Bilancella, Tartana e Sciabecco
 

Bilancella

Battello da pesca e da carico del Mediterraneo nord occidentale simile alla Tartana, ma un poí più piccolo.
La Bilancella è originaria di Napoli ma si trova lungo tutta la costa occidentale italiana, nella Francia meridionale e in Spagna in diverse versioni. In Spagna si chiama Balancela, in Francia Bilancelle. AllíElba viene anche chiamata Laccone. La Bilancella italiana ha ruota di prua e dritto di poppa dritti in cascata.  Lo scafo è slanciato a prua e a poppa, ha modesta insellatura ed è completamente pontato.
Líalberatura è costituita da un albero verticale con vele latine semplici o a Sciabecco o a saettia. Un fiocco di straglio è fissato con uníestremità a bompresso. La Bilancella da pesca è lunga 9-12 m, mentre la Bilancella da carico può avere una lunghezza fino a 20 metri. La Bilancella viene spesso utilizzata da Paranza.

 

Tartana

Da non confondersi con la Tartana da pesca. Battello da carico del Mediterraneo, lungo 15/20 m, fino ai primi anni del XX secolo molto diffuso nel settore occidentale del Bacino Mediterraneo, dallíAlgeria fino alla Francia, dallíItalia fino alla Spagna. Ancora nel XIX secolo, la Tartana, con la sua prua a volta e la lunga serpe assomigliava allo Sciabecco, ma aveva costruzione più larga e dimensioni molto più ridotte. Aveva forte insellatura ed era attrezzata con albero di maestra e albero di trinchetto, oppure albero di mezzana. Verso la fine del XIX secolo, il tipo venne notevolmente semplificato; sparirono la serpe e la poppa a volta e líalberatura venne limitata ad un solo albero.  Lo scafo ha sezione maestra a U, spellatura ridotta e struttura del ginocchio tonda, con fianchi leggermente inarcati su chiglia e corpo poppiero slanciato. Líinsellatura è modesta, ma marcata nei battelli spagnoli. La ruota di prora è convessa e generalmente a cascata; specialmente nelle Tartane spagnole, la ruota sporge al disopra della murata. La poppa è aguzza, il dritto di poppa è a cascata e lineare. Líattrezzatura è caratteristica: líalbero, piuttosto alto e verticale, è spostato leggermente in avanti rispetto al centro nave e porta una grande vela latina inferita su uníantenna molto inclinata. Una grande vela di prua è fissata al lungo bompresso. Alcune Tartane hanno una freccia sullíalbero e alzano una vela di gabbia triangolare tra líalbero e líasta della vela latina. Líattrezzatura delle Tartane più grandi comprende talvolta un piccolo albero di mezzana in posizione molto arretrata con vela latina. Intorno al 1900, líattrezzatura della Tartana venne ulteriormente semplificata, fissando líantenna della vela latina allíalbero per formare, come nel Caicco, una specie díantenna da vela a tarchia. Le ultime Tartane costruite nel XX secolo sono spesso attrezzate con rande invece delle vele latine e sono dotate di motore ausiliario. Molte di loro hanno prua da Clipper con serpe e uníasta di fiocco oltre al bompresso per poter alzare una seconda vela di prora. Il Bateau-boeuf è molto simile alla Tartana.

 

Sciabecco

In tedesco Schebecke, in francese Chebec o Chebek, in spagnolo Jabeque, in arabo Chabbak o Xebec, gran vascello trealberi di origine araba del Mediterraneo, utilizzato nel XIX secolo come nave da guerra e da pirateria, usato ancora nel XX secolo come nave da carico. Lo Sciabecco è lungo dai 15 ai 40 metri, è attrezzato con vele latine ed era comune in tutti i paesi del Mediterraneo, quali ad esempio: il Marocco, LíAlgeria, La Spagna, la Francia, líItalia e la Tunisia. Lo scafo è molto lungo, stretto e slanciato, costruito su chiglia, con sezione prodiera e poppiera fortemente stellate. Nella sezione maestra, lo scafo ha forma di U con fondo quasi piatto, spellatura minima, ginocchio tondo e fianco leggermente a sbalzo. La ruota di prora è in genere diritta con curva convessa, leggermente a cascata e sovrasta il parapetto di murata, ma per la serpe caratteristica assume líaspetto del Clipper. Il tagliamare assomiglia ad uno sperone e sporge in avanti per una lunghezza incredibile, circonda líalbero di bompresso per tuta la sua lunghezza e viene sovrastato soltanto dallíasta di fiocco. Síinnesta nello scafo ad un livello abbastanza basso, perciò la murata o castello di prora, è molto più alta. La poppa è aguzza alla linea di galleggiamento e termina in un dritto leggermente a cascata. Al di sopra della linea di galleggiamento, lo Sciabecco ha uno specchio tondo o a volta. Il timone passa attraverso una losca. Lo scafo ha modesta insellatura ed è completamente pontato. Ha un piccolo castello a prua e a poppa un casseretto lungo ma basso che termina in genere con una galleria che sporge al di sopra della poppa. Lo Sciabecco ha sempre tre alberi. Líalbero di maestra si trova a mezza nave ed è verticale, líalbero di trinchetto è un poco più basso ed è posto immediatamente a prua, è leggermente inclinato in avanti. Entrambi questi alberi sono attrezzati con vele latine. Líalbero di mezzana, sistemato in posizione molto arretrata, è attrezzato anche con una vela latina. La scotta di mezzana è inferita su uníasta sporgente a poppavia. La murata della vela di prora è fissata allíestremità del bompresso; un secondo fiocco è fissato allíasta di fiocco. Nel XIX secolo esistevano pure Sciabecchi attrezzati unicamente con vele quadre ed esistevano persino Schiabecchi attrezzati a nave. Sullo Sciabecco italiano del XX secolo manca in genere líalbero di bompresso e la vela latina sullíalbero di mezzana è sostituita da una vela aurica. Lo Jabeque utilizzato ancora nel XX secolo presso le isole Baleari ha spesso una vela latina alzata sullíalbero di mezzana, la cui antenna punta dritto verso líalto e rassomiglia pertanto ad una vela Marconi. A causa della sua forma slanciata e della notevole superficie di velatura, lo Sciabecco è assai veloce; in caso di bonaccia si possono utilizzare i remi. Simili allo Sciabecco, ma meno slanciati, sono i trealberi Mistico, Pinco e Velacciere nonché la Feluca a due alberi e la piccola Tartana a un solo albero. 

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