Trama di Blade Runner (1982)
Deckard è un 'Blade Runner', un poliziotto del futuro
specializzato nello scovare e terminare i replicanti, uomini creati
artificialmente. Lui sta per ritirarsi da questo sporco mestiere
quando 5 replicanti dirottano un'astronave sulla Terra. La città in
cui Deckard deve ricercarli, la Los Angeles del 2019, è enorme
e sproporzionata e offre una tetra visione del futuro. Questo
film si chiede cosa sia 'umano' e perché la vita sia così
preziosa.
Considerazioni:
La visione è tetra, si tratta di un futuro in cui
nessuno di noi vorrebbe ritrovarsi, ma non è il solito banale
squallore, ci si ritrova infatti a contatto con la cruda realtà che i
replicanti affrontare. Quasi si patteggia per loro,
poiché il loro solo obiettivo è capire perché hanno un tempo di
vita così limitato; anch'essi infatti hanno spirito di sopravvivenza.
Per quanto tetro, il film dà veramente una speranza a
chi lo vede, il finale è probabilmente il più bello che io abbia mai
visto, sia per la splendida interpretazione di Rutger Hauer che per la colomba
che si leva in volo durante la sua morte. Di solito i finali così
smielati non mi piacciono, ma Blade Runner è diverso.
Il bello del film però sta nel fatto che ha sollevato
molti interrogativi nei suoi appassionati e questa è senz'altro
peculiarità dei grandi film; volete un esempio? Alcune enigmatiche
immagini hanno da subito fatto pensare che Deckard stesso
fosse un replicante, lo sguardo attento degli appassionati poi ha
scovato numerosi riscontri a favore della tesi ma anche numerose
contraddizioni. La risposta l'ha data proprio Ridley Scott
quest'estate. Io non vorrei togliervi il divertimento di
scoprirlo da soli, ma se veramente volete sapere se Deckard è o no un
replicante cliccate qui.
Curiosità riguardanti "Blade Runner" di Ridley Scott:
- Il mercante di serpenti ha un Millenium Falcon tatuato sulla
fronte. E' talmente piccolo che è necessario lo zoom per
individuarlo.
- Originariamente, fu Dustin Hoffman a dover interpretare Deckard
(io sinceramente non ce lo vedo).
- L'edificio in cui è girata l'ultima scena fra Deckard e Roy, il
Bradbury, fu usato nel 1964 in una puntata di "Oltre i
limiti" intitolata "The Demon with a Glass Hand".
- Il finale della partita di scacchi in cui Sebastian, con
l'aiuto di Roy, batte Tyrrell, è ispirato al finale della vera
partita, denominata "Immortal Game", in cui Adolf
Andersson sconfisse Lionel Kieseritzky a Londra nel 1851.
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