PER I TECNICI DI POLIZIA

LA TUTELA DEL SI.NA.TE.P.

 

Un futuro carico di novità si preannunzia per il personale dei servizi tecnici della Polizia di Stato. Il 21 giugno 1999 è stato, infatti, costituito a Roma il SI.NA.TE.P., il Sindacato Nazionale Tecnici di Polizia. Lo scopo principale è di fornire al personale dei servizi tecnici uno strumento sindacale moderno e competitivo, in grado di migliorare le loro condizioni lavorative e soprattutto , di uscire definitivamente da una preoccupante e duratura situazione di stallo. Alle soglie del Terzo Millennio, quindi, bisogna saper cogliere le nuove esigenze del comparto lavorativo e garantire un’adeguata tutela dei diritti del personale della Polizia di Stato. Alla stesura dell’atto notarile del SI.NA.TE.P. erano presenti, tra gli altri, tutti i rappresentanti del Direttivo: Giancarlo Cerchi, Milena Corrias, Grazia Carmela Monno, Alberto Nicolini e Pietro De Cristofano. <<Il personale dei servizi tecnici di polizia, si trova ormai in una fase “ipnagogica”. E’ praticamente, pronto a passare dallo stato di veglia al sonno, se non addirittura “al sogno”, fra le braccia di Morfeo…>> - evidenzia ironicamente Pietro De Cristofano, Presidente del SI.NA.P. , il Sindacato Nazionale Autonomo di Polizia e neo Segretario Amministrativo del nuovo organo sindacale SI.NA.TE.P.  - << Aderire al Sindacato del Personale Tecnico, rappresenta adesso l’unica via per scuotersi e uscire dall’attuale stato di torpore, per attivarsi subito in maniera costruttiva e propositiva e cambiare lo stato delle cose ad esclusivo vantaggio della categoria >>.

E' IL FRUTTO DI UN INTERESSE DI VECCHIA DATA

Il SI.NA.TE.P. nasce dalla precisa esigenza di fornire un’adeguata ed esclusiva assistenza al personale tecnico di polizia, di ogni ordine e relativo a qualsiasi mansione di carattere tecnico-scientifica, nella tutela dei propri diritti. <<La costituzione del nuovo sindacato è il frutto di un lungo ed approfondito studio delle problematiche e delle particolari esigenze di questa categoria – rileva De Cristofano – pertanto, mi auguro vivamente che il nostro programma e le nostre rivendicazioni possano soddisfare le esigenze di tutti >>.

Da sinistra il Segretario Amministrativo Pietro De Cistofano, il Segretario addetto P.R. Monno Grazia Carmela, il Segretario Nazionale Nicolini Alberto ed il Segretario Nazionale aggiunto Corrias Milena.

I TECNICI, UNA SPECIALITA'

Indispensabile per il Sindacato Nazionale Tecnici di Polizia è che i tecnici siano considerati come parte integrante della Polizia di Stato, ossia occorre porre la parola fine a possibili discriminazioni tra il personale : “ Devono rimanere poliziotti a tutti gli effetti – aggiunge il Presidente – e costituire una specialità, come ad esempio la Polstrada, la Polfer o la Polposte, con l’organizzazione e con le dotazioni di mezzi e di personale stabilite con Decreto del Ministro dell’Interno”.

TUTTI IN CARRIERA

Sono inoltre fondamentali per il nuovo organo sindacale, la determinazione per singole qualifiche degli operatori, in modo da assicurare uno sviluppo di carriera per tutti e le dotazioni organiche per la funzionalità dell’ordinamento e l’efficienza delle strutture dell’Amministrazione, onde evitare che il personale sia distolto dai compiti specificatamente assegnati. <<A nostro avviso, altro era lo spirito della Legge 121/81, quando all’articolo 26 precisa che “all’espletamento delle funzioni di carattere istituzionale si provvede con personale appartenente ai ruoli dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza” – chiarisce De Cristofano -. Non era, infatti, intenzione del legislatore sminuire il ruolo tecnico rispetto ad altri settori operativi della

Il Segretario Nazionale Nicolini Alberto

 Polizia di Stato, sia dal punto di vista giuridico – funzionale, sia sotto il profilo retributivo. Resta comunque da spiegarsi, perché i cambiamenti finora esposti si debbano verificare solo nella Polizia di Stato, mentre le altre Forze dell’Ordine non hanno subito modifiche di sorta >>.

IERI I RICORSI AL T.A.R.

In passato grazie alla costituzione di organi associativi, si era già tentato di tutelare gli interessi della categoria attraverso la presentazione di alcuni ricorsi nei vari Tribunali Amministrativi regionali, a favore degli operatori tecnici. Questi ultimi, infatti, non hanno beneficiato in alcun modo, né del riordino delle carriere con meno di 15 anni di servizio, né della Legge del 1996 che consentiva il transito nei ruoli tecnici soltanto in orizzontale e non in verticale, così com’è avvenuto con la Legge 668/86. Il passaggio non automatico dal V° al VI° livello retributivo è ancora più pesante da sostenere, in considerazione del fatto che l’operatore tecnico di polizia è un compendio di “impiego d’ordine”, cioè svolge un’attività di carattere intellettuale che gode di autonomia decisionale nello svolgimento delle proprie mansioni.

TROPPI PROBLEMI ANCORA INSOLUTI

A determinare la costituzione di un nuovo sinadacato come il SI.NA.TE.P. per tutelare una particolare categoria di personale come i Tecnici di Polizia, sono delle ragioni semplici e ben precise. <<La nostra decisione è scaturita anzitutto dal fatto che molti problemi sono rimasti irrisolti per lungo tempo, - chiarisce De Cristofano – trascurati anche

Il Segretario Amministrativo Pietro De Cristofano

dai sindacati maggioritari che rappresentano tutta la categoria a livello nazionale, i quali non sono stati in grado o forse non hanno voluto tutelare gli interessi della categoria dei tecnici della Polizia di Stato.

DUE OBIETTIVI IMPORTANTI

Il SI.NA.TE.P. si è subito attivato presso gli organi competenti, affinché possano essere raggiunti due obiettivi ben precisi: riuscire in primis ad ottenere il VI° livello retributivo per i collaboratori tecnici; in secondo luogo, far si che il personale appartenente ai ruoli tecnici in possesso di diploma di scuola media superiore sia inquadrato nel ruolo dei periti, tramite il superamento di una prova pratica, così come già avvenuto con la Legge 668/86.