LEGGENDE NOMADI

 
PERCHE’ GLI ZINGARI NON HANNO UNA PROPRIA STORIA  E LETTERATURA SCRITTA
Una leggenda zingara racconta la storia del re dei Rom.
Tanto tempo fa i Rom avevano un re molto sapiente che aveva un asino al quale voleva far imparare la sapienza.
Un giorno incominciò a piovere, piovve così tanto che venne sommersa tutta la terra, compreso il palazzo del re . 
La regina si sporse alla finestra per vedere cos’era successo, perse l’equilibrio e cadde in acqua. Il re si tuffò  per salvarla, ma non riuscì ed annegarono tutti e due.
Trascorsero parecchi giorni e l’asino, che aveva fame, si mangiò tutti i libri del re; quando non ebbe più niente da mangiare l’asino morì di fame e con lui tutta la letteratura Rom.
E’ per questo che i Rom non hanno libri dai quali si possa imparare la loro lingua, la loro storia e la scienza. 

LA CREAZIONE 
Dalla Nuova Zelanda ecco una nuova versione della creazione:al tempo della creazione a Dio 
sarebbe piaciuto creare degli esseri umani a sua immagine.
Così prese un bel po' di farina e di acqua e li impastò formando dei piccoli uomini, li mise
nel forno ma,sfortunatamente, se li dimenticò. Quando li tirò fuori erano bruciati così 
nacquero i neri.
Allora impastò altra farina con l'acqua, modellò ancora dei piccoli uomini e li mise in forno.
Questa volta, preoccupato che bruciassero, li tirò fuori in anticipo e questi furono i bianchi.
Quando provò per la terza volta creò prima il tempo e l'orologio.
Quando tolse gli uomini dal forno erano cotti al punto giusto, appena bruniti.
Questi erano gli zingari

PERCHE’ NON HANNO UNA PROPRIA RELIGIONE
Tanto tempo fa gli zingari avevano un re e una chiesa di pietra e i Serbi ne avevano una di formaggio.
Gli zingari e i Serbi decisero di scambiarsela e dopo discussioni stabilirono di dare la chiesa di pietra ai Serbi e in più chiesero loro trenta denari. Così la chiesa di formaggio divenne degli zingari. Entrati in chiesa si guardarono intorno e uno di loro ne prese un pezzo e lo assaggiò, si accorse che aveva un buon sapore , ne prese u altro pezzo e lo divise con gli altri. Dopo poco tempo la chiesa  fu tutta mangiata.
Gli zingari non ebbero più un posto dove pregare e chiesero ai Serbi i trenta denari che gli dovevano. I  Serbi non avevano i soldi perciò gli zingari chiesero loro di poter frequentare la loro chiesa  fino a quando non sarebbero stati pagati. Fino ad oggi , gli zingari, vanno nella chiesa serba e le zingare vanno a chiedere l’elemosina di porta in porta.
Ancora oggi gli zingari frequentano le chiese delle comunità in cui si trovano. Nel corso della loro vita, gli zingari, si sono abituati facilmente alla religione del Paese che li ospitava. Per gli zingari LA RELIGIONE è adattamento all’ambiente. 

PERCHE’ GLI ZINGARI SONO SPARSI PER IL MONDO
C’era una volta uno zingaro che era in viaggio con la sua famiglia .Il suo cavallo era ormai debole e vecchio e non riusciva più a trascinare il carro. D’altra parte la famiglia cresceva e, ben presto il carro fu pieno di ragazzini. Il povero cavallo trascinava a fatica il carro che dondolava di qua e di là facendo cadere qualche oggetto e, a volte, qualche bambino.
Se viaggiavano di giorno riuscivano a raccogliere i bambini, mentre se viaggiavano di notte nessuno riusciva a vederli!
Così lo zingaro andando in giro per il mondo lasciava cadere dal carro i propri figli senza accorgersene  .
Fu così che gli zingari si sparsero per il mondo imparando culture, tradizioni con le quali riuscirono a convivere.
 

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