubismo. Come gli artisti cubisti , o quasi, abbiamo inventato i nostri autoritratti. Con le foto dei volti ingranditi e scomposti in pezzi e strisce abbiamo creato composizioni geometriche, utilizzando liberamente forme e colori, come più ci piaceva. Questa esperienza ci ha divertito e ci piacerebbe vedere davvero questi famosi quadri .
Classe IV A Vigorelli
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