Alcune vecchie immagini dell epoca 

 

L'importanza della coltivazione della vite

    

   

    La viticoltura è stata la radice sulla quale si è innestata l’economia della città di Vittoria. Già dalle sue origini la vigna costituiva la coltura agricola preminente per la zona da oltre tre secoli. Narrano le cronache che nel Giugno 1885 sulla strada che collega Vittoria a Scoglitti transitavano più di 1500 carri agricoli colmi di barili di vino da caricare sulle navi ancorate al largo, con destinazione Malta e tutti gli altri paesi del bacino del Mar Mediterraneo con leggera prevalenza per la Tunisia, la Libia e l' Egitto. 

   Purtroppo a breve la fillossera avrebbe distrutto quasi completamente i vigneti di Vittoria, che allora occupavano i due terzi del territorio. Solo con l'introduzione di un vitigno americano resistente all'infezione, fu possibile ricostruire i vigneti nei decenni seguenti.  

   Con la ripresa della viticoltura nasce la prima Cantina Sociale Cooperativa della Sicilia allo scopo di "creare e mettere in vendita tipi di vini da pasto e da taglio, atti a soddisfare le esigenze dei più importanti centri di consumo con uve e vini dei soci" (statuto 1904).   La Cantina Sociale fu ufficialmente inaugurata il 7 luglio 1905. Dopo la seconda guerra mondiale i vigneti del ragusano furono in massima parte estirpati, per essere trasformati in altre colture più redditizie, quali le serre ortofrutticole delle primizie.  I pochi vigneti che sono rimasti, producono ancora dell’ottimo Cerasuolo di Vittoria, un vino che deve il suo carattere alla virtù del vitigno, alla magia del clima, alla coltura che avviene ancora su alberello, e anche alla produzione limitata.

   Oltre al Cerasuolo, Vittoria vanta altri vini, prodotti in piccole quantità e quasi sempre per il consumo familiare. Tra questi il Moscato, prodotto da uve bianche, dal gusto dolce e il Solicchiato. Questi vini sono adatti per accompagnare i nostri dolci.

 

Spazi disponibili ai produttori locali  su www.sapori.sicilia.it utili a presentare e vendere on line i prodotti tipici. 

Il vino va associato al sapore tipico. La tradizione del carretto siciliano. 

 

 

Quali vini associare ai sapori dei  tipici formaggi DOP locali? 

 


Formaggio Ragusano e Piacintinu

 

   Per questi sapori caratterizzati da tendenza al dolce, sapidità, grassezza e aromaticità più o meno pronunciata, quindi richiederanno rossi di media-grande struttura e complessità: Eloro Nero d’Avola, Eloro Rosso, Faro, Menfi Bonera, Sambuca di Sicilia, Cabernet Sauvignon; fuori regione, Barbera d’Asti, Colli Piacentini Gutturnio.

 

 


Formaggio Pecorino Siciliano.  

 

   È caratterizzato da succulenza, tendenza al dolce, forte sapidità che tende al piccante, e aromaticità, per cui il vino in abbinamento sarà rosso, con buona acidità, alcol e profumo, decisa struttura e lunga persistenza gustativa: Cerasuolo di Vittoria, Menfi Bonera Riserva, Faro, anche un Marsala molto invecchiato; fuori regione, Amarone.