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Nell'abitato si può vedere la chiesa parrocchiale di Santa Cecilia, in stile
gotico mentre è in via di completamento il museo etnografico.
Poco fuori dal paese la chiesa della Madonna delle Grazie di un parco,
immersa nel verde di un parco di roverelle. Appartiene al comune l'antico
villaggio di San Simone, abbandonato nel secolo scorso, che conserva le case
contadine e la chiesetta del Santo. Simone era, secondo le leggende, un santo
africano venuto in Sardegna a predicare. A ricordare la sua origine, e quella di
altri santi africani resta il nome della fontana de "is Morus",
vicino al villaggio. Nella chiesa e nel villaggio dedicati al santo si tiene ogni
anno, 50 giorni dopo Pasqua, una festa contadina che dura sino all'alba
dell'indomani a cui i partecipanti si recavano un tempo con carri e traccas e
oggi con trattori ed i mezzi agricoli. Fra le testimonianze più antiche del
territorio ricordiamo il nuraghe Mogorus , ancora da scavare,
probabilmente integro.
Panoramma innevato
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sa funtana
"de lurgioni" |
su "Foghidoni"
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